Il giornalista e scrittore Roberto Saviano prenderà parte alla puntata di Che fuori tempo che fa in onda stasera. Saviano nasce a Napoli nel 1979, figlio di un medico di Frattamaggiore e di una donna originaria di una famiglia ebraica ligure. Si diploma presso il liceo scientifico Armando Diaz a Caserta e si laurea in Filosofia a Napoli presso l’Università Federico II. La sua passione per il giornalismo e la scrittura lo porta ad intraprendere nel 2002 collaborazioni con quotidiani e riviste come Diario, Sud, Il Manifesto. Collabora anche con l’osservatorio sulla Camorra del Corriere del Mezzogiorno. In quegli anni comincia già ad interessarsi e ad approfondire le tematiche e le vicende legate alla criminalità organizzata, in particolare la Camorra. Raggiunge l’apice del successo nel 2006 quando pubblica ‘Gomorra’, romanzo che parla del potere dei clan campani più rappresentativi. Insieme a Mario Gelardi, compone la rappresentazione teatrale del suo romanzo. Scrive la sceneggiatura del film ‘Gomorra’, uscito al cinema nel 2009 e diretto da Matteo Garrone.



Saviano non perde mai occasione per attaccare i clan camorristici, lo fa anche a Casal di Principe, patria del clan dei Casalesi. Così facendo, lo scrittore campano si espone in maniera pericolosa alle minacce della criminalità organizzata e così l’allora ministro dell’Interno Amato decide di assegnargli la scorta. Sono quelli gli anni in cui parte il processo ‘Spartacus’, uno dei più importanti sulla Camorra e, in particolare, sul clan dei Casalesi. Durante il processo, Michele Santonastaso, legale dei boss Francesco Bidognetti e Antonio Iovine, legge una lettera scritta dai suoi due assistiti i quali chiedono che il processo venga spostato perché, a loro dire, Roberto Saviano, un’altra giornalista e due pubblici ministeri influenzerebbero i giudici. Il ministro dell’Interno decide, così, di aumentare il livello di sicurezza nei confronti del giornalista, con la scorta che da tre arriva a cinque uomini. Il successo di ‘Gomorra’ porta Saviano a intraprendere collaborazioni anche nel mondo della televisione. Negli anni instaura un bel rapporto non soltanto professionale ma anche umano con Fabio Fazio, insieme al quale dal 2008 al 2010 conduce su Rai Tre il programma ‘Vieni via con me’. I due si ritrovano anche su La7 dove insieme nel 2012 conducono ‘Quello che non ho’, altro programma che riscuote molto successo e che viene apprezzato dal pubblico.



A distanza di anni, il suo romanzo ‘Gomorra’ continua a far parlare di sè. Dopo l’opera teatrale e il film di Garrone, Gomorra diventa una serie televisiva; è andata in onda lo scorso anno su Sky Atlantic e ora su Rai 3. Anche nella serie televisiva c’è lo zampino di Saviano che è stato il supervisore della stessa. Nel 2013 Saviano pubblica un altro romanzo, dal titolo ‘Zero Zero Zero’, nel quale parla del traffico di cocaina che vede coinvolte non solo le organizzazioni criminali italiane ma anche quelle sudamericane. 

Sempre nel 2013, Saviano rende omaggio a Primo Levi attraverso la lettura di ‘Se questo è un uomo’. Negli anni Saviano non ha abbandonato la sua passione per il giornalismo e, grazie anche ai suoi continui viaggi all’estero, ha intrapreso nuove collaborazioni. Lo scrittore collabora, infatti, in Italia con ‘Repubblica’ e ‘L’espresso’, negli Stati Uniti con il ‘Washington Post’ e il ‘New York Times’ e in Spagna con ‘El País’. Collaborazioni anche in Germania con ‘Die Zeit’, in Svezia con ‘Expressen’ e ‘Dagens Nyheter’ e in Inghilterra con ‘The Times’ per un personaggio che ha fatto e farà ancora discutere ma che, comunque, rappresenta quella parte di cittadini che non vogliono arrendersi al potere ed ai soprusi della criminalità.