Circa un mese e mezzo dopo aver annunciato la sua malattia, Emma Bonino torna oggi in televisione durante la puntata di Ballarò per un’intervista esclusiva. Era il 12 gennaio quando lex ministro degli Esteri, fino a poco prima in corsa anche per il Colle dopo le dimissioni di Giorgio Napolitano, intervenne a Radio Radicale per far sapere di stare combattendo contro un tumore al polmone sinistro e di aver già iniziato a sottoporsi a un “trattamento lungo e complesso di chemioterapia”. “Non sono la mia malattia – aggiunse – non sono intenzionata a interrompere le mie attività perché da una passione politica non ci si può dimettere”. 66 anni, Emma Bonino è apparsa in pubblico pochi giorni fa per un convegno del PD dal titolo “Come cambia il mondo” a cui hanno preso parte anche il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni, Massimo DAlema in qualità di presidente del Feps, e Khaled Fouad Allam, docente di Sociologia del mondo musulmano presso lUniversità di Trieste. Bonino indossava un turbante azzurro, a sottolineare la sua grande passione per il Medio Oriente: fino alle elezioni politiche del 2006, infatti, era deputato europeo e ha fatto la spola tra le sedi di lavoro dellUnione europea e Il Cairo, dove ha frequentato lezioni di lingua araba che le consentono oggi di seguire le trasmissioni di Al-Jazeera e di leggere i principali quotidiani arabi. Basti pensare che dal marzo 2003 cura per Radio Radicale la rassegna della stampa araba. Dopo essere stata eletta negli anni settanta e ottanta per varie legislature deputata alla Camera e al Parlamento europeo, ricopre la carica di commissario europeo dal 1995 al 1999, mentre nella XV legislatura è stata Ministro per il commercio internazionale e per le politiche europee nel governo Prodi II e deputato della Rosa nel pugno. Nella XVI legislatura Emma Bonino ha ricoperto l’incarico di Vicepresidente del Senato della Repubblica, eletta nell’aprile 2008 nelle liste del Partito Democratico. Dall’aprile 2013 al febbraio 2014 è stata ministro degli affari esteri della Repubblica Italiana nel Governo Letta.