Intervistato da Silvia Toffanin, Silvio Muccino ha fatto un bilancio della sua vita: “Non mi aspettavo di diventare così. Ho quasi 33 anni e non mi sarei mai immaginato 10 anni fa tutto quello che poi mi è successo. Non mi immaginavo di fare un film mio e nemmeno di diventare così capellone”. Nell’intervista la conduttrice di Verissimo preferisce non tocare la questione dei dissapori col fratello, lui concorda: “Sì meglio, anche perché sono in promozione con il mio nuovo film e mi vorrei concentrare su quello”. Riguardo ai suoi progetti futuri, Muccino spiega: “Sono ambizioso, il mio progetto è quello di non fermarmi per i prossimi 4 anni”.



Sta per prendere via con un pomeriggio ricco di ospiti e di interviste. Nella lunga lista di ospiti c’è anche Silvio Muccino. L’attore e regista sarà ospite del programma insieme alla collega del suo ultimo film, Nicole Grimaudo, per una doppia intervista ma, soprattutto, per la promozione del film “Le leggi del desiderio”. Ecco qui la foto dei due attori nel backstage del programma. I due parleranno anche della loro vita privata? Muccino parlerà di nozze?

Chi è Silvio Muccino ospite a Verissimo (28 Febbraio 2015) Un’altra puntata di “Verissimo” andrà in onda sabato pomeriggio su Canale 5, e tra gli ospiti più attesi dall’affezionato pubblico di Silvia Toffanin, spicca senz’altro il nome di Silvio Muccino. L’intervista al giovane attore e regista, sarà l’occasione per presentare il film “Le leggi del desiderio”, in cui il 33enne romano veste i panni di un trainer motivazionale capace di far raggiungere qualsiasi risultato ai suoi assistiti, a patto che questi credano in loro stessi. La curiosità intorno all’ultimo lavoro di Muccino è molto alta, forse anche a causa degli ottimi precedenti cui l’attore ha abituato il pubblico. Del resto non è errato dire che Muccino ha trascorso più della metà della propria vita nel mondo del cinema, visto che l’esordio assoluto avviene all’età di 16 anni, quando ancora adolescente e “sbarbatello”, viene scritturato dal fratello maggiore, Gabriele, per partecipare al film “Come te nessuno mai”. L’esperienza cinematografica, investe Silvio di una popolarità difficile da gestire; in più di un’intervista, Muccino ha infatti rivelato che gli anni al Liceo sono stati i più complicati, viste le invidie di compagni di scuola e coetanei e una maturazione personale ancora lontana dall’avvenire. Per non essere schiacciato dalla figura del fratello, a partire dal 2002 Silvio decide di seguire la propria strada, e lo fa interpretando la parte del figlio inquieto e insicuro nel film “Ricordati di me”, al fianco di attori di spessore quali Fabrizio Bentivoglio e Laura Morante. Quella “s” sibilante, lo rende caratteristico, particolare, tenero agli occhi del pubblico femminile, che lo elegge “figlio” e promessa del cinema italiano. Ma le etichette non si addicono ad un personaggio come Silvio Muccino, che con il passare degli anni matura fino a sviluppare un profilo tormentato, controverso, alla continua ricerca di sè. Lo confermano i ruoli in “Che ne sarà di noi”, “Manuale d’amore”, e “Il mio miglior nemico”, dove al fianco di pezzi grossi del cinema italiano, in primis Carlo Verdone, Silvio non sfigura, rendendo partecipe il pubblico della profonda emozionalità che lo contraddistingue. Nel 2007 esce il suo primo romanzo, “Parlami d’amore”, scritto a 4 mani con la collaborazione di Carla Vangelista, in cui vengono narrate le vicende di Sasha, un giovane follemente innamorato di Nicole, vent’anni più grande di lui. Il libro diventa immediatamente un successo, tanto da meritare una trasposizione cinematografica, in cui è lo stesso Muccino ad impugnare, per la prima volta, la macchina da presa. Il film, così come il libro, si traduce in un successo di pubblico, e non sono in pochi a vedere nella trama la rappresentazione del rapporto che lega Muccino alla Vangelista. I due, smentiscono seccamente le insinuazioni, anche quando queste provengono da ambienti vicinissimi a Muccino. Le accuse più infamanti infatti, vengono lanciate dal fratello di Silvio, Gabriele, ormai regista di fama internazionale, che in più occasioni manifesta il disappunto per il rapporto che lega il fratello minore alla sceneggiatrice, accusando quest’ultima di avere plagiato il ragazzo. I rapporti tra la famiglia d’origine e Silvio, da complicati diventano nulli: è dal 2008, che il giovane non vede e non sente i genitori e i fratelli, e la conferma della rottura dei ponti arriva proprio qualche giorno fa, quando Silvio afferma, che le dichiarazioni di Gabriele, negli ultimi anni, lo hanno letteralmente “violentato”. Il tempo del silenzio è finito, Silvio Muccino, è pronto a mettere in scena se stesso in quanto artista e in quanto uomo: a “Verissimo” se ne avrà la dimostrazione.

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