Nella puntata di lunedì 2 febbraio 2015 di Piazzapulita, condotta su La7 da Corrado Formigli, sono presenti in studio nelle vesti di ospiti di serata Alan Friedman, Peter Gomez del Fatto Quotidiano, Nicola Cerasa de Il Foglio, il sindaco di Napoli Luigi De Magistris, Micaela Biancofiore di Forza Italia, Matteo Ricchetti del Partito Democratico, Giorgia Meloni di Fratelli dItalia e Mario Seminerio noto economista e blogger. La puntata ha inizio ovviamente concentrando lattenzione sullelezione a Presidente della Repubblica di Sergio Mattarella succedendo così a Giorgio Napolitano con Peter Gomez che sottolinea come questa sia stata una vittoria politica da parte di Matteo Renzi ed un pesante smacco per Silvio Berlusconi che si è visto completamente scavalcato anche perché ben 43 grandi elettori di Forza Italia alla fine hanno votato a favore di Mattarella. Per Cerasa invece non si tratto di una vittoria di Renzi quanto di un clamoroso errore fatto allinterno di Forza Italia che avrebbe dovuto avallare il nome di Mattarella anche perché faceva parte di quella rosa che non dispiaceva allintera area di centro destra. Secondo Cerasa nella giornata di lunedì il candidato di Renzi era lattuale Ministro dellEconomia Padoan, sul quale però non cera unità allinterno del Pd e sembra che il nome di Mattarella sia uscito da un conciliabolo tra DAlema e lo stesso Berlusconi.



Viene mandato in onda un servizio nel quale vengono intervistati due ex democristiani come Mario Cirino Pomicino e Clemente Mastella, che hanno avuto modo di conoscere personalmente nel corso degli anni ottanta e novanta, Sergio Mattarella descrivendolo come persona molto capace e serie. Da un punto di vista politico, anche i due ex democristiani sono concordi nel ritenere che Renzi abbia fatto un vero e proprio capolavoro tattico mettendo fuori dai giochi Berlusconi che ormai definiscono come personaggio politico non più influente. Nello studio quindi si discute sulle conseguenze politiche dello strappo che cè stato tra il Partito Democratico e Forza Italia per quanto concerne le riforme in atto e come si sia venuta a formare una situazione per cui alla luce dei fatti vi siano tre maggioranze ossia quella che ha votato Mattarella, quella della riforme e quella di Governo. Gomez si dice molto curioso di vedere quale sarà il comportamento di Mattarella quando si trovare difronte lItalicum con Friedman che avendo avuto modo di conoscere negli anni il neo Presidente della Repubblica, rimarca come potrebbe dare dei consigli sui miglioramenti da apportare senza alzare la voce ossia senza che i media e lopinione pubblica venga a saperlo. Per Gomez inoltre cè la certezza che qualora il Movimento Cinque Stelle si fosse presentato con il nome di Prodi anziché quello di Mattarella, avrebbe messo in grande difficoltà il Partito Democratico che probabilmente si sarebbe spaccato.



In studio arrivano gli altri ospiti con la Biancofiore che rimarca come il proprio schieramento politico non sia allo sfascio e che ha molto apprezzato il fatto che il nuovo presidente Mattarella abbia telefonato a Berlusconi per invitarlo alla cerimonia di insediamento. La stessa Biancofiore rimarca come Verdini abbia fatto credere al partito che ci sarebbe stato un incontro con Renzi per la decisione del nome del successore di Napolitano. Per Richetti non si capisce il motivo per il quale Matteo Renzi abbia tradito Forza Italia visto che non vi era nessun accordo in merito. La Biancofiore controbatte parlando di una condivisione sui nome di Amato e Casini. Richetti ribadisce come Renzi sulla vicenda sia sempre stato molto chiaro ossia che non vi fosse alcun accordo in merito. La discussione va avanti con ognuno dei due che rimane sulla propria linea. Viene mandata in onda una intervista realizzata allex Ministro Vincenzo Visco il quale rimarca la propria idea per quanto concerne il decreto fiscale etichettandola come completamente sbagliata parlando del fatto che vi siano alcuni passaggi molto incomprensibili che aiutano chi evade. 



Friedman a tal proposito parla del fatto che in America c’è una tolleranza nel caso in cui ci sia un errore nella dichiarazione di una percentuale minima ossia del 2% o al massimo del 3%. Un errore che mette il contribuente nella situazione di dover pagare una multa. Allo stesso tempo Friedman rimarca come tutt’altro discorso ci sia da fare per quanto riguarda la situazione nella quale venga fatta una fattura falsa. Gomez è assolutamente contrario rimarcando come il 3% sia un qualcosa di molto pesante per le grandi aziende che potrebbero dar vita a fondi neri con facilità e lo stesso Richetti è concorde sul fatto che occorra apportare delle modifiche alla legge. De Magistris è molto più netto nella propria disamina sottolineando come l’attuale non stia dimostrando di voler combattere la corruzione. Seminero dal proprio canto fa presente come sia chiaro che dal punto di vista elettorale non convenga a nessun partito portare avanti una lotta contro l’evasione fiscale. Viene mandato in sovraimpressione il cartello nel quale viene mostrata la previsione evidenziata in queste ore da Confindustria ed ossia che questo 2015 saranno l’anno dell’uscita dalla recessione. Nella parte finale della puntata la Biancofiore parla dell’importanza di una riforma fiscale, Gomez vorrebbe che Mattarella nel proprio discorso di insediamento sottolineasse come sia necessaria una dura lotta alla criminalità organizzata mentre con Friedman si parla della vittoria di Tsipras in Grecia e della possibile avanzata in Spagna di Podernos con De Magistris che fa presente come nel nostro Paese tale situazione non si possa verificare in quanto Renzi non è a favore dell’austerità e soprattutto il Movimento Cinque Stelle non abbia maturità dal punto di visto politico. Nel finale breve intervista a Erri De Luca, lo scrittore che parla della propria vicenda giudiziaria legata al movimento No tav.

È possibile rivedere la puntata di Piazzapulita sul sito di La7e nella sezione “Rivedi La7”: clicca qui per la puntata