Le Invasioni Barbariche: analisi e commento puntata 4 Febbraio 2015 – Daria si sforza ma proprio non ci riesce. Anche questa sera non si può di certo dire che la sua puntata sia stata esilarante, nonostante i grandi ospiti. Molti, su Twitter, lhanno definita soporifera e cè chi ha ammesso di essersi addormentato sul divano. Dino Zoff e Corrado Augias hanno detto cose molto interessanti su politica, filosofia e sulla loro vita. Ma non sono riusciti a tenere altro il morale della serata. Nemmeno luccellino azzurro regalato ad Augias e da lui prontamente rifiutato. Meno male che è arrivato Enrico Mentana a ravvivare lo studio con la sua capacità di tenere incollati gli spettatori. Ha un po rovinato la scena ai due inviati del suo tg, Alessandra Sardoni e Paolo Celata ma almeno non è stato noioso, anzi. Tra battute e siparietti con i giornalisti sembrava quasi simpatico. A parte il carattere autoreferenziale di La 7, tutto bene. Il momento serio della serata arriva con Caterina Simonsen, ve la ricordate? Era la ragazza malata che solo un anno fa faceva parlare il web e tutta lItalia per i suoi video postati in rete in cui ringraziava la sperimentazione. Senza di essa, infatti, sarebbe stata già morta. Ma gli utenti non presero bene la sua affermazione e scoppiarono tantissime polemiche. Iniziò a ricevere messaggi crudeli. E, oggi, si è fatta valere ribadendo le sue posizioni, spiegando cosa vuol dire avere la possibilità di curarsi e fare ricerca. Attraverso il libro appena uscito racconta la sua vita e le difficoltà quotidiane che nessuno si immagina, per esempio vivere sempre attaccata ad un respiratore. Il popolo del web apprezza molto la sua storia e si schiera apertamente dalla sua parte e contro gli animalisti che difendono la vivisezione. Con lintervista a Marco DAmore si è ripiombati in un sonno profondo. La serie Gomorra è famosa ma pochi la guardano e conoscono i personaggi. Disinteressamento totale. Meno male che a salvare la serata ci pensa Super Simo. La Ventura racconta dei suoi nuovi progetti e delle polemiche relative alla nuova edizione de LIsola dei Famosi. Decisa, frizzante, spiritosa come sempre. Peccato labbiano tirata fuori alla fine, quando ormai, tutti, hanno spento o cambiato canale per la noia mortale dellinizio.
Le Invasioni Barbariche: riassunto puntata 4 febbraio 2015 I primi a sedersi di fronte a Daria Bignardi sono stati Alessandra Sardoni e Paolo Celata, volti notissimi del TG di La7 e che sono diventati dei fenomeni della “rete” per aver retto instancabilmente la maratona a cui li ha sottoposti Enrico Mentana in occasione dell’elezione del nuovo inquilino del Colle. La prima a parlare è stata la Sardoni, la quale ha confessato di “essersi beccata l’influenza” ma di non sentirsi “per questo una vittima”. Quindi Daria Bignardi ha mandato in onda un video dove sono stati riassunti alcuni dei “fuori programma” e dei momenti più esilaranti che hanno caratterizzato la maratona giornalistica di La7 per l’elezione di Mattarella. Daria Bignardi ha poi chiesto a entrambi qual è il modo che utilizzano per riuscire a non ridere alle battute del proprio direttore. Paolo Celata ha affermato che “non è difficile, perchè è bastato riuscire a entrare in sintonia con il direttore”. quindi arrivata la classica domanda, sui difetti di Enciro Mentana. Paolo Celata ha affermato che “a volte ha delle forme di sadismo”, mentre Alessandra Sardoni ha accennato alle leggendarie sfuriate fatte ai propri collaboratori. A questo punto è intervenuto Mentana. Inizialmente è stato annunciato come in collegamento da Roma, ma poco dopo si è scoperto che era invece nello studio del programma. Prima di palesarsi fisicamente di fronte alla Bignardi e ai suoi due giornalisti, li ha salutati con un divertito “Maledetti”. Una volta entrato in studio ha rubato la scena non solo ai suoi due giornalisti, ma quasi anche alla Bignardi, parlando a ruota libera. Su i suoi difetti ha detto che “uno è sicuramente quello di ridere alle proprie battute, cosa che non dovrei fare”, ha precisato. In riferimento al nuovo Capo dello Stato ha espresso dubbi su quella che ha in sostanza definito come una santificazione, dicendo poi che “potrebbe essere davvero un ottimo Capo dello Stato, ma è un po’ presto per dirlo”. Quindi si è scherzosamente chiesto “perché all’ultimo conclave abbiano eletto Papa Bergoglio e non lui”.
A questo punto ha fatto la sua comparsa Dino Zoff, che ha dato al direttore del TG La7 un trofeo per il “Team Mentana”. Divertito il commento di Mentana, che ha definito la scenetta come “una di quelle da convention aziendale”. Salutati Celata e la Sardoni, Mentana è rimasto invece vicino a Zoff e la Bignardi ha mandato un video di lui che annuncia la notizia, molti anni fa, di una partita della nazionale con Zoff in campo: si parla quindi di almeno 32 anni fa. Quindi è stato mandato in onda un breve filmato sulla parabola calcistica di Zoff e scherzosamente la Bignardi ha invitato Mentana a “fare come Zoff”, ovvero “a lasciare al massimo”. Congedato quasi a fatica Enrico Mentana tra le risate di tutti e tre è iniziata la vera e propria chiacchierata tra la conduttrice e Zoff, il quale ha parlato del suo unico nipote e di come da lui abbia ricevuto una mazzata tremenda: pare infatti che non ami il gioco del calcio e Zoff ha affermato che quando ci pensa, ne ride sempre. Quindi il discorso si è concentrato sulla sua autobiografia, da qualche mese nelle librerie: Zoff ha raccontato il simpatico aneddoto relativo a sua nonna, che “per allenarmi mi tirava le prugne”. Quindi, dopo aver schivato una domanda della conduttrice su cosa pensa di Renzi, ha affermato con una punta di disillusione di “conoscere il mondo” e di considerarlo “un posto strano”. La Bignardi ha definito la riflessione come “triste” e scherzando ha chiesto che Mentana fosse fatto rientrare in studio.
Quindi, mentre l’intervista con Zoff si avviava alla conclusione, dopo alcune immagini di Simona Ventura nel backstage, la conduttrice ha fatto una brevissima incursione in studio, con la Bignardi che le ha chiesto di tornare dietro le quinte per far entrare Corrado Augias, dopo il cui ingresso è partita la pubblicità. Daria Bignardi ha iniziato l’intervista chiedendo ad Augias se la sua opinione su Renzi, da lui espressa tre anni fa in occasione della sua ultima volta prima di ieri sera in trasmissione, sia cambiata. L’intellettuale romano ha affermato di “non aver cambiato idea” e di considerare ancora Renzi un “bullo fiorentino”, ma ha aggiunto che per come stanno al momento le cose nel nostro paese, si tratta di un “bullo che serve”. In merito all’ultima gaffe di Berlusconi, quella che ha visto ancora una volta coinvolta Rosy Bindi, Augias è stato caustico, affermando che “Berlusconi è un gaffeur nato” e che “sfortunatamente quello che mostra è il suo livello mentale”. Quindi Augias, attraverso il gioco della “telefonata a te stesso sedicenne” ha svelato come in quel periodo della sua giovinezza stesse leggendo “I tre Moschettieri”. Quindi, prima di congedarsi, ha attaccato Twitter “perché pieno di gentaccia” e la Bignardi gli ha dato in dono un uccellino azzurro, chiedendogli di promettere “di andare a liberarlo in Messico”.
È stata quindi la volta della giovane e combattiva Caterina Simonsen, da poco in libreria con “Respiro dopo Respiro”, la sua autobiografia. La ragazza ha raccontato come è stata scoperta la sua malattia, “all’inizio presa per semplice asma”. Quindi ha raccontato la sua vita, lei di padre danese e madre lusitana, da giramondo, che l’ha portata oggi a conoscere sei lingue. Quindi Caterina Simonsen ha spiegato che la malattia da cui è affetta la porta “a non avere anticorpi e a poter sperare in un’aspettativa di vita di 40 anni” e che “con questa malattia non si rischia la vita ogni giorno, ma a ogni infezione e non avendo anticorpi il rischio di infezioni è praticamente giornaliero”. Infine, dopo un video con cui è stata descritta quella che è la sua vita, la ragazza ha voluto dire la sua sui feroci attacchi di cui è stata vittima per aver appoggiato la sperimentazione animale e si è detta “stupida di tanta irragionevolezza”.
Salutata Caterina è arrivato Marco D’Amore, star di Gomorra. L’attore ha subito espresso, ridendo, “dispiacere per gli interisti che hanno perso contro il Napoli”. Quindi, dopo una clip con alcune scene del suo personaggio, l’attore ha parlato di Ciro, affermando di pensare che “ci sono molte situazioni che hanno portato il personaggio è divenire così disumano” e che “la violenza ha cominciato a impadronirsi di lui dopo la morte del suo migliore amico per mano di un clan rivale”, cosa che dimostra come “la cattiveria a volte nasce da un sentimento positivo come l’amicizia”. Quindi, dopo un collegamento con Saviano dalla “Grande Mela” e alcuni retroscena sugli esercizi che D’Amore ha dovuto fare per “entrare nel personaggio”, la Bignardi lo ha salutato imitando Donna Imma.
È quindi arrivato il turno di Simona Ventura, la quale ha subito specificato che “se non rifare X-Factor è stata una scelta autonoma, lo stesso non si può dire per L’Isola dei Famosi”. La conduttrice ha parlato de “L’Isola dei Famosi” come di “un qualcosa che mi sono cucita addosso e in cui ho messo tutta me stessa, compresa la salute”. Quindi ha fatto gli auguri alla Marcuzzi, da quest’anno alla conduzione, affermando che “è una persona corretta e non una blatta, come tante altre che girano nel mondo dello spettacolo”. Quindi, dopo essersi rifiutata di risponder in merito alla lite Marcuzzi-Venier, ha tirato una frecciata alla Cabello, affermando che “il fatto di aver detto una volta, per caso, che la Cabello era la mia erede non le ha poi fatto così tanto bene”. Quindi, parlando della riduzione di seno a cui si è sottoposta, la quale però stranamente non è andata a buon fine, ha comunque smentito di “essere pentita del ricorso alla chirurgia”. Quindi ha rivolto un pensiero al suo attuale compagno, augurandosi “di aver trovato l’uomo della vita, con cui poter invecchiare” e ha parlato dei suoi progetti futuri, confermando che sarà al timone de “Il contadino cerca moglie”, su Sky.