Le Iene analisi e commenti puntata 5 febbraio 2015 Puntata davvero emozionante, in cui si sono fatte meno risate del solito per la qualità e la serietà dei temi trattati. Il web si è dato molto da fare visti i servizi che hanno diviso in due il pubblico. A partire da animalisti e cacciatori. I daini di Ravenna, infatti, stanno per essere uccisi perché troppo numerosi. Ed è guerra tra chi li difende e i cacciatori che invece dicono di avere il diritto di ucciderli. E tra una polemica sui vestiti trasparenti della Blasi e sulle sue mutante in vista, si passa a toccare argomenti molto pesanti. Uno su tutti leutanasia. Commoventi le interviste a dei malati di SLA che raccontano la loro esperienza e come vorrebbero morire. E poi, altro tema caldo, quello della guerra: Luigi Pelazza intervista un cecchino. Brividi avvertiti dal pubblico durante ogni sua parola, memori del film nelle sale American Sniper, criticato e amato. Anche questa storia divide. Cè chi non riesce a comprendere un lavoro di certo insolito, anche se il cecchino intervistato dice chiaramente che lo fa solo per la propria patria e confessa di non aver mai ucciso donne e bambini, come invece accade nel film di Clint Eastwood. E, parlando sempre di esteri, toccante il servizio di Viviani sul ritorno degli italiani tenuti prigionieri in India per 5 anni. Il giornalista segue per due giorni dal suo ritorno Tommaso, il giovane che ora è tornato a casa. Ma il momento più bello anche secondo il popolo dei social è stato labbraccio tra Viviani e lex collega Pablo Trincia, ormai non più Iena, venuto a salutare Tommaso allaeroporto dal momento che proprio lui aveva seguito anni fa la vicenda. Lamicizia trionfa ancora e fa commuovere i fan dei due giornalisti, tra i più amati della rete per bellezza e bravura. Finale col botto grazie allintervista di Erri De Luca, lo scrittore processato per una frase in difesa dei sabotaggi ai cantieri dellalta velocità. Un quadro sincero e schietto del suo pensiero su Tav, Italia e politica. Poco hanno fatto gioco le trasparenze di Ilary e le battute di Teo in confronto a tematiche di grande attualità trattate con intelligenza e sensibilità da tutti i giornalisti della redazione. 



Le Iene, riassunto puntata 5 febbraio 2015 La puntata de Le iene di giovedì 5 febbraio inizia con le solite battutine tra Ilary e Teo, che si prendono in giro come sempre. Lui sulla sua intelligenza e lei sul suo peso. Il primo servizio è di Giulio Golia, che si occupa ancora una volta della piaga delle rapine in appartamento. La iena prova a sventare una rapina, messa in atto da un ladro che abilmente si arrampica dal balcone. Si tratta però di una simulazione ben architettata, che mostra chiaramente come i ladri d’appartamento si muovano. Il caso riguarda in particolare un palazzo di Sesto San Giovanni, divenuto territorio di caccia di ladri. La polizia fa poco e gli inquilini, grazie a Whatsapp, si avvertono a vicenda in merito a rumori o personaggi loschi. Si passa alla Toffa, che prende a cuore il caso dei daini di Ravenna, che rischiano d’essere uccisi dalla auto che transitano lungo i campi. Si tratterebbe di costruire una recinzione per salvar loro la vita. Qualcosa di simile esiste già, ma non è continua, e dunque arrivati all’interruzione, si è punto e a capo. La soluzione della Provincia sarebbe ucciderli tutti, così da evitare problemi e incidenti in strada. Una donna però offre la soluzione più comoda di tutte, ovvero ospitare i daini nei sui dodici ettari di terreno. Scena imbarazzante col vicepresidente della Provincia che tanta la fuga dal retro all’arrivo della Toffa. Alla fine si fa coraggio e dice che la recinzione è perfetta. Il servizio è stato realizzato mesi fa, e ad oggi la caccia al daino è ancora aperta. 15 daini sono morti e gli animalisti protestano, incappando in gesti violenti dei cacciatori, come la testa di un daino mozzata e poggiata sull’auto di un manifestante. Golia si occupa di Carlotta, giovane e bella affetta da un tumore di 22 cm. Amici e fidanzato sono la sua forza, e così Carlotta non ha mai smesso di ridere, nonostante l’ovvia e comprensibile paura.



Si arriva a questo punto alle solite oscenità burocratiche all’italiana, con l’INPS che la multa perché, non presentandosi a lavoro, ha ricevuto la visita del medico, il quale non l’ha trovata in casa. Peccato però che non fosse a divertirsi, bensì a sostenere una sessione di chemio in ospedale. Si torna in studio e un anziano, invaghito della Blasi, le fa una serenata live, cantando a cuore aperto. Il Trio Medusa attacca il Parlamento. Armati di parrucca bionda e microfono, provano a far cantare i politici nostrani. Renzi s’affaccia a prende in giro le tre iene, mentre qualcuno prova ad abbozzare qualche parole del tormentone dei tre. Filippo Roma intervista Andreas, che rischia di perdere la casa senza un motivo. Il Comune di Verona intende pignorarla, e Roma indaga sulla vicenda. La casa era stata messa all’asta, e Andreas, per tenerla, aveva dichiarato di poter sborsare 625mila euro, ma non è affatto vero, e ora ha tempo fino a fine marzo per trovare la somma, o si ritroverà in strada. Il tutto sarebbe dovuto alla banca di cui Andreas è cliente, ma il responsabile cui la iena si rivolge non pare volerci sentire da quell’orecchio. Stefano Corti si diverte con le tante bufale lette sul web, provando a metterle in pratica. Va in una lavanderia a gettoni, fingendosi cieco e dicendo alla gente di aiutarlo, perché ha per sbaglio fatto entrare il cane nella lavatrice. Un uomo ci crede e prova a chiamare il cane. A questo punto si passa ad acquistare droga, barattandola però con una gallina, invece di offrire soldi. Alla fine si scopre che questa non è una bufala, ma che è successo realmente. 



Viviani si occupa di eutanasia, intervistando tre persone affette da malattie neurodegenerative, che vorrebbero avere il diritto di scegliere quando e come morire. La prima donna pensa alla morte e ride, dicendo che la decisione è sua, e che anche se i suoi genitori non sono d’accordo, possono farci poco a riguardo. Walter non riesce a sopportare questa vita, e vede il suo corpo come un peso, o quasi un sacco di patate che prova dolore. Infine Gigi, accudito da sua moglie. Domina l’amarezza e la rabbia, con la donna che dice di voler rispettare il volere del marito, quando giungerà il momento. Si passa poi a indagare su Fabio Ballerino, truffatore fuggito dopo aver intascato un milione di euro. Su Facebook pare essere fuggito in Brasile, ma le indagini portano in un paesino vicino Cosenza, dove gestisce un bar non suo. Nega tutto e dice di non aver mai avuto il pellet che i truffati hanno pagato e mai ricevuto. Come al solito i servizi più duri sono di Pelazza, che va in zona di guerra per un servizio sui cecchini. Un ragazzo prova a cercare i suoi parenti tra le rovine della casa e un cecchino lo uccide lentamente, in attesa che gli amici si facciano vedere per far fuori anche loro. Pelazza intervista un cecchino, che ricorda tutte le sue vittime e sa che qualcuno potrà venire a cercarlo un giorno. Ad oggi ha ucciso 50 persone. Casciari parla di un uomo che offre lavoro in cambio di sesso. E’ stato già in carcere per motivi simili, ma continua sulla stessa strada. Infine Casciari si presenta all’incontro in camera, vestito da donna, ma viene rifiutato. Si chiude infine con Gasparri, di cui viene analizzata l’incontinenza verbale su Twitter. Tutti ne parlano e se ne lamentano, ma intanto lui scrive ancora ciò che gli pare offendendo tutti, compresa la politica italiana. La iena gli offre un pannolone, ma lui rifiuta sdegnato e anche un bel po’ arrabbiato.