finita con un inaspettato colpo di scena la quinta puntata di Un passo dal cielo 3: Pietro (Terence Hill) torna a casa e trova ad attenderlo l’uomo che ha rapito il piccolo Eugenji, che lo minaccia con una pistola. Tra i due c’è una colluttazione e parte uno sparo: chi è stato colpito? Per scoprire cosa è successo basterà attendere lunedì 9 febbraio: la fiction con Terence Hill viene anticipata di qualche giorno per il Festival di Sanremo. Anche ieri sera Un passo dal cielo 3 ha registrato ottimi ascolti: 7.397.000 telespettatori con share del 25,92% nella prima puntata, e 6.927.000 spettatori pari al 29,06% di share nella seconda.
I boschi di San Candido non nascondono solo cadaveri e oscuri segreti, ma rivelano anche piacevoli scoperte, gioie amorose e salde amicizie. E la quinta puntata di Un passo dal cielo 3 ne è testimone. Baci a profusione, rubati e mai dimenticati, architettati, o desiderati, i primi 20 minuti sono un concentrato di commedia sentimentale, con coppie intrappolate in perenni triangoli. La veemente Rocio Munoz Morales anche stavolta si guadagna l’attenzione con la sua spigliata sensualità, funge da trascinatrice e, sgattaiolando qua e là, tiene inchiodato il suo caro Vincenzo, dando una sferzata di energia e un tocco di colore al volto un po’ spento della fiction. sicuramente uno dei personaggi che crea più curiosità: le altre donne di San Candido non reggono decisamente il confronto. Tolta la nota di colore cosa resta? Naturalmente il ranger Terence Hill che con la sua indole serafica mette sempre d’accordo tutti e ripristina l’ordine in paese. Eppure stavolta la vicenda sembra più problematica del previsto, la scomparsa del figlio di Natasha gli sta dando un bel po’ di filo da torcere! Se sul fronte amoroso la scelta di dilatare i tempi e ritardare le scelte può spazientire, sul fronte detection la mancata e posticipata risoluzione del caso gioca a suo favore: arrivati a questo punto era necessario dispiegare tra i tanti omicidi risolti in un batter d’occhio, un filone narrativo che fosse più strutturato e complesso, in modo da costruire una tensione emotiva che durasse più di un giro a cavallo di Terence Hill! La scorsa settimana Un Passo dal Cielo 3 aveva monopolizzato il prime time, stavolta avrà sbaragliato anche Il gladiatore e Servizio pubblico? Le premesse ci sono tutte. (Chiara Temperato)
Il primo episodio di Un passo dal cielo 3 del 5 febbraio si intitola Il sentiero della verità. Pietro (Terence Hill) alla diga trova il cadavere di una donna, Giulia Ventura, un avvocato che si occupava di diritti dei malati. Sembra sia morta a seguito della caduta ma viene subito esclusa l’ipotesi del suicido. L’autopsia rivela che nel suo sangue ci sono tracce di barbiturici e altre sostanze che solo un medico potrebbe procurarsi e sul suo corpo si riscontra il segno di un’iniezione. Questo fa subito dirigere i sospetti sul fidanzato, infermiere in una clinica privata, con cui Giulia aveva in programma di sposarsi. Pietro si dimostra subito dubbioso ed esita ad accusare il ragazzo. L’uomo si chiede, invece come mai la ragazza che viveva a Merano, fosse arrivata a San Candido. A confermare i suoi sospetti, quella sera, è Assunta Scotton (Katia Ricciarelli) che vedendo la foto della ragazza in tv la riconosce: Giulia, dice, proprio il giorno prima era arrivata a San Candido a cercare Natasha.Il rapporto tra il commissario Vincenzo Nappi (Enrico Ianniello) e Eva (Rocio Muñoz Morales), intanto, diventa sempre più intenso. La ragazza decide di farsi un po’ di pubblicità baciando il commissario in pubblico. Il giorno dopo le foto sono sui giornali scandalistici. Silvia (Sara Zanier), come temeva Vincenzo, viene subito a saperlo e pretende delle spiegazioni. Grazie a questa pubblicità, però, Eva viene invitata ad un evento e convince Vincenzo ad andare a con lei. Lì, però, scoprirà di non essere più considerata interessante come fotomodella e personaggio e viene consolata da Vincenzo con un tenero bacio.Le indagini sull’omicidio proseguono e Pietro suggerisce al commissario i suoi sospetti: Giulia probabilmente era venuta a San Candido a parlare con Natasha (Caterina Schula) perchè sapeva qualcosa del suo bambino. Pietro, così, comincia a indagare e va alla clinica dove Natasha ha partorito il bambino che le è stato rapito ma viene respinto freddamente dal direttore. Decide allora di seguire l’uomo in macchina e scopre che si incontra proprio con l’uomo che ha rapito il figlio di Natasha. Quando arrivano le registrazioni delle telecamere, si scopre che a rapire Giulia è stato proprio il direttore della clinica. Pietro, nonostante il parere contrario del commissario, decide di fare un sopralluogo in clinica e lì scopre l’atto di nascita di un bambino nato lo stesso giorno del figlio di Natasha. Il bimbo sarebbe figlio di una coppia di Bolzano che l’anno prima si era vista respingere una richiesta di adozione di un neonato. Pietro, quindi, si convince che la coppia ha convinto Griffoni, il direttore della clinica e loro amico, a vendere loro il figlio di Natasha. Messo con le spalle al muro, però, il fidanzato di Giulia, si autoaccusa e costringe così il commissario a fermarlo e a rilasciare il direttore. Chiara Scotton (Claudia Gaffuri), intanto, non resiste e confessa a Giorgio Gualtieri (Gabriele Rossi) di aver baciato il suo chef. I due litigano furiosamente. Ma poi, grazie all’intervento di Pietro, il ragazzo si calma e perdona Chiara chiedendole di sposarlo. Eva riparte per gli Stati Uniti per due settimane per vendere la sua casa promettendo al commissario di tornare al più presto.
Nel secondo episodio, che si intitola “Il veleno dell’uomo”, Pietro continua le sue indagini sulla coppia che tiene il bambino di Natasha. Il caso di quest’episodio è l’omicidio di Franco Tolomei. Aldo Toser e Maurizio Toser arrivano sul posto: sono i titolari di un’impresa di costruzioni e aspettavano dal ragazzo un carico di grondaie di rame, che è stato rubato dai killer. Tommaso Belli (Tommaso Ramenghi) e Giorgio, intanto, scoprono che il camion che i killer di Franco Tolomei credevano di rubare in realtà non portava un carico di grondaie ma un carico di rifiuti tossici. Questo carico era diretto proprio ad Aldo Toser. Si scopre, inoltre, che nel furto è implicato il fratello della vittima. Le indagini si concentrano presto su Toser che alla fine confessa che anni prima si è indebitato per costruire delle case ma non è riuscito a venderle. Per pagare gli strozzini ha accettato la proposta di nascondere un carico di rifiuti tossici e ha incaricato proprio Franco Tolomei di portarlo. La notte in cui il camion è stato rubato, però, il ragazzo l’ha avvertito subito e gli ha chiesto di chiamare la polizia. Toser, spaventato, gli ha sparato.Vincenzo, intanto, si risolve a dire a Silvia che non è innamorato di lei ma, suggestionato dalle voci che dicono che gli ex della ragazza sono scomparsi misteriosamente, non trova il coraggio di farlo. Quando ci riesce, la ragazza sembra prendere bene la cosa ma la sera lo chiama a casa spaventata dicendo che nella sua cantina ci sono dei ladri. Spaventato, il commissario decide di andare e in cantina scopre uno degli ex di Silvia, che tutti credevano morto in un incidente d’auto. L’uomo gli rivela che tutti gli ex della ragazza, per liberarsi di lei, hanno inventato delle scuse. Lui ha fatto diffondere la notizia di essere morto in un incidente. Mentre i due parlano, Silvia li scopre e, felice di aver ritrovato il suo ex, lascia di punto in bianco il commissario, rendendolo inconsapevolmente felice. La puntata si chiude in casa di Pietro: mentre rientra, infatti, trova l’uomo che aveva rapito il bambino di Natasha che gli punta la pistola alla tempia. E si sente uno sparo.