Sta per andare in onda su Rete 4 il film Johnny Stecchino, di e con Roberto Benigni. Nella pellicola del 1991 un autista di scuolabus fiorentino viene invitato a Palermo d auna donna con cui ha trascorso una giornata indimenticabile. Lei però è sposata con un boss mafioso che assomiglia come una goccia d’acqua al povero autista. Dante si ritroverà a vestire i panni del boss mafioso costretto a nascondersi in casa. Ecco il trailer del film
Stasera, domenica 1 marzo, Rete 4 trasmetterà uno dei film italiani più divertenti degli ultimi anni: stiamo parlando di Johnny Stecchino, diretto da Roberto Benigni, all’epoca non ancora premio Oscar, e interpretato dallo stesso attore toscano e da Nicoletta Braschi, Paolo Bonacelli, Ivano Marescotti e Franco Volpi. La pellicola, girata nel 1991, dura 122 minuti. Questo film, che nel 1992 fu campione d’incassi al box office, permise a Roberto Benigni di vincere un Ciak d’Oro e un Nastro d’Argento nella categoria di migliore attore protagonista; gli stessi premi furono vinti anche da Paolo Bonacelli, però nella categoria di migliore attore non protagonista. Al Roberto nazionale venne inoltre assegnato uno speciale David di Donatello dato l’enorme successo riscosso dalla pellicola, che contiene anche alcune citazioni dei film di Totò (Totò, Peppino e…la dolcevita, Animali pazzi) e richiami ai fratelli Marx e alla comicità di Stanlio e Ollio. Il personaggio del mafioso Johnny rimanda inoltre ad una delle scene iniziali di A qualcuno piace caldo, dove si vede l’uccisione del criminale chiamato Charlie Stecchino. Vediamo la trama. Italia, 1991. Dante Ceccarini (Roberto Benigni), ingenuo e gentile uomo che si guadagna da vivere guidando uno scuolabus per ragazzi disabili, una sera si reca ad una festa, ma all’uscita viene travolto da un’auto. A investirlo è la bella, ricca ed elegante Maria (Nicoletta Braschi), che non appena guarda in faccia Dante sembra rimanerne letteralmente folgorata, tanto da essere vittima di uno svenimento. I due si separano una volta che la donna si è ripresa, ma le loro strade s’incrociano nuovamente il giorno e, a questo punto, Maria pare non voler più separarsi dal bonario Dante: i due cominciano a chiacchierare e poi fanno un giro per locali e negozi, in cui la bella Maria compra degli abiti che rivoluzionano completamente il look dell’autista. Ma non è tutto: la donna infatti gli disegna un neo in faccia e, inspiegabilmente, dopo averlo convinto a girare con uno stuzzicadenti in bocca, inizia a chiamarlo Johnny invece di Dante. L’uomo la lascia fare, essendosi innamorato follemente di lei, ma un giorno Maria lascia la città in cui vive Dante senza dirgli nulla e senza un’apparente ragione. L’autista non si dà pace e vorrebbe fare qualcosa per ritrovare la donna di cui si è innamorato, fino a quando da Palermo non gli giunge una lettera della donna: Maria gli chiede di recarsi nel capoluogo siciliano, dove si trova la sua dimora che condivide con lo zio (Paolo Bonacelli), desideroso di fare la sua conoscenza. Dante non ci pensa due volte e così arriva a Palermo per sistemarsi in casa di Maria e di colui che dovrebbe essere in teoria suo parente. Ma qualcosa non quadra: infatti, l’avvocato D’Agata, in apparenza cordiale e gentile, è in realtà un legale in odor di mafia, così come lo è Johnny Stecchino (Roberto Benigni), il marito di Maria che quest’ultima nasconde nello scantinato di casa per via delle possibili ritorsioni di alcuni mafiosi dopo il suo pentimento, e che è identico a Dante. Il piano della donna è presto spiegato: uscire accompagnata da Dante nella speranza che, girando per le vie di Palermo, i nemici del marito uccidano l’ignaro autista per lasciar credere loro che hanno assassinato suo marito, che così potrebbe iniziare una nuova vita. Maria comincia allora a portare in giro Dante, che spesso e volentieri non capisce il perché di alcune frasi o epiteti che gli vengono indirizzati, come ad esempio una sera in cui, trovandosi a teatro con la sua bella accompagnatrice, si sente dare dell’assassino. Le cose, tuttavia, prendono una piega inaspettata per Maria, che ben presto si innamora di Dante dopo essersi resa conto della sua indole buona e assai diversa da quella gretta e meschina del suo vero marito. Ciò la induce a servirsi di uno stratagemma per liberarsi del coniuge mafioso e per consegnarlo nelle mani di coloro che vogliono vederlo morto, soprattutto dopo che è venuto a galla che Johnny è il vero responsabile dell’uccisione della moglie di Cozzamara, un potente boss mafioso. Dante, così, riparte per la Lombardia assieme a Maria, che però sembra essere desinata a non fermarsi a lungo, in quanto si congeda da colui che la ama con un bacio, non escludendo però un eventuale ritorno.