Ieri Sky Atlantic ha proposto gli ultimi due appauntamenti con la serie The Honourable Woman. Ecco cosa è successo: nel primo episodio, l’uomo dal volto sfigurato incontra il proprio contatto, che si scopre essere Monica Chatwin “Eve Best”. I due si vedono in una stanza d’albergo, nella quale però l’MI6 ha piazzato delle cimici. La donna dunque appicca un incendio e i due scappano. High parla con Nessa (Maggie Gyllenhaal) e le dice che ormai sa che lei sta collaborando con i terroristi per riavere Kasim. Lei gli dice che l’MI6 ha deciso di far incontrare Monica con l’uomo dal volto sfregiato, e poi rivela la verità sulla madre di Kasim. Nessa è furiosa e, dinanzi all’opportunità di rovinare la vita matrimoniale dell’uomo che la violentò, non riesce a resistere. Racconta alla donna tutta la verità, mostrandole il mostro che le è accanto. Ephra (Andrew Buchan) si confronta con Atika (Lubna Azabal), alla quale chiede spiegazioni in merto al fatto che abbia rivelato la verità su Kasim a sua moglie Rachel (Katherine Parkinson). Lei crolla e dice di non riuscire a gestire tutti quei segreti. Doveva liberarsi un po’ la coscienza. I due amanti così si riconciliano. Hugh (Stephen Rea) ha de grossi sospetti su Monica, che crede stia facendo il doppio gioco. Incontra l’investigatore privato di Nessa, al quale chiede di mettere sotto controllo il cellulare della donna, e in particolare di rivelare le telefonate che la Chatwin ha fatto partire e ha ricevuto dall’Olanda e da Washington. Nessa è in Israele per presentare il nuovo candidato per il suo progetto, El Amin, ma questi non compare, come avvenuto in passato col primo prescelto poi scoperto ucciso. Nessa mette in guardia il suo staff e si scopre che El Amin non è morto, ma comunque è stato avvelenato attraverso il cibo. C’è una clausola nel contratto di El Amin, ovvero quella di tirarsi indietro quando voglia, e Frances ne chiede spiegazioni a Nessa, che chiede solo di fidarsi di lei. Intanto Ephra, messo da parte, si vive sereno la sua relazione con Atika, portandola in un cottage. Nessa tiene il suo discorso e El Amin si presenta, seppur ancora non al 100%. L’uomo le dice che Kasim tornerà da lei quella sera. Nessa vede gli uomini coi quali s’incontra Amin e li insegue. Un collaboratore mette in moto la sua auto e questa esplode. Intanto Rachel va al cottage e scopre i due amanti. Atika, dura, le dice di andar via, ma poco dopo un cecchino uccide Ephra, e Atika dà una pistola a Rachel, sconvolta, dicendole di nascondersi. La donna va via, mentre arriva l’uomo sfigurato. Atike chiede pietà per Rachel, che intanto compare alle sua spalle e lo uccide. Atika chiama Monica e le dice che sono tutti morti, compresa Rachel, che in realtà urla per la rottura delle acque. Atika farà nascere anche questo bambino, mentre gli agenti dell’MI6, intercettata la telefonata, raggiungono il cottage. Monica chiama anche il gruppo che aveva ucciso il professore, dicendo loro di attribuirsi anche l’omicidio di Ephra e di Nessa, rivelando che la donna era incinta di un palestinese. Hugh infine scopre un legame tra Monica e gli Stati Uniti, che avrebbero fatto tutto ciò per condannare Israele. Vediamo il secondo episodio. Hugh parla con Julia (Janet McTeer) della sua teoria complessa. Dice che Meshal chiamò un contatto palestinese per confermare il piano degli americani. Purtroppo però, attraverso la rete di Shlomo (Yigal Naor), tale chiamata fu intercettata dagli israeliani, che avevano tutte le intenzioni di rapire e interrogare l’uomo. La CIA però, che monitorava gli israeliani, è intervenuta prima, uccidendolo. Julia crede che sia stato orchestrato anche l’assassinio di Nessa, ma Hugh ritiene che ciò fosse un piano tutto di Monica, per ottenere favori ulteriori e infine ambire al posto di Julia. Gli Stati Uniti vanno avanti col piano, condannando Israele e annunciando un cambio di politica nei confronti della Palestina, sfruttando la mancata sicurezza garantita a Nessa. Monica confessa a Julia d’aver preso parte alla morte di Nessa, ma dice che morendo era riuscita a ottenere la pace. Un flashback mostra una Nessa ferita ma viva, che si ricongiunge con Kasim, illeso. La donna chiede aiuto a Shlomo. Hugh contatta Atika e la coinvolge in un’operazione di recupero di Nessa. Una volta giunta lì le dice tutta la verità, ovvero d’aver preso parte al rapimento iniziale della donna, ma di non aver mai voluto che fosse violentata. La verità è che una bomba fabbricata dal padre uccise tutta la sua famiglia. Nessa le chiede se la voglia morta, ma Atika tiene a un’unica cosa, far cessare le violenze in Palestina. Nessa incontra il capo dei terroristi, che dice d’aver orchestrato tutto, anche la morte del padre. Le offre un pugnale per ucciderlo, ma lei rifuta e dice di sapere di dover soffrire per i peccati paterni. L’uomo, soddisfatto, la lascerà andare, ma vuol tenere Kasim. Atika prova a convincerlo, ma lui le rivela che alla fine Nessa sarà comunque uccisa dall’esercito israeliano. Atika è furiosa, perché la tanto sognata pace non ci sarà, e solo per la voglia di vendetta di un singolo uomo. I due alla fine si attaccano e Atika, ferita allo stomaco, uccide Zahid. Scappa con Kasim, raggiunge Nessa e fa fuori i soldati. I tre scappano in auto, ma sono inseguiti. Nessa e Kasim si salvano solo grazie al sacrificio di Atika. Julia fa uccidere in silenzio Monica, Hugh lascia il lavoro e torna dalla moglie, mentre Nessa fa visita a Rachel in ospedale.