In un video pubblicato sulla pagina di Italia’s Got Talent e condiviso da Nina Zilli sulla sua pagina ufficiale di Facebook, vediamo la cantante insieme agli altri goiudici durante la puntata di questa sera. Quello che salta immediatamente agli occhi sono i capelli di Nina Zilli: la cantante infatti indossa una parrucca di un intenso color turchese. Nel breve filmato vediamo Nina assegnare il primo golden buzz di questa edizione. Per scoprire di cosa si tratta e chi sarà il primo artista a riceverlo dovremo sintonizzarci questa sera su Sky Uno. Clicca qui per vedere il video
Tra attori e comici, una figura si distingue in maniera più netta rispetto a quella degli altri giudici di Italia’s Got Talent 2015: Nina Zilli. La cantante potrebbe sembrare quasi un corpo estraneo rispetto agli altri giurati, ma chi conosce la carriera della Zilli sa bene che oltre alle indiscutibili doti canore l’artista piacentina vanta una personalità e un bagaglio d’esperienze tali da poter assolvere perfettamente al ruolo assegnatole dai vertici Sky. Nata nel 1980, con il nome di Maria Chiara Fraschetta, Nina è attratta dalla musica e dal palcoscenico fin dall’infanzia. Gli studi al conservatorio, la creazione di un piccolo gruppo musicale a soli 13 anni, l’infanzia trascorsa in Irlanda e i 2 anni dopo il liceo negli Stati Uniti, sono tessere di un puzzle che si incastrano perfettamente, dipingendo il quadro di un’artista capace di padroneggiare la lingua inglese, fortemente attratta dal R&B, dal rock, dalla musica soul e da quella italiana anni Sessanta.
Nina non solo riesce a fare sue le diverse sfumature dei generi che ama, ma possiede anche la stoffa della donna capace di attirare su di sè gli sguardi del pubblico, e sul finire degli anni Novanta, dopo qualche esperienza in gruppi musicali marginali, utili comunque a delineare il carisma e la personalità della donna, arrivano i ruoli televisivi in qualità di veejay di Mtv e di co-conduttrice a “Roxy Bar”, la storica trasmissione di Red Ronnie. L’anno della svolta come cantante è però il 2009, quando la donna sceglie lo pseudonimo con cui il pubblico oggi la identifica, Nina Zilli, prendendo in prestito il nome di Nina Simone, sua artista preferita, e il cognome della madre; nello stesso anno la Zilli approda alla casa discografica “Universal”, firmando il suo primo singolo “50mila” in collaborazione con Giuliano Palma, che subito riesce a meritare il gradimento del pubblico e quello del regista Ferzan Ozpetek, che lo inserisce nella colonna sonora del film “Mine Vaganti”. Nel primo lavoro discografico della cantante, l’omaggio alle sonorità soul, blues, e alla musica leggera italiana è palese, ma la Zilli è artista capace di evolversi e di incantare, non soltanto per la potenza vocale di cui dispone, ma anche per la raffinatezza che la contraddistingue in ogni sua esibizione.
Nel 2010 le sue qualità vengono notate e apprezzate nella manifestazione musicale più importante in Italia, il Festival di Sanremo, dove la Zilli, in gara nella sezione “Sanremo Nuova Generazione” con il brano “L’uomo che amava le donne”, è capace di conquistare, oltre al favore della platea, anche il Premio della Critica intitolato alla compianta Mia Martini, e quello assegnato dalla sala stampa Radio-Tv. Il ritorno in gara a Sanremo avviene prima nel 2012 con il brano “Per Sempre”, e poi nel 2015 con “Sola”, dove ancora una volta la sua voce da soprano riesce ad intercettare i gusti della platea dell’Ariston.
Proprio il video del suo ultimo singolo, ha suscitato scalpore in queste ultime settimane, data l’alta carica di sensualità messa in mostra dall’artista nella clip. A Italia’s Got Talent 2015, Nina Zilli ha dichiarato di voler essere un giudice corretto, capace di filtrare con una buona dose di tatto le sue sentenze; e del resto, proprio il tatto è ciò che non può mancare a chi è chiamato a sindacare sui sogni di un talento che mette in gioco il suo futuro in un solo provino.