Ballarò, riassunto puntata 17 marzo 2015 – Ieri, martedì 17 marzo 2015, è andata in onda una nuova puntata di Ballarò su Rai 3. Ecco chi sono stati gli ospiti nello studio di Giannini e di che cosa si è discusso nello studio del talk show: sono presenti in studio il governatore del Veneto Luca Zaia, il presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini, Annamaria Furlan segretario della Cisl, Guido Mario Brera, Don Ciotti, Alfio Marchini e lesponente del Movimento Cinque Stelle Carlo Martelli. Lintroduzione da parte di Giannini è ovviamente focalizzata sulle indagini relative alla corruzione nelle grandi opere e nel caso specifico della Tav e dellExpo con larresto tra gli altri di Incalza ed un coinvolgimento seppur indiretto per il Ministro Lupi. Cè una prima parte del programma che vede lingresso in studio di Maurizio Landini della Fiom che in questi giorni sta facendo molto parlare di sé per la possibile discesa in campo in politica. Landini rimarca come lincontro avuto con la Camusso avesse come tema la manifestazione del 28 marzo mentre su Coalizione sociale, ci tiene a precisare come sia stata voluta dai 600 metalmeccanici che hanno partecipato allassemblea. Sulle possibili dimissioni di Lupi, Bonaccini sottolinea come occorra andare fino in fondo con le indagini mentre Zaia affonda il colpo rimarcando come la questione a quel punto dovrebbe comprendere anche allo stesso Renzi aggiungendo che in altri tempi la sinistra avrebbe richiesto a gran voce le dimissioni. Martelli rimarca la necessità delle dimissioni ricordando come lui si avvalesse della consulenza di Incalza. Don Ciotti rimarca come la piaga della corruzione sia un qualcosa che colpisce ogni ambito della vita per cui si dovrebbe fare una riforma che possa migliorare le cose. Don Ciotti parla positivamente del pontificato di Papa Francesco sottolineando come occorre lottare per combattere le disparità mentre al mondo della politica chiede di operare le scelte sempre rispettando quelli che sono i diritti delle persone. Poi si dice preoccupato per le idee della Lega Nord sul problema dellimmigrazione. Zaia parlando della propria candidatura si dice dispiaciuto per lo strappo con Tosi e quindi focalizzandosi sullimmigrazione rimarca come sia necessario prima pensare ai cittadini italiani e quindi agli immigrati che vanno si aiutati ma a casa loro. Bonaccini fa presente che la segreteria di Salvini ha da una parte salvato la Lega ma dallaltro ha fatto in modo che venisse azzerata la parte moderata. La Furlan parla della proposta che i vari sindacati hanno presentato a Del Rio ed ossia un sostegno a quei redditi troppo bassi per poter vivere.
La Furlan poi ricorda come in Italia in questo momento vi siano ben 6 milioni di poveri mentre Marchini rimarca come in questo momento vi sia una congiuntura favorevole per cui occorre far ripartire l’economia. Bonaccini elenca alcune situazioni favorevoli di questo momento come l’euro debole e l’immissione di liquidità voluta da Draghi per cui sarebbe meglio darsi da fare piuttosto che stare lì a protestare. In studio arriva un ufficiale giudiziario esecutore spesso di sfratti di nome Marotta che peraltro ha scritto un libro sulla vicenda il quale aggiunge come sarebbe opportuno valutare caso per caso se procedere o meno oppure dare un aiuto. C’è il collegamento il vicepresidente dell’Unione Europea Timmermans che sottolinea l’importanza per l’Italia nell’andare avanti nelle riforme aggiungendo la bontà del Jobs Act e poi si augura che la Grecia possa seguire le orme di Italia e Portogallo. Collegamento in diretta con i dipendenti di Banca d’Italia che manifestano contro la chiusura di 22 filiali. Contro di loro Liviadotti che sottolinea una serie di faccenda che li fa apparire come dei privilegiati. Naturalmente la discussione si accende con ognuno che sostiene la propria posizione e le proprie ragioni. Nella parte finale nuovamente protagonista Maurizio Landini che parla di Coalizione sociale e della necessità da parte dei sindacati di cambiare per aiutare i lavoratori ed in particolare i giovani precari. Poi attacca il Governo Renzi facendo presente che si sia seguita la linea di quello di Monti e Letta nel pieno rispetto di quanto imposto dalla BCE. Si chiude con i sondaggi sulle intenzioni di voto che vedono al primo posto il Pd con il 37,0% dei consensi seguito molto a distanza dal M5S accreditato di un 18,6% e dalla Lega Nord con il 13,7% che resterebbe avanti a Forza Italia che in questo momento avrebbe un consenso popolare del 13,0%.
Replica Ballarò, puntata 17 marzo 2015: come vederla in video streaming – E’ possibile rivedere la puntata di Ballarò in onda ieri grazie al servizio di video streaming proposto da Rai.tv, cliccando qui.