E il compleanno di Bruce Willis: “60 anni e non sentirli”. Si, perchè il divo americano ha tagliato questo importante traguardo e nonostante non sia più un giovincello appare ancora perfetto per interpretare dei ruoli da duro. Probabilmente ciò dipende dal suo sguardo, che riesce ad essere allo stesso tempo di ghiaccio e scanzonato, o dall’ottima forma fisica che ancora oggi sfoggia. Fatto sta che Bruce Willis da oggi è un signore di 60 anni che con il suo metro e 83 di altezza e il suo fisico sembra non cedere al tempo che passa.
Ma ridurre la carriera della star americana ai ruoli da duro, che comunque gli sono sempre piaciuti e che un po’ aveva nel proprio destino, visto che è nato il 19 marzo del 1955 in una base militare USA nell’allora Germania Ovest, sarebbe riduttivo. I film d’azione gli piaccono molto, come testimonia ad esempio la saga di Die Hard, di cui ha girato il quinto episodio a 58 anni, nel 2013, ma scorrendo la sua filmografia ci si rende conto di come abbia esplorato i più disparati generi cinematografici (basta pensare a “Il sesto senso” per quanto riguarda i thriller psicologici o a “La morte ti fa bella” per ciò che concerne il genere riconducibile alla commedia grottesca) e di come non ci sia stato solo il cinema nella sua carriera, ma anche la televisione e..la musica. Si, perchè forse non tutti sono a conoscenza del fatto che, oltre a divertirsi a suonare, l’attore americano negli anni ’80 ha inciso e pubblicato due dischi con la sua band, i “Bruce Willis & The Accelerators”. Il genere? Rhythm and blues, come si confà a un duro dallo sguardo scanzonato e dal cuore tenero. E quest’ultima caratteristica è un qualcosa che l’attore ha proprio caratterialmente, visto che le figlie avute dal matrimonio con Demi Moore hanno svelato in più occasioni come sia un “padre dolcissimo”. Ed effettivamente le diverse foto che lo hanno immortalato in giro a fare shopping con Tallulah, Scout e Rumer, giusto per fare un esempio, ne sono la riprova.
Anche i rapporti con l’ex moglie Demi Moore sono ottimi, tanto che spesso lei e le figlie sono presenti alle premiere dei suoi film. L’ultima testimonianza di come la famiglia allargata di Bruce Willis (che si è risposato nel 2009 e ha avuto due figli dall’attuale moglie) funzioni a meraviglia la si è avuta pochi giorni fa in occasione di “Ballando con le Stelle”. Nella versione americana del programma è infatti impegnata Rumer, la primogenita di Bruce Willis e Demi Moore. Ebbene, a 13 anni dalla separazione i due sono rimasti in rapporti ottimi, tanto che erano con le altre due figlie ad applaudire Rumer, che grazie all’esibizione con il proprio compagno è arrivata al primo posto nella classifica parziale. Insieme a Bruce Willis c’era anche Emma Herming, sua attuale moglie, e i presenti hanno tutti notato come il clima tra lei e la Moore fosse realmente amichevole e come Bruce Willis si sia emozionato nel corso dell’esibizione della figlia maggiore.
Ma da dove è partita la carriera di quello che oggi è uno splendido sessantenne con ancora un sacco di progetti da realizzare, tra cui uno che gli sta particolarmente a cuore?
La sua parabola artistica inizia dopo un periodo in cui svolge diversi lavori, avendo però sempre in testa l’idea di fare l’attore. Nel 1980 ha una parte in “Delitti inutili”, dove lavora con Frank Sinatra. Quindi si trasferisce a Los Angeles dove prende parte ad alcuni musical e compare in una puntata di serie televisive di successo quali “Miami Vice” e “Ai confini della realtà”.
Nel 1985 arriva però la grande occasione: si presenta ai provini per il ruolo di protagonista nella serie tv “Moonlighting” e pur essendosi presentato per ultimo e con un aspetto trasandato, fa colpo sui produttori e su Cybill Shepherd, che sarà poi la sua compagna sul set: a conquistare tutto è il suo senso dell’umorismo e la sua sfrontatezza che però non sfocia mai in presunzione. Nei 5 anni di messa in onda della serie ottiene un Golden Globe e un Emmy Award. In quegli stessi anni arriva il successo anche sul grande schermo: dopo “Appuntamento al buio” dove lavora con Kim Basinger, nel 1986 arriva “Die Hard-Trappola di cristallo”. Il film è un successo clamoroso e lo consacra come nuova star degli action-movie. A fare breccia nel pubblico è anche il tocco di ironia che riesce a dare al personaggio di John McClane.
Da quel momento la sua carriera prosegue spedita, anche se non sono mancate le pellicole di scarso successo. Tra i titoli che lo hanno consacrato, oltre a quelle citati in precedenza, vi sono i sequel di “Die Hard”, “Pulp Fiction”, “Sin City” e per quanto riguarda le commedie le due pellicole della saga “FBI: Protezione testimoni”.Tra quelli degli ultimi anni vanno senza dubbio citate “Red”, uscito nel 2010 e di cui nel 2013 è stato girato il sequel e, sempre del 2010, la prima pellicola della saga de “I mercenari”, ideata e diretta dall’oggi ex amico Sylvester Stallone, con cui i rapporti si sono interrotti nel 2013 dopo diatribe sul compenso per la sua partecipazione al terzo capitolo della saga, litigi che hanno avuto ampio eco sui social e al termine delle quali Stallone ha comunicato, proprio tramite social, la sua esclusione dal cast, accusandolo di avidità e affermando che “atteggiamenti simili sono quelli che fanno fallire una carriera”. Infine, l’anno scorso è sbarcato nelle sale con l’attesissimo seguito di Sin City (prima pellicola nel 2005), dal titolo “Sin City Un donna per cui uccidere”.
Come detto, nel privato sembra essere una persona dolcissima e due sono state le donne della sua vita. Nel 1987 ha sposato Demi Moore, da cui divorzia dopo 13 anni. Dopo un periodo in cui sembrava non avere terra ferma ha conosciuto Emma Herming, modella di 23 anni più giovane e con cui come detto si è sposato nel 2009 e da cui ha avuto altre due figlie, una nel 2012 e una l’anno scorso.
E ora, dopo 77 pellicole e una longeva carriera anche come doppiatore, cosa attende questo splendido sessantenne? Prima di tutto il debutto a Broadway nella trasposizione teatrale di “Misery”, impegno che lo vedrà al fianco della protagonista di “House of Cards” e poi tra questo e il prossimo anno ben 5 film, tra cui spicca una pellicola diretta da Woody Allen.