Nella puntata di ieri, domenica 1 marzo 2015, della trasmissione “La Gabbia” si parla principalmente di immigrazione e sicurezza, dopo la manifestazione di Roma organizzata dalla Lega Nord. Nel monologo iniziale, Paolo Hendel sottolinea che per molti leghisti la manifestazione di Roma ha rappresentato il primo viaggio all’estero. In copertina un servizio sulla situazione della sicurezza nelle periferie romane, dove continuano a verificarsi rapine, recentemente nella zona di Prima Porta.Gianluigi Paragone presenta gli ospite in studio, la vicepresidente dell’Emilia Romagna Elisabetta Gualmini (Partito Democratico), il giornalista de “Il Giornale” Stefano Zurlo e lo scrittore e opinionista Giampiero Mughini. Gualmini sottolinea che non è possibile associare automaticamente i crimini agli immigrati e che da questo punto di vista Salvini sta cavalcando l’onda, con l’obiettivo ambizioso di portare dalla sua parte tutti gli indignati. Viene proposto il servizio integrale sulla situazione della sicurezza a Roma, città in cui le forze dell’ordine ricevono mediamente 2.300 segnalazioni al giorno e non hanno i mezzi per controllare il territorio in maniera capillare, in seguito ai tagli avvenuti, condannati dai sindacati delle forze dell’ordine. Secondo Zurlo il problema principale è l’inesistenza della pena in Italia, che nella pratica non viene scontata. Gualmini sottolinea che il problema della sicurezza non è una prerogativa del centrodestra e che per risolvere il problema è necessario riordinare e rendere efficienti i vari corpi esistenti, che in alcuni casi portano ad inutili sovrapposizioni. Secondo Mughini il tema della sicurezza dovrebbe essere al centro del dibattito politico e pubblico, più del tema dell’abolizione dell’articolo 18 e in merito al taglio delle spese per ridurre deficit e debito pubblico sottolinea che il taglio delle auto blu servirà a poco in tal senso. In un servizio si parla della situazione della zona adiacente alla stazione di Roma Termini, dove abusivi e rom la fanno da padrone. Secondo Zurlo in situazioni di questo tipo il razzismo trova terreno fertile mentre Gualmini non è d’accordo e sottolinea che il razzismo non è legato esclusivamente al deficit di sicurezza avvertito dai cittadini. Si unisce al dibattito in studio il leader della Lega Nord Matteo Salvini, che parlando della manifestazione di sabato sottolinea che la piazza era composta da gente pacifica di estrazione diversa e di non essere imbarazzato dalla presenza di una bandiera con la croce celtica, nonostante non appartenga alla sua storia personale. Sulle dichiarazioni di Berlusconi, che lo ha definito una persona inaffidabile ed estremista, Salvini ricorda di essere semplicemente una persona coerente mentre il leader critica aspramente Alfano (“Poveretto”), Passera e Verdini. Salvini ha rivelato di aver chiesto più volte di incontrare Grillo che però ha rifiutato gli incontri, probabilmente perchè schierato a sinistra. Gualmini sottolinea che Salvini sta cercando di diventare il leader del centrodestra e il consenso dei moderati, aprendo al sud, per molti anni bersaglio preferito del suo partito, svelando alcune contraddizioni di fondo. Salvini sottolinea gli errori del suo partito e quelli suoi, ma spiega di essere vicino ai problemi della gente comune, in maniera differente da Renzi che non ha mostrato alcun interesse rispetto ai portatori di handicap e al popolo delle Partite Iva. 



Va in onda un servizio realizzato nei pressi di Bergamo, dove i cittadini hanno deciso di organizzare delle ronde per difendersi. Salvini sottolinea che in uno stato normale ad occuparsi della sicurezza dei cittadini dovrebbe essere lo stato e che in tutti i paesi civili avviene la difesa dei confini. Mughini crede che nella maggior parte dei casi gli immigrati svolgano lavori che gli italiani non vogliono più fare ma Salvini nega che ciò sia vero, almeno nell’attuale situazione. Gualmini sottolinea che il leghista Luca Zaia del governatore del Veneto, ha chiuso un’importante scuola di formazione delle forze dell’ordine nella sua regione e che l’Europa ha chiesto la chiusura dei campi rom e lo spostamento delle persone in zone dove devono pagare le utenze, come avvenuto nella sua regione, ad esempio a Modena. Un ragazzo dal pubblico invita Salvini a vergognarsi per essere andato in piazza con i fascisti, rinnegando il suo passato da giovane comunista padano, ma il leader della Lega Nord preferisce non replicare, ritenendola una provocazione. Secondo Salvini gli immigrati vengono in Italia per rubare, in quanto nel nostro paese la certezza della pena non esiste e il Partito Democratico vota a favore dell’indulto, dimenticando terremotati e alluvionati, a cui sono state fatte pagare le tasse. La Gualmini lo accusa di dire falsità. Si chiude parlando della Flat Tax e Mughini, pur ritenendola irrealizzabile e sottolineando che le tasse dovrebbero essere progressive, sottolinea che l’attuale situazione è insostenibile e dovrebbe essere modificata.



Replica La Gabbia, puntata 1 marzo 2015 – E’ possibile vedere o rivedere la puntata de “La Gabbia” trasmessa ieri, domenica 1 marzo 2015, grazie al servizio di video streaming proposto da Rivedila7 del canale: clicca qui.

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