John Turturro, ospite questa sera di Fabio Fazio a Che Fuori tempo che fa, è uno dei più apprezzati attori di Hollywood. L’artista, di origini italiane, non ha mai fatto mistero dell’amore che nutre per il nostro Paese e l’ultima delle sue fatiche vanta infatti una produzione tutta italiana. Si tratta di “Tempoo instabile con probabili schiarite”. Il film di Marco Pontecorvo dove Turturro recita al fianco di Luca Zingaretti, Pasquale Petrolo e Carolina Crescentini. La pellicola racconta la storia di Giacomo e Antonio: i due scoprono di avere nel terreno di proprietà aziendale un giacimento petrolifero e tale scoperta cambierà per sempre le loro vite. Il film uscirà nelle sale il 2 aprile, clicca qui per vedere il trailer.



Tra gli ospiti della puntata di Che fuori tempo che fa in onda questa sera cè anche lattore americano John Turturro. Nato a Brooklyn il 28 febbraio 1957, è figlio di immigrati italiani. Il padre, giunto in America quando aveva 6 anni, era un falegname originario di Giovinazzo, paese della provincia barese. La madre era invece una cantante jazz, originaria di un paesino dell’agrigentino e che di nome faceva Katherine. Ha due fratelli, Nicholas e Ralph: il primo è impegnato come lui nella recitazione ed è noto per aver impersonato il detective Martinez in “New York Police Department”, mentre il secondo si dedica alla professione di insegnante. Ma in famiglia lui e il fratello Nicholas non sono i soli a essere dei volti assai noti dello spettacolo, visto che la cugina Aida Turturro è nota al grande pubblico per il personaggio di Janice, la sorella di Tony Soprano nella pluripremiata “I Soprano”. 



John è sposato da 30 anni con la collega Katherine Borowitz e dalla loro unione sono nati due figli: il primo nel 1990, che è stato chiamato Amedeo, il secondo a dieci anni di distanza, cui la coppia ha dato il nome di Diego. Altro segno tangibile delle origini italiane dell’attore è la sua discreta conoscenza della lingua italiana, anche se non si esprime sempre perfettamente.

Il suo primo contatto con il grande schermo avviene dopo aver ottenuto il Master of Fine Arts presso la Yale School of Drama e si concretizza con una breve apparizione in “Toro Scatenato”. Tuttavia dopo questa esperienza decide di abbandonare temporaneamente il mondo del cinema e di dedicarsi agli studi universitari: ciò avviene in considerazione del fatto che era riuscito a rientrare tra i 16 (su 900) ammessi a Yale.



Nel 1986 torna sul serio nel mondo del cinema e a tenerlo a battesimo è ancora una volta Martin Scorsese. Stavolta però non ha una parte marginale, ma è tra gli attori protagonisti de “Il colore dei soldi”. Siamo nel 1986 e l’anno dopo è quello dell’interpretazione in “Dentro la grande mela”. Questa performance piace moltissimo a Spike Lee, che lo contatta per averlo in Fa la cosa giusta”. Questo è il film che segna l’inizio di una lunga e proficua collaborazione tra l’attore e uno dei cineasti afroamericani più importanti degli ultimi 30 anni. L’ultimo film in cui hanno avuto occasione di lavorare insieme è infatti il controverso “Miracolo a Sant’Anna”, il quale è uscito nelle sale americane nel 2009.

Ma quella con Spike Lee non è stata l’unica collaborazione degna di nota che ha contrassegnato la carriera di John Turturro. Nelle oltre 70 pellicole a cui ha preso parte ha infatti avuto modo di lavorare anche con registi come Cimino e i fratelli Coen (il personaggio di Jesus ne “Il grande Lebowski” è tra i più apprezzati da critica e pubblico tra quelli degli ultimi 20 anni).

Tra i lavori degli ultimi anni, nei quali l’attore è stato impegnato in modo costante in diverse produzioni cinematografiche di vario genere, si segnalano tra gli altri “Passione”, “Gigolò per caso” ed “Exodus – Dei e re”. Il primo è un interessante documentario che John Turturro ha presentato nel 2010 in occasione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia e in cui ha effettuato una meticolosa ricerca nella storia della musica d’autore partenopea, mentre il secondo e il terzo sono due pellicole dove ha avuto modo di dirigere e recitare con Woody Allen e di farsi dirigere da Ridley Scott. Inoltre ha recitato nella saga di “Transformers”.

Infine, sempre nell’anno appena trascorso ha preso parte a “Rio, eu te amo”, pellicola dove ha lavorato con altri nove registi e incentrata sulla tematica dell’amore. Questa pellicola, che è stata la terza e conclusiva parte di un progetto iniziato nel 2006, è stata presentata all’ultimo Festival di Cannes.