“Chi trova un amico, trova un tesoro” è un film datato 1981 e diretto da Sergio Corbucci, che va in onda stasera su Rete 4. I protagonisti della pellicola sono Alan Lloyd (Terence Hill) e Charlie O’Brian (Bud Spencer). Il primo è uno scommettitore che si gioca alle corse dei cavalli i risparmi dello zio Brady (Herbie Goldstein), un vecchio affetto da meningite che favoleggia di un tesoro nascosto in un’isola deserta. Charlie è invece un marinaio e capitano di un’imbarcazione, che si appresta a partire per un giro del mondo in solitaria finanziato dalla “Puffin”, un’azienda che produce marmellata. Per sfuggire a degli strozzini a cui deve dei soldi, Alan si intrufola nella barca di Charlie proprio mentre quest’ultimo sta per partire per il suo viaggio. Con sé Alan ha la mappa dell’isola del tesoro e all’insaputa di Charlie riesce a dirottare la barca sabotando con una moneta la bussola magnetica che si trova a bordo. Charlie inizialmente non si accorge della presenza di un’altra persona sulla sua imbarcazione, che diventa evidente quando comincia a scomparire il cibo. La sua rabbia è incontenibile ma Alan riesce a calmarlo e i due trovano un accordo per una convivenza pacifica a bordo; la tregua però è di breve durata, poiché Charlie si rende conto che la barca sta seguendo un’altra rotta rispetto a quella prestabilita. La seconda colluttazione è più dura della prima ed entrambi finiscono in mare, mentre la barca se ne va alla deriva. I due si vedono così costretti a nuotare per raggiungere un’isola, in apparenza disabitata. Ben presto, però, si accorgono che in quell’isola vive una tribù primitiva governata dalla regina Mama (Louise Bennett). La donna ha un figlio, Anulu (Sal Borgese), non troppo sveglio. Per essere accolti dalla tribù, i due devono sostenere una lotta con Anulu, vinta in maniera fin troppo facile da Charlie. Dopo essere stati benevolmente accolti dalla tribù, Alan e Charlie devono difendere gli indigeni che sistematicamente vengono presi di mira da un gruppo di pirati, che si recano sull’isola per fare razzia di uomini fisicamente prestanti e giovani donne. Nonostante siano soltanto in due, Charlie e Alan hanno la meglio a suon di cazzotti e i pirati abbandonano mestamente l’isola a mani vuote. A quel punto i due vanno in cerca del tesoro nascosto, scavando buche per tutta l’isola. La loro ricerca, però, è fallimentare: lì non sembra esserci alcuna traccia del tesoro. Mentre sono impegnati nella ricerca, finiscono nel mirino delle armi di un soldato giapponese, Kamasuka (John Fujoka), che ancora presidia un fortino nipponico presente nell’isola convinto che la seconda guerra mondiale sia ancora in corso. Grazie ad un carro armato che era stato nascosto nell’isola dalla tribù di indigeni, Alan e Charlie riescono ad espugnare il fortino e costringono Kamasuka ad arrendersi. Il soldato giapponese, a quel punto, tenta il suicidio per la vergogna della sconfitta, ma viene dissuaso dai due. Poco dopo si scopre che, molti anni prima, Kamasuka aveva avuto una relazione con Mama e che Anulu è suo figlio. L’ex soldato stringe così amicizia con Alan e Charlie e rivela loro che in effetti, sull’isola, si trova un tesoro, proprio sotto il fortino che lui difendeva. La coppia di amici si ritrova così davanti agli occhi diversi milioni di dollari americani in contanti, ma Kamazuka dice loro che sono soldi falsi. Mentre si trovano nella parte sotterranea del fortino, sbarcano sull’isola gli strozzini che davano la caccia ad Alan, entrati in possesso pure loro della mappa tramite lo zio Brady. Vengono però catturati da un piano ben congegnato insieme a Kamazuka e alla tribù, e Alan e Charlie si ritrovano con un aereo grazie al quale poter far ritorno alla civiltà. Mentre sono in volo, però, vengono contattati da Kamazuka via radio che li informa del ritorno dei pirati sull’isola, i quali hanno liberato gli strozzini e pretendono il tesoro, minacciando di uccidere la tribù intera. I due amici chiedono l’intervento dei militari americani e poi fanno marcia indietro. La banda di pirati e strozzini viene sgominata a suon di pugni e schiaffoni e i malviventi vengono poi consegnati alle forze militari, che nel frattempo recuperano il denaro e rivelano a Charlie e Alan che quei soldi, in realtà, sono autentici. La voce era stata creata ad arte dal governo americano dopo che il denaro era stato trafugato, per fare in modo che nessuno se ne appropriasse. Un solo uomo era a conoscenza della reale situazione: lo zio Brady. I militari ripartono con i soldi, dopo aver ringraziato i due amici per la loro onestà, mentre Charlie se la prende con Alan, fuori di sé dalla rabbia. Fortunosamente ritornati alla civiltà, i due si ritrovano a lavorare in un museo dove è esposta la statua indigena (del valore di diversi milioni di dollari) che Mama aveva regalato ad Alan prima della partenza: i soldati americani l’avevano trovata all’interno del sacco che conteneva i soldi e poi donata al museo.