Rai 1 propone in replica la fiction con Beppe Fiorello Volare – La grande storia di Domenico Modugno, dedicata al celebre cantante italiano. Nato il 9 gennaio del 1928 a Polignano a Mare, una località in provincia di Bari, è figlio di una Guardia Municipale. Mimì, come viene chiamato nella sua famiglia, inizia a suonare chitarra e fisarmonica, ma soprattutto a scrivere le sue prime canzoni. In seguito, si trasferisce a Roma e intraprende la carriera di attore, nel corso della quale conosce la sua futura moglie Franca Gandolfi. Lavora in cinema, in teatro e in radio, fino a quando a 25 anni non inizia a scoprire il suo talento come cantante. 



La sua strada musicale inizia con vari brani in dialetto salentino e siciliano, con brani inizialmente basati molto sul folklore. Nel frattempo, la vita privata di Mimmo diventa complicata a causa del suicidio di suo padre malato. Tutto ciò non ferma Modugno, che incide i suoi primi dischi e lancia i suoi primi successi, come Vecchio frac, Lazzarella, Resta cu’ mme. Ma il successo definitivo arriva nel 1958, l’anno di una delle canzoni più belle e conosciute della storia della musica italiana: Nel blu dipinto di blu. Viene presentata al Festival di Sanremo in coppia con Johnny Dorelli e diventa subito un autentico cult, anche grazie al memorabile ritornello che si apre con Volare. L’anno successivo, arriva il momento di Piove, conosciuta in tutto il mondo come Ciao ciao bambina. 



Quello tra Modugno e la kermesse canora ligure sembra un forte connubio, che porta a ben undici partecipazioni e quattro vittorie. Quest’ultimo è un record detenuto insieme a un’altra leggenda della musica italiana, Claudio Villa. Da menzionare anche Tu si’ na cosa grande, Addio… addio, Dio come ti amo, Meraviglioso, La lontananza.

Nel frattempo, Modugno non abbandona il teatro, il cinema e la televisione, con una lunga sequenza di spettacoli di alto livello. Diventa famoso in tutto il mondo partecipando anche a sceneggiati e opere teatrali di grandi maestri, tra i quali Eduardo De Filippo. Dopo vari alti e bassi, specialmente per quanto riguarda i rapporti con le case discografiche, Mimmo viene colpito da un ictus nel 1984 nel corso della registrazione di un programma televisivo. In seguito, inizia a interessarsi alla carriera politica e viene eletto nella Camera dei deputati per il Partito Radicale. Nel 1990, diventa anche consigliere comunale ad Agrigento.



Nel frattempo, Modugno inizia a essere sempre più dilaniato dalla malattia, che prende il suo corpo. Nonostante ciò, riprende a cantare e si esibisce in numerose circostanze, mostrando sempre le sue grandi qualità vocali e un carisma senza tempo. Il suo ultimo concerto risale al 26 agosto 1993 a Polignano a Mare, davanti a ben 70mila spettatori. Si riappacifica con il suo luogo natio, con il quale era nata una disputa a causa del suo dichiararsi sempre siciliano. Ma la malattia è dietro l’angolo. È il 6 agosto 1994 e Domenico Modugno subisce un improvviso arresto cardiaco, dal quale non si riprenderà mai più. Muore nella sua abitazione di Lampedusa quel giorno stesso e oggi riposa a Roma, nel cimitero del Flaminio.