Ieri, lunedì 23 marzo 2015, è andata in onda una nuova puntata di Piazzapulita. Ecco di che cosa si è discusso in studio: sono presenti in studio come ospiti della serata il filosofo ed ex sindaco di Venezia Massimo Cacciari, Gian Antonio Stella de Il Corriere della Sera, Michele Emiliano ex sindaco di Bari ed esponente del Partito Democratico, Rodolfo Sabelli, Nunzia de Girolamo e Roberto Formigoni del Nuovo Centro Destra, Marco Lillo e Claudio Signorile. Il tema della puntata è la corruzione con le immagini del servizio di apertura che racconta del momento in cui il Ministro Lupi si presenta in aula per rassegnare le dimissioni. Poi viene anche mostrato un servizio in cui si parla della visita pastorale di Papa Francesco a Napoli. La De Girolamo commentando quanto avvenuto loda il gesto fatto da Lupi che sottolinea essere gesto da prendere da esempio e poi attacca Renzi che non ha tenuto un comportamento da alleato di Governo aggiungendo lormai noto discorso dei due pesi e due misure. Cacciari sottolinea come da un punto di vista politico a Renzi conveniva che Lupi si dimettesse anche se questultimo non aveva nessuna colpa ed inoltre aggiunge come sia evidente che occorra riformare tutto il sistema italiano che è corrotto. Poi Cacciari attacca le leggi attuali in tema di appalti pubblici che non sono per nulla chiare ed efficaci. Mentre Emiliano avrebbe preferito che anche i sottosegretari avessero rassegnato le dimissioni, la De Girolamo parla delle proprie dimissioni e di come volle fare un gesto di dignità anche se il proprio partito non voleva che lei lasciasse. La De Girolamo poi sottolinea a chiare lettere quella che sarà la sua linea politica nei confronti del Governo ossia imporre a Renzi quattro punti basilari che se non dovessero essere accettati allora ci sarà labbandono dalla Maggioranza. Stella sostiene che Lupi abbia fatto benissimo perché un Ministro non può accettare regali e lo stesso avrebbero dovuto fare anche i sottosegretari. Vengono mandate in onda le intercettazioni che di fatto hanno portato alle dimissioni di Lupi con Cacciari che fa presente come lui sia assolutamente contrario alla pubblicazione di questo genere di contenuti mentre Formigli ed Emiliano non sono della stessa opinione facendo presente come esse possono essere molto utile per capire diversi aspetti della vicenda. La De Girolamo invece condanna il fatto che si faccia al classico processo quello mediatico. Cacciari ribatte facendo presente come la discussione non dovrebbe essere incentrata su Lupi ma su come risolvere il problema di un sistema palesemente corrotto. Secondo Lillo, Incalza sia rimasto per tanti anni al proprio posto perché amico delle cosiddette Coop Rosse. Viene mandata in onda una intervista realizzata a Raffaele Cantone il quale rimarca come spesso siano state fatte delle opere pubbliche e per questo fa presente come la lotta alla corruzione non si fa soltanto con le leggi. 



Poi loda la legge anticorruzione Migliore. Sabelli fa presente come la legge anticorruzione sia senza dubbia una cosa positiva ma allo stesso tempo insufficiente per combattere il sistema ed inoltre sulla questione delle intercettazioni non c’è voglia di far pubblicare qualsiasi cosa a livello indiscriminato. Sulla sua frase con cui ha parlato dello schiaffo dato ai magistrati e la carezza ai corrotti che tanto ha fatto arrabbiare Renzi, Sabelli ribadisce che secondo il proprio pensieroso essa sia una fotografia fedele di quello che è la realtà delle cose. Viene mandato in onda un servizio in cui si parla del caso di corruzione riguardante un tratto della cosiddetta Tav con tanto di intervista del diretto interessato. In collegamento c’è poi l’imprenditore Di Caterina che dal proprio canto non solo di vanta di non avere mai pagato tangenti ma di aver combattuto questo sistema. Signorile va un po’ contro corrente parlando bene di Incalza ed evidenziando come a suo giudizio si stia sopravvalutando il potere che aveva quest’ultimo. Stella definisce peste d’Italia i cantieri perché vengono tenuti aperti proprio per prendere indebitamente nuovi soldi pubblici. La De Girolamo parla di una sua proposta più volte rigettata da Renzi ed ossia di affidare ad una estrazione a sorte i componenti della commissione appaltatrice. Stella per sottolineare come il sistema debba essere rifondato in toto legge un’agenzia del 2007 nel quale si faceva presente come i dirigenti pubblici anche se condannati potessero beneficiare di un bonus seppur ridotto. Si chiude parlando di come il ruolo di ministro delle infrastrutture ad interim attualmente occupato da Renzi non possa essere portato avanti per tantissimo tempo, per cui ci si attende una nomina probabilmente dopo Pasqua.



Replica Piazzapulita, puntata 23 marzo 2015: come vederla in video streaming – E’ possibile vedere la puntata di Piazzapulita trasmessa ieri grazie al servizio di video streaming Rivedila7 proposto dal canale, cliccando qui.

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