Oggi, venerdì 27 marzo 2015, su Fox Crime va in onda un nuovo appuntamento con la seconda stagione di The Blacklist. Si tratta dell’unidicesimo episodio, intitolato “Ruslan Denisov“. Prima di scoprire quali sono le anticipazioni, vediamo cosa è accaduto la settimana scorsa. In seguito al lancio del missile, Luther Braxton è scappato e di lui non si sa più nulla. Luther però non è andato via senza portarsi dietro una garanzia di proseguimento delle indagini. Vuole a tutti i costi avere accesso ai ricordi preziosi di Liz, e per farlo non ha timore a spingerla fino alla morte. La trascina con sé su di un elicottero, per poi trasportarla fino in Alaska, dove l’agente viene sottoposto a una dura e lunga tortura. Si arriva perfino al noto water boarding, ma Liz non intende cedere a nessun costo, anche perché della sua infanzia ricorda davvero poco o nulla, e i ricordi che per Braxton sarebbero molto utili, sono proprio quelli che la donna vorrebbe recuperare ormai da una vita, ovvero la notte dell’incendio e l’ultima volta che ha visto suo padre. Dopo aver tentato a lungo d’ottenere qualcosa dalla donna, Braxter decide di passare alle maniere forti e, come se un ostaggio non fosse sufficiente, ne rapisce un altro, ovvero Max, il giovane figlio della naurologa Selma Orchard.
La Fulcrum resta l’obiettivo primario, e la donna, grazie a macchinari e alla sua esprienza lavoratica, può forzare i ricordi a riaffiorare, consentendo a Liz di ricordare, per poi cedere a nuove sessioni di tortura. Il piano pare perfetto: rischia seriamente di uccidere Liz nel processo, dato il grande uso di farmaci e droghe che la donna, esperta nello studio dei processi mnemonici, ha dovuto fare sotto costrizione. Si intravedono alcune immagini di quella terribile notte, in cui un misterioso uomo le disse di nascondersi in un armadio, e così per molto tempo non fece altro che restarsene in silenzio ed ascoltare le liti di alcuni sconosciuti. Improvvisamente però si sveglia e inizia a urlare, svelando che suo padre fosse in quella stanza quella notte. Fu allora che lo vide per l’ultima volta, ma per ora il resto dei ricordi pare ancora bloccato. Data la temibile esplosione, da Washington Cooper dirige una squadra sul posto, trovando Donald, Red e Samar ancora vivi, anche se feriti. Il gruppo non si perde d’animo, sapendo che Liz è in grave pericolo, e così si mobilita in breve per trarla in salvo. Una Taske Force lavora incessantemente per trovare degli indizi grazie a svariate riprese di camere stradarli, e infine capiscono che devono dirigere lo sguardo verso l’Alaska. Una volta sul posto, le indagini li conducono in un campus universitario, dove scoprono che Braxton ha ottenuto dei farmaci specifici da parte di uno studente di medicina, un tal Wilson Bishop.
Ovviamente Red conduce le indagini a modo suo, senza badare alle mezze misure. Sa bene cosa sta facendo l’uomo e soprattutto che è questione di tempo prima che Liz ci rimetta la vita. Quelle informazioni sulla Fulcrum devono restare segrete, perché il fatto che il Direttore creda che lui ne sia in possesso, rappresenta l’unica vera leva che lui ha. Costringe molti degli uomini di Braxton a parlare, e scopre che l’uomo ha già fissato un incontro con il Direttore. I due si vedranno all’interno di una chiesa. Braxton sa che verrà trovato a breve e, sentendo il tempo scadere istante dopo istante, si rende conto che la sua ultima chance di sopravvivere in qualche modo è quella di rivolgersi proprio al Direttore appunto, così da vendergli le informazioni che spera di ottenere da Liz. Si ritrova però faccia a faccia con Red, volato in Alaska, che lo sbatte in un’auto e gli punta una pistola in faccia. La neurologa lavora per scavare sempre più a fondo nella mente di Liz, ma in questo modo mette a rischio la salute dell’agente.
La Task Force sta per arrivare, ma Red ha tutto il tempo per riuscire a trovare la stanza in cui è tenuta Liz, sotto faraci. Lei intanto è riuscita quasi a riprendersi, chiedendo alla dottoressa di maneggiare ancora con i suoi ricordi, obbligandola a tener tappati i suoi ricordi in qualche modo. Red però non intende farsi mettere i bastoni tra le ruote, neanche dalla cara Liz. Quelle informazioni sulla Fulcrum sono vitali per lui, così da avere una reale leva, che non sia basata su una bugia. Costringe quindi la dottoressa a non fermarsi, continuando a scavare più a fondo. a discapito delle possibili conseguenze su Liz. L’agente, una volta sveglia, dice di non ricordare nulla, eccezion fatta per l’immagine di Red presente la notte dell’incendio.
Al tempo, così come oggi, stava dando la caccia alla Fulcrum. Liz non può far altro che accusarlo d’essere responsabile di quei fatti, mentre lui si difende senza risultato. Red ammette d’essere stato presente in quella stanza, discutendo con gli uomini che lei ha visto, ma Liz è furiosa, dal momento che ora ricorda che in quell’incendio perdette la vita suo padre. Il rapporto tra i due non è mai stato tanto complesso e rovinato, e la cosa pare evidentemente scuotere Red, che decide di dirigersi nell’uffcio del Direttore. Porta con sé il cadavere di Braxton, sapendo che era il suo uomo di fiducia. Minaccia il Direttore, sia grazie alle informazioni sulla Fulcrum, che al cadavere, al quale il Direttore potrebbe anche far visita a breve. L’uomo però non si lascia scuotere e organizza una conferenza stampa contro Red, evidenziando i capi d’accusa a suo carico. L’episodio si chiude con Cooper in gravi condizioni di salute.
The Blacklist 2, trama puntata 27 marzo 2015 – La task force di Liz deve andare in missione in Uzbekistan per cercare di salvare la vita ad un agente della Cia che era sotto copertura, ma è stato rapito dai separatisti. Una volta iniziate le indagini, Red comincia a sospettare che dietro il suo rapimento ci sia Ruslan Denisov.