Mirko Trovato, che in Braccialetti Rossi veste i panni di Davide oggi ha postato un video che riprende un momento della seconda stagione della fiction, accompagnato da un commenti divertente. Leo e Vale, in ascensore, non riescono neanche a guardarsi in faccia e fingono di non avere nulla da dirsi: il confronto tra i due giovani pazienti risulta più difficile che mai, soprattutto in questo momento. Leo deve combattere ancora contro il tumore e ha lasciato andare Cris, ma Vale si sente comunque tradito dallamico. Davide che, lo ricordiamo, è morto nel finale della prima stagione, appare comunque nella scena e incoraggia i due amici a fare pace e smetterla di affrontarsi così duramente: nessuno di loro lo può sentire, ma il membro dei Braccialetti Rossi ci prova comunque. Il commento che accompagna il video pubblicato su Facebook – e che ha suscitato non poche risate tra i fan della fiction Rai e Palomar – è: Ma messo come sono messo, me devo pure ncazza. serena giornata a tutti un abbraccio. Un fan, divertito, ha risposto Un angelo che si incazza pure embè oh. Clicca qui per vedere il video.



Torna domenica sera con una nuova puntata della seconda stagione per la felicità dei fan sempre numerosi. Come ogni fenomeno televisivo, anche per la fiction Rai vanno forte alcune delle frasi clou dei dialoghi (che i giovani amano scrivere sui loro diari) ma anche le colonne sonore di momenti indimenticabili, ecco perchè chi ama la fiction non può fare a meno che comprare anche la compilation dei brani che ha amato di puntata in puntata. Sulla pagina ufficiale della trasmissione si legge: “Non avete comprato la raccolta di brani di ?#?BraccialettiRossi2?? Da oggi per un periodo limitato di tempo sarà disponibile a 7,99 euro! Nella compilation ci sono Emis Killa, Alessandro Casillo, Niccolò Agliardi, Emma Marrone e tanti altri!“. Qui il link presente sulla pagina Facebook ufficiale.



Carlotta Natoli è la dottoressa Lisandri in Braccialetti Rossi e presto interpreterà la parte di una detective in una serie che andrà in onda su Canale 5. Lattrice è romana, figlia dellattore e regista Piero Natoli, è abilissima nel rivestire ruoli nelle commedie per passare poi al dramma. Svela qual è la sua giornata tipo in unintervista rilasciata a Ilfattoquotidiano.it: Complicata, come quella della detective Laura e di tutte le donne che lavorano: stamattina ho portato il cane al parco e poi il bambino a scuola, e poi dopo fai la doccia e vai a fare ciò che devi fare, che sia la spesa o girare un film. Parla del suo rapporto con il figlio di nove anni: Il rapporto ottimo direi, parliamo tanto, lui è un bambino molto vitale e quindi altrettanto faticoso. Anche perché la vita oggi è diventata parecchio complessa ed essere mamme secondo me è molto difficile. Io però ho un bellissimo rapporto con mio figlio e per questo è stato molto pesante stargli lontana per quattro mesi, il tempo che cè voluto per girare a Praga I misteri di Laura, dove interpreto questa detective un po strampalata con dei bambini che in effetti non riesce a stare dietro alle situazioni familiari. Poi confessa di non aver nessun senso di colpa: Quelli no, perché fino ad ora sono stata tantissimo con lui. Anche quando lavoravo in Tutti pazzi per amore riuscivo sempre a finire in tempo per andare a prenderlo a scuola per cui da questo punto di vista no, nessun senso di colpa. Ora devo dire che mi capita più spesso di dovermi allontanare, ma in genere non succede quasi mai di dover stare fuori per mesi, quella è stata la prima volta. I genitori tuttavia, in quanto persone, un po li hanno per forza, ma io li trovo inutili e se arrivano provo a cacciarli via perché non hanno alcuna ragione dessere. Poi parla dei ragazzi di oggi: In questa società solipsista e narcisistica che abbiamo creato con il consumismo, i ragazzi oggi hanno fame di relazioni e una grande necessità di riconoscersi in dinamiche adolescenziali e affettive, in relazioni reali e non in aspetti tecnici o virtuali, anche i ragazzini hanno fame di verità e di contatto. Poi ammette che oggi manca lironia: ci prendiamo tutti troppo sul serio, nel lavoro che facciamo, nel modo in cui affrontiamo le cose, cè tanta pesantezza e poca ironia, soffriamo di complesso di superiorità. (Serena Marotta)