Nella puntata di mercoledì 4 marzo 2015 della trasmissione di approfondimento di Rai Tre, Chi lha visto?, condotta da Federica Sciarelli si comincia parlando dellomicidio di Yara Gambirasio per il quale viene ritenuto responsabile dagli inquirenti che si stanno occupando delle indagini, Massimo Bossetti che come noto sarebbe stato inchiodato dalle tracce di dna trovate sul corpo della povera Yara. Una traccia che peraltro gli avvocati dello stesso Bossetti hanno messo più volte in discussione ritenendo come lesame dovesse essere ripetuto in quanto ci sarebbero delle incongruenze secondo le quali il Dna in oggetto potrebbe non essere compatibile con quello di Bossetti. Nelle ultime settimane sono usciti fuori una serie di indizi che sembrano aver reso la posizione di Bossetti molto più pesante. La prima traccia è quella relativa alla microfibra degli interni del furgone dello stesso Bossetti. In pratica sui leggins che indossava Yara il giorno nel quale è avvenuta la sua scomparsa, ci sono delle tracce di microfibra che sono compatibili con quelle del sedile del furgone di Bossetti. Naturalmente non si può stabilire con assoluta certezza che si tratti precisamente del furgone di Bossetti ma è chiaro che questo potrebbe significare che la ragazza possa essere entrata nel veicolo. Inoltre, ci sono una serie di immagini che dimostrano come quel giorno il furgone di Bossetti sia transitato per ben tre volte nellarco di 45 minuti intorno alla palestra frequentata da Yara e secondo gli inquirenti questo vorrebbe poter dire che lui stesse aspettando che la ragazzina uscisse dalla palestra. Infine, ci sono diverse intercettazioni ambientali che riguardano Bossetti con la propria moglie Marita. Lattenzione degli inquirenti è rivolta nella parte nella quale la donna incomincia a palesare dei dubbi sulla innocenza del marito e soprattutto quando gli parla di un ritrovamento fatto da lei stessa in casa, trovando un paio di coltellini allinterno di un cassetto e che lei non aveva mai visto prima. Bossetti non appena ha sentito dire queste parole dalla moglie, lha invitata a disfarsi quanto prima dei coltellini in oggetto. Per gli inquirenti questo potrebbe essere sentore che i coltellini possano essere stati usati per uccidere Yara o che quanto meno essi nascondano qualche scomoda verità. Si passa a parlare della morte di Sarah Scazzi ed in particolare del processo che si sta svolgendo in questi giorni per decidere se confermare o meno lesito di colpevolezza valuto nel primo grado di giudizio. Per la prima volta da quando questa vicenda ha avuto inizio, Cosima ha voluto prendere la parola per evidenziare la propria estraneità alla vicenda. Spazio al caso della scomparsa di Raffaele Pacelli, del quale non si hanno più notizie dallo scorso 30 dicembre. Raffaele è un barbiere residente in un piccolo paesino ubicato in provincia di Benevento, e da quando si capisce nella vicenda possa aver avuto un ruolo le difficoltà economiche nelle quali si trovava luomo. Pare che ci sia una cartella esattoriale di Equitalia e la vicenda sta prendendo una via molto preoccupante anche perché luomo ha fatto recapitare alla moglie un messaggio per nulla rassicurante sulle sue intenzioni. Intanto, nel corso del programma viene sottolineato come ci sia stata la segnalazione di un fruttivendolo che avrebbe visto Raffaele nei pressi di Pozzuoli.
Viene raccontata la storia del tunnel borbonico, un museo di Napoli presente nel sottosuolo dove sono presenti tante foto scattate dagli americani quando trionfanti arrivarono nel corso della seconda guerra mondiale per liberare la città e videro spuntare dal sottosuolo tantissime persone e bambini, con l’aiuto del programma si cercano di capire chi siano i bambini presenti nella foto. Si parla quindi dell’omicidio della giornalista Ilaria Alpi, con la mamma Luciana e la redazione della trasmissione che sottolinea come vi sia una grande ingiustizia nei confronti di Hashi, ossia l’uomo giudicato colpevole con una testimonianza bufala. Nella ricostruzione della vicenda, viene sottolineato come l’attentato sia avvenuto a Mogadiscio a pochi metri dall’ambasciata italiana e dal porto dove erano presenti molti militari eppure nessun soldato è accorso. Ci sono tanti interrogativi sulla vicenda e su cosa avesse scoperto l’inviata della Rai. Piccolo spazio dedicato anche alla storia di Dennis Bergamini con la sorella che racconta alcune vicende relative all’uomo e che non lasciano dubbi sul fatto che non potesse aver pensato al suicidio. Si chiude con la storia dei due uomini della provincia di Caserta, andati a lavorare nella provincia di Siracusa come badanti di un anziano per poi scomparire nel nulla dopo aver avuto uno screzio con il proprio datore di lavoro ed essere stati licenziati. Per gli inquirenti non si può parlare di allontanamento volontario. Clicca qui per rivedere la puntata in streaming