La Fondazione Leone Moressa, nei giorni scorsi, ci ha detto quali sono le preferenze dei “nuovi italiani”, ovvero gli immigrati residenti nel nostro Paese, riguardo i programmi tv. In vetta ai loro gusti ci sono i telegiornali e i programmi di inchiesta e approfondimento, come Le Iene, Ballarò e Report, o i documentari come Ulisse e Superquark. Il Segreto, popolare soap spagnola che tanto successo ha su Canale 5, è solamente ottava nella top ten dei programmi più seguiti dagli immigrati. 

I gusti di questi circa 5 milioni di persone sembrerebbero davvero agli antipodi rispetto a quelli della maggioranza degli italiani, che paiono aver “abbandonato” i talk show (persino Servizio pubblico di Michele Santoro è in netta fase calante) e i programmi di approfondimento per “virare” verso l’intrattenimento da evasione, quello di fiction e soap che nulla ha a che vedere con la vita di tutti i giorni.

Anche reality e talent sembrano pagare dazio – emblematico è il caso di Forte forte forte e Notti sul ghiaccio – tanto più che aleggia il sospetto che alcuni di loro siano “truccati” (vedasi la querelle Striscia la notizia-Masterchef). L’unica eccezione sembra essere l’Isola dei famosi. Una vera e propria “isola felice”, è il caso di dirlo, in un genere che pare lontano dai fulgidi tempi che furono del primo Grande Fratello. Difficile capire se alla base di questa eccezione ci sia un qualche “ingrediente” particolare (dal voyeurismo alla curiosità per alcuni specifici “vip del cuore”) o se invece il problema della concorrenza sia che Rai 1 non può essere “associata” dal pubblico ai talent/reality.

I telespettatori sembrano quindi gradire le fiction, dai Braccialetti rossi a Un passo dal cielo, passando per Il Bosco e Solo per amore, senza dimenticare la soap del momento, ovvero Il Segreto. Forse gli italiani preferiscono godersi una serata di pieno “svago”, lontano dalle preoccupazioni quotidiane e dai “salotti” televisivi in cui politici e opinionisti propongono le loro analisi e ricette. L’unico salotto in cui gradiscono entrare è quello di C’è posta per te. Il programma di Maria De Filippi non è considerato un reality, ma un people show. E forse il motivo per cui è sempre sul podio degli ascolti settimanali è il fatto che “profonde” sentimenti, un po’ come molte delle fiction e delle soap che incontrano il gradimento del pubblico.

Insomma, sembra quasi che gli italiani accendano la tv per “spegnere” la realtà. Al massimo quella che sono disposti ad accettare in salotto è quella che fa commuovere o che stuzzica gli interessi più primordiali. L’importante è che non faccia mai male, che non diffonda promesse elettorali o, peggio ancora, che non annoi con la cultura.

 

(Bruno Zampetti)