Il portiere della Juventus e della Nazionale, Gianluigi Buffon, ha voluto esprimere la sua opinione sulle vicende che stanno interessando in questi giorni la società calcistica del Parma. Buffon ha particolarmente a cuore la questione, avendo giocato lui stesso nel Parma, dal 1991 al 1995 nell giovanili e dal 1995 al 2001 in prima squadra. Su Faceboook, Buffon ha postato nei giorni scorsi la foto di una sua figurina ai tempi del Parma (clicca qui per vedere la foto): “Leggo ogni giorno notizie sempre più surreali riguardo il Fc Parma , per quanto possa significare ci tengo ad esprimere la mia piena solidarietà verso tutti coloro che lavorano per la società crociata”. Il post, accompagnato dall’hashtag #saveParma, ha ottenuto oltre 20mila “mi piace”, compreso quello della Fc Parma.



Stasera sarà ospite della trasmissione Cè posta per te Gianluigi Buffon, portiere della Juventus e della nazionale italiana di calcio. Nato il 28 gennaio del 1978 a Carrara, lo sport si può dire gli scorra nelle viene, visto che i genitori hanno praticato atletica leggera a livello agonistico e le sorelle giocano a pallavolo. Inoltre Lorenzo Buffon, uno dei migliori portieri degli anni ’50 del secolo scorso, è cugino di secondo grado di suo padre: un altro segno del destino. L’esordio in serie A avviene prestissimo: il 19 novembre del 1995 ha solo 17 anni e gioca nella primavera del Parma, ma Nevio Scala lo butta nella mischia in un Parma-Milan a causa di un problema fisico che costringe Bucci, portiere titolare, a lasciare il campo. Ben presto Nevio Scala lo promuove titolare. Due anni dopo l’esordio in A arriva quello in azzurro: è l’ottobre del 1997 e in un Russia-Italia valevole per le qualificazioni a Francia ’98 e terminato 1-1 sfodera una prestazione “monstre”. Nell’annata ’98/99 vince Coppa Italia e Coppa Uefa con il Parma, mentre la stagione successiva inizia con l’affermazione in Supercoppa Italiana ai danni del Milan.



Quella stagione è però segnata dalle polemiche per la maglia “Boia chi molla”, con cui si fa intervistare dopo una partita di campionato e che gli causa un deferimento. L’anno dopo è altrettanto travagliato, perchè dopo essere stato costretto a saltare Euro 2000 per infortunio si ritrova ancora nell’occhio del ciclone per la scelta del numero di maglia. Sceglie infatti l’88 e afferma do averlo fatto “perchè ha dentro quattro palle, che da sempre in Italia sono simbolo di attributi e carattere”. Tuttavia dopo le proteste della comunità ebraica, la quale ricorda come quello sia “un simbolo per i nazisti”, decide di ripiegare sul 77. Nel calciomercato estivo del 2001 si concretizza il passaggio alla Juventus per 75 miliardi di lire e nell’annata 2001/2002 si laurea per la prima volta Campione d’Italia e vince anche la Supercoppa Italiana. L’accopiata, sempre con Lippi in panchina, riesce anche l’anno dopo, mentre nel 2003 arriva la sconfitta nella finale tutta italiana di Champions: a prevalere ai rigori è il Milan. Le annate 2004/2005 e 2004/2006 sono quelle degli scudetti vinti sotto la guida di Capello e poi revocati in seguito a “Calciopoli”.



Il 2006 è però anche l’anno della vittoria ai Mondiali di calcio, che si disputano in Germania: nell’epica cavalcata degli Azzurri con Lippi in panchina sono solo 2 le reti subite da Buffon, che risulta decisivo negli storici match contro Germania e Francia. La stagione successiva, come conseguenza di “Calciopoli”, disputa e vince il campionato di B con la Juventus partendo da -9 in classifica. Nel 2007 Alena Seredova, da cui si è separato recentemente, gli da il primo figlio, chiamato Luis Thomas in onore di Thomas N’Kono, portiere camerunense considerato il più forte estremo difensore di sempre del continente. Due anni dopo nasce il secondo figlio della coppia, David Lee e sempre in quell’anno raggiunge le 100 presenze in Nazionale.

Nel 2010, oltre a misurarsi nel mondo imprenditoriale, partecipa al Mondiale in Sudafrica, che ha per lui e i suoi compagni lo stesso esito di quello brasiliano di quattro anni dopo, ovvero una poco gloriosa uscita al primo turno. Tra questi due fallimenti a livello di Nazionale vi è la finale di Euro 2012, persa rovinosamente con la Spagna. A livello di club invece non mancano le soddisfazioni, visto che Buffon vince lo scudetto nel 2012, nel 2013 (anno in cui tocca le 500 partite in massima serie) e nel 2014, anno in cui inizia anche una relazione con Ilaria d’Amico.