A Nicola Gratteri il premier Matteo Rnezi ha affidato la revisione delle normative antimafia. Il procuratore di Reggio Calabria, ospite questa sera di Fabio Fazio a Che tempo che fa, ha spiegato che per rendere più sicuri i palazzi di giustizia occorre utilizzare la Polizia penitenziaria “come i Marshall americani”, e istituire controlli al metal detector per tutti, anche a “presidente di tribunale e capo della polizia”. Come riporta Repubblica, Gratteri si è soffermato sulla questione a margine di un evento in Val d’Aosta: “La polizia penitenziaria diventerà come i “Marshall” americani, cioè coloro che si occupano della sicurezza dei magistrati ma anche dei palazzi di giustizia”.



Nicola Gratteri è uno dei magistrati italiani più attivi nella lotta contro le organizzazioni criminali. Gratteri, che sarà ospite stasera della puntata di Che tempo che fa su Rai Tre, si occupa prevalentemente di ‘Ndrangheta. originario di una terra considerata da sempre molto vicina alle ‘Ndrine. Gratteri, infatti, nasce a Gerace, in provincia di Reggio Calabria, nello specifico nella Locride, nel 1958. Egli è il terzo di cinque figli. Consegue il diploma di maturità presso il liceo scientifico e decide, in seguito, di iscriversi all’Università di Catania, presso la facoltà di Giurisprudenza. In soli quattro anni Gratteri riesce a laurearsi e intraprende, così, la sua esperienza professionale in magistratura. Fa parte dei magistrati della Direzione Distrettuale Antimafia, è da sempre tra gli uomini più esposti alla vendetta della ‘Ndrangheta. Da più di venti anni, infatti, Gratteri vive sotto protezione. La scorta gli fu assegnata già nel 1989 e si rende necessaria anche oggi, soprattutto se si considera che nel 2005 fu scoperto dagli inquirenti un vero e proprio arsenale di armi. Si pensò che la ‘Ndrangheta avesse in mente di utilizzare quelle armi per tentare di uccidere Gratteri.



Nel 2009 è stato nominato procuratore aggiunto del Tribunale di Reggio Calabria. Nel 2013, all’epoca del governo presieduto da Enrico Letta, quest’ultimo scelse Gratteri e lo coinvolse in una task forse per l’elaborazione di progetti finalizzati a contrastare l’avanzata ed il predominio delle organizzazioni criminali. Quando a Palazzo Chigi si sedette, al posto di Letta, l’ex sindaco di Firenze Matteo Renzi, si parlò per diverse settimane della possibile nomina di Gratteri quale ministro della Giustizia. Alla fine, però, non se ne fece nulla. Al ministero della Giustizia ci andò, infatti, Andrea Orlando. Il presidente della commissione parlamentare antimafia Rosy Bindi ha rivelato la nomina di Gratteri quale consigliere della commissione. La notizia anticipata da Rosy Bindi verrà, poi, ufficializzata dallo stesso Renzi. Gratteri, dunque, dal primo agosto dello scorso anno, oltre a svolgere il suo ruolo presso il Tribunale di Reggio Calabria, si occupa anche dell’elaborazione di proposte inerenti la lotta alle organizzazioni criminali. Un ruolo che ha accettato con piacere e che dimostra, ancora una volta, il suo impegno concreto in materia di contrasto alle mafie. Negli anni, Gratteri ha scritto diversi libri sulla ‘Ndrangheta, molti dei quali con la collaborazione e la partecipazione del giornalista Antonio Nicaso.



Grazie ai suoi libri, Gratteri ha avuto la possibilità di farsi conoscere anche in televisione. Ha partecipato, infatti, a diversi programmi, soprattutto su Rai Tre. Ricordiamo, ad esempio, la sua partecipazione al programma ‘Presa Diretta’ nel corso della puntata andata in onda il 17 febbraio del 2014. Gratteri approfittò della sua presenza in studio per parlare di un’importante operazione nella lotta alle organizzazione criminali, la cosiddetta ‘New Bridge’ che portò all’arresto di diverse persone sull’asse Italia-Stati Uniti. Nicola Gratteri si è, inoltre, dimostrato molto vicino anche alle tematiche che riguardano i giovani. A tal proposito, non perde mai l’occasione di andare in giro per le scuole e le università di tutta Italia per parlare delle organizzazioni criminali e per educare i giovani a scegliere il bene e non il male. Insieme ad Antonio Nicaso, Gratteri ha scritto il libro dal titolo ‘Oro bianco’.