Solo mercoledì scorso noi italiani abbiamo assistito all’ultima puntata della terza stagione di House of Cards. La serie di Nextfil, però, tornerà anche nel 2016 con una nuova stagione, la quarta. Per parlare di sinossi, di foto e promo forse dovremo attendere questa estate ma quello che è certo è che Kevin Spacey sarà ancora Francis Underwood e che Beau Willimon è già a lavoro sui nuovi episodi in cui si occuperà di rielezioni. Claire (Robin Wright), dopo aver lasciato il marito, tornerà sui suoi passi o correrà contro di lui alle elezioni?



Ci vorrà il prossimo anno per rivedere House of Cards con i suoi nuovi episodi ma, intanto, ecco cosa è successo nel finale della terza stagione. Dopo aver insinuato con Frank (Kevin Spacey) che il loro rapporto si basi ormai su troppe bugie, Claire (Robin Wiright) decide di lasciar cadere il discorso e continuare a dare alla campagna un apporto che si rivela decisivo nel risollevare lappeal del marito nei confronti della Dunbar (Elizabeth Marvel). In albergo, Claire pretende che Frank faccia del sesso violento con lei guardandola negli occhi e lui, non riuscendo a sostenere il suo sguardo, le suggerisce di tornare a Washington, ma in seguito le telefona per chiederle di stargli accanto quando farà il discorso, sia in caso di vincita sia di sconfitta. Prima di partire, Claire invita Tom (Paul Sparks) alla Casa Bianca per chiedere cosa gli abbia raccontato prima di svenire mentre donava il sangue e lui le racconta che ha confessato di odiare il modo in cui lei e Frank hanno bisogno luno dellaltro. Come rivelato da Gavin (Jimmi Simpson), Rachel (Rachel Brosnahan) è davvero ancora viva e cerca di ricostruirsi una vita acquistando documenti falsi e una nuova identità. Doug (Michael Kelly) dopo aver costretto Gavin a confessargli lindirizzo con le cattive maniere, la sorveglia a distanza per un giorno e poi la sequestra. Quando si risveglia dallanestetico con cui Doug lha stordita, senza sapere dove sia diretta e cosa abbia intenzione di farle luomo, Rachel chiede scusa per ciò che ha fatto ma lui per tutta risposta ferma il furgone in unarea deserta e comincia a scavare con una pala. Nel frattempo, il giorno del primo giudizio importante per la candidatura di Frank si avvicina e Claire posticipa il suo volo, continua a negarsi al telefono. Finita di scavare la fossa, Doug si prepara a gettarvi Rachel quando la ragazza lo implora di risparmiarle la vita e lo convince a liberarla. Percorsi pochi metri, però, luomo inverte la marcia per raggiungerla e poco dopo getta lultima badilata di sabbia sul volto della ragazza distesa nella fossa. In Iowa, Frank ottiene la prima vittoria importante della sua campagna, tuttavia non può celebrarla come vorrebbe perché Claire non si è presentata allappuntamento. Col suo solito savoir faire, Frank anticipa le domande scomode raccontando che Claire sta poco bene e che la raggiungerà quella notte stessa prima di partire per il New Hampshire dove incasserà unaltra vittoria. Arrivato alla Casa Bianca, Frank cerca di capire quale sia il problema di Claire e dopo una dura discussione lei finalmente gli confessa di essere insoddisfatta di ciò che è diventata, del suo dipendere continuamente dal marito anziché essere alla pari con lui e del fatto che, per lei, lui non è più abbastanza. Lui cerca d farle capire che se non lavoreranno insieme, perderanno, di loro due non resterà più nulla e lei non sarà più nessuno. Infine le ordina di salire con lui sullaereo lindomani e svolgere il suo lavoro di First Lady, che lo voglia oppure no. Il giorno seguente, Claire decide di non partire, lasciando Frank e la Casa Bianca. Si chiude la terza stagione di House of Cards, lasciando aperto lo spiraglio sugli esiti della campagna elettorale con una Dunbar sempre più agguerrita e decisa a sconfiggere luomo che secondo lei incarna il male assoluto per la moralità americana. Chiara è la fine del rapporto damore simbiotico tra il Presidente e la sua gentil consorte: come risvegliata da un sonno dogmatico, Claire decide di prendere in mano le redini della sua vita e rescindere finalmente il cordone ombelicale di dipendenza che la legava al marito per realizzare le sue vere ambizioni. Finale coerente con la linea presa dalla serie nelle ultime puntate, forse un po privo della brillantezza da cui era stato finora contraddistinto e di cui avevamo intravisto alcuni barlumi nellavvincente dibattito tra candidati alla Presidenza nella puntata precedente. Bello, seppur prevedibile, il colpo di coda (e di volante) con cui Doug torna sui suoi passi e si libera di Rachel. 

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