Ieri sera, domenica 19 aprile 2015, su Rai 3 è andata in onda una nuova puntata di Report, il programma di inchiesta condotto da Milena Gabanelli. Ecco di che cosa si è discusso e quali sono stati i fatti portati sul piccolo schermo dalla giornlista: si parte dal comune di Alessandria, in Piemonte. L’attuale sindaco, Maria Rita Rossa, mostra all’inviato di Report alcune penne stilografiche, molto eleganti, con inciso il nome del comune. Un gadget che è costato ben venticinquemila euro da dare in dono ad un eventuale ospite di riguardo nel caso passasse dal paese. Il comune intanto è fallito. L’ex sindaco Piercarlo Fabbio, colui che ha commissionato le penne pregiate, sostiene che linizio del fallimento del comune di Alessandria è avvenuto a luglio del 2012, poiché lui si è dimesso nel maggio dello stesso anno, è evidente che la colpa del fallimento è da attribuire alla nuova amministrazione. I debiti nei confronti di cooperative locali, enti e privati cittadini sono enormi.



L’azienda del gas è riuscita a stento ad incassare quai due milioni di euro su un credito vantato di circa tredici milioni. I cittadini sono stati tassati con il massimo delle aliquote permesse dalla legge. La sfiducia verso il comune di Alessandria è tale che al nuovo sindaco, è stato chiesto di fornire un garante per tutelare il debito di un precedente mutuo che la donna aveva sottoscritto per l’acquisto della casa. Va precisato che il sindaco percepisce uno stipendio di millenovecento euro al mese, ma la banca non ha la certezza che il comune possa continuare a garantire gli stipendi in futuro. Milena Gabanelli introduce l’argomento relativo ai compensi dei dirigenti della pubblica amministrazione. Questi signori percepiscono complessivamente, fra stipendi e benefit, qualcosa come ottocento milioni di euro l’anno. Il primo servizio sull’argomento mostra il comune di Carrara. I dirigenti hanno preso i bonus perché hanno raggiunto il 95 per cento degli obiettivi? Ma quali obiettivi? I cittadini hanno subito danni enormi dall’esondazione del torrente Carrione, che non ha retto alle piogge abbondanti. I lavori di contenimento sono stati fatti in maniera superficiale pur di essere terminati in tempo per incassare i bonus previsti. I cittadini sono ormai delusi ed amareggiati. Si scopre così che sono gli stessi dirigenti a certificare la bontà del loro lavoro e ad auto elargirsi i bonus.



Gli obiettivi da raggiungere sono spesso palesemente inventati e comunque rientrano nella normale attività che dovrebbe svolgere un dirigente. Una cosa, a detta di molti, veramente scandalosa. Addirittura a Roma tra gli obiettivi c’è quello di dover somministrare un dato numero di multe ai cittadini. Il Presidente della Regione Piemonte e perfino il Ministro Delrio sono basiti della pochezza relativa alle motivazioni degli obiettivi finalizzate solo al raggiungimento dei bonus previsti e non alle effettive esigenze dei cittadini. Sono basiti ma, dice la Gabanelli, dovrebbero essere proprio loro ad intervenire su questi scandali. Si passa poi ad illustrare la situazione dei sindaci che adesso fanno anche i Presidenti delle province. Il risparmio derivante dall’abbattimento delle province è notevole ma è evidente che il lavoro viene svolto con superficialità e poca voglia di raggiungere obiettivi perché non è retribuito. I tagli alle province in realtà hanno solo peggiorato la situazione del paese. La mancanza di fondi e di un reale coordinatore dei lavori, che lo faccia a tempo pieno e non a tempo libero, non consente di svolgere i lavori di manutenzione ordinari del territorio. In conseguenza di questo anche le aziende dell’indotto sono costrette a chiudere per la mancanza di lavoro. 



Il Ministro Delrio sostiene invece che invece ci si sta avviando verso cambiamenti positivi epocali. La riforma Delrio in realtà non sembra produca gli effetti annunciati. I tagli previsti in realtà hanno creato e creeranno disagi per i cittadini. Alcune funzioni delle province sono state di fatto trasferite alle regioni ma queste non ne stanno assolutamente assolvendo. A Pesaro per esempio è stata sospesa l’attività scolastica pomeridiana ai bambini con difficoltà sensoriali. I bambini sono stati abbandonati al loro destino da un’amministrazione che rimbalza le responsabilità da una istituzione all’altra.

Stessa sorte per biblioteche e musei provinciali. Sono state individuate ben ventimila persone che devono essere ricollocate nella pubblica amministrazione. Questa analisi però è stata fatta solo in teoria, senza verificare effettivamente la reale natura del problema e senza avere predisposto ancora un piano di ricollocamento. Forse si sarebbe dovuto riflettere che la riforma delle province non era poi così prioritaria rispetto ai reali problemi del paese. L’incidenza sul bilancio statale era dell’uno per cento, mentre i disagi generati dalle conseguenze del patto di stabilità superano di gran lunga queste percentuali. Invece l’unificazione dell’Aci con la Motorizzazione Civile, che è un problema importante e gravoso per il paese, viene sempre annunciato ma mai attuato. Anche Renzi l’ha ampiamente annunciato l’anno scorso ma non c’è alcuna traccia di questa iniziativa. Il neo Ministro Delrio è convinto che si riuscirà a fare questo accorpamento. Il problema è da poco nelle sue competenze, staremo quindi a vedere che cosa succede nei prossimi mesi. Gli spettatori invece rimangono in attesa di sapere di cosa parlerà la prossima puntata di Report.

Replica Report, puntata 19 aprile 2015: come vederla in video streaming – E’ possibile vedere o rivedere la puntata di Report trasmessa domenica 19 aprile 2015 grazie al servizio di video streaming proposto da Rai.tv, cliccando qui.