Nella puntata di lunedì 20 aprile 2015 del talk show Piazzapulita condotta sulle frequenze televisive di La7 da Corrado Formigli, sono presenti quali ospiti di serata il filosofo Massimo Cacciari, Stefano Fassina del Partito Democratico, il giornalista Oscar Giannino, lo scrittore Erri De Luca e Gianfranco Fini. La puntata viene aperta da una serie di servizi dedicati a quanto successo nel Canale di Sicilia nel quale sono morti oltre 700 profughi con il reportage in cui si spiega quanto complessa sia la missione della Guardia Costiera Italiana nel gestire questa emergenza che si trascina avanti ormai da tantissimo tempo. In studio Fini sottolinea quanto in effetti la situazione sia difficile usando anche il termine apocalittico per poi rimarcare la propria contrarietà alla possibilità di effettuare un blocco navale sottolineando come non serva a nulla e soprattutto presumerebbe il dover chiedere il permesso al Governo Libico, cosa impossibile visto che al momento non esiste un governo libico.
Cacciari sottolineando come lEuropa per come è organizzata in questo momento non sia in grado di risolvere il problema, aggiunge che occorrerebbe effettuare un blocco sulle coste libiche in maniera tale da non permettere ai barconi di partire, evitando di mettere a rischio tantissima gente. De Luca fa presente come gli attuali strumenti che utilizza lItalia che sono i centri daccoglienza e quanto altro, non siano assolutamente utili in questo genere di situazione. Cè un collegamento da Catania nel quale viene fatto presente come la Guardia Costiera avrebbe avvistato una nuova barca in avvicinamento verso le coste siciliane con a bordo oltre settecento persone. Nel collegamento cè Carlotta Sami dellUnhcr che profila come una soluzione possibile quello di trovare un accordo a livello europeo per cui sia previsto una sorta di lasciapassare per i profughi alla volta dei vari Paesi Europei. Per Fini la soluzione sarebbe ottimale ma non vede come si possa giungere a questo accordo visto che in Libia non vi sia un Governo, mentre Cacciari è maggiormente diretto evidenziato come in ragione della situazione non sia necessario trovare alcun accordo con autorità libiche ma attuare direttamente le soluzioni individuate.
Anche De Luca pare essere concorde rispetto alla soluzione evidenziata dalla Sami mentre per Fini potrebbero emergere delle difficoltà soprattutto con la Tunisia, dicendosi non sicuro che vorrà collaborare con lOnu. De Luca è contro ad un intervento armato in Libia sottolineando come esso avrebbe lunico effetto di riunire tutte le forze militari della Libia contro la stessa Italia. Fassina rimarcando come sia del tutto evidente che a livello europeo questo problema sia stato sottovalutato, parla dellimportanza di prevedere delle revisioni per quanto concerne le procedure per richiedere ed ottenere asilo. Tornando alla soluzione della Sami, Fini ribadisce come a livello teorico sia la migliore ma allo stesso tempo si dice dubbioso sul fatto che tutti i Paesi accetteranno di farsi carico di parte del problema.
In studio c’è Souad Sbau che sostiene la politica di Salvini, la quale rimarca come lei sia stata sempre contraria all’intervento effettuato tre anni fa in Libia e che quella che venne definita una primavera araba si è rivelata una situazione falsa. Si parla specificatamente di questo vero e proprio traffico di persone, mostrando una mappa dell’Italia per verificare come la maggiore concentrazione di immigrati ci sia in Sicilia, nel Lazio e nella Lombardia. Inoltre, Musumeci indica alcuni strumenti per combattere questo business ed ossia quello di permettere di richiedere asilo politico. C’è un collegamento con alcuni sindaci del Veneto tra cui molti del PD, che dicono no all’arrivo sul territorio di altri immigrati se con una regolamentazione efficace.
La posizione dei sindaci trova l’appoggi di Fassina mentre Sami da Catania rimarca come sia importante prevedere dei centri di accoglienza più piccoli con relativo aumento in tutta Italia da un punto di vista numerico, il che consentirebbe di gestire molto meglio la situazione. Viene quindi mandato in onda un servizio che parla di quello che sta accadendo in Germania dove è in atto uno scontro ideologico tra i Salafiti ossia coloro che indicano negli europei i veri terroristi e i rappresentanti della Pegida ossia anti islamici nazionalisti. Viene fatto presente nel corso della trasmissione come in Germania si sia gestito molto meglio la cosa nonostante nel Paese Teutonico ci sia un numero ampiamente maggiore di immigrati rispetto all’Italia. Nel finale di trasmissione si parla del pericolo che terroristi dell’Isis possano inserirsi tra gli immigrati presenti sui barconi ed infine della vicenda dello stabilimento Indesit di Caserta che sta per essere chiuso con la proprietà pronta a mettere in atto un piano di riassetto industriale che prevede ben 1300 esuberi. Fassina, infine, parla della spaccatura all’interno del Pd che nei prossimi giorni potrebbe essere ancora maggiore.
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