Ieri, lunedì 20 aprile 2015, su Rete 4 è andata in onda una nuova puntata di Quinta Colonna, il talk show condotto da Paolo Del Debbio. Il popolar giornalista è entrato ancora una volta, attraverso lo schermo televisivo, dentro le case degli italiani per presentare uno spaccato del paese insieme alla testimonianza della gente comune radunatasi in piazza. L’esponente del Movimento 5 Stelle, Luigi Di Maio, Vice presidente della Camera dei deputati, è intervenuto nella tradizionale intervista di apertura. Tra gli altri ospiti vari esponenti delle diverse correnti politiche come Giorgia Meloni di Fratelli D’Italia, Alessio Rotta del Pd, Roberto Marcato di Lega Nord ed altri ancora. Anche il giornalista direttore del Tg4 Mario Giordano è in studio per fornire il suo apporto ai vari commenti in studio. Il tema centrale della puntata è stato quello dei campi nomadi. Roma e Caprino Bergamasco le piazze coinvolte dagli autori della trasmissione La scelta di Caprino Bergamasco è nata dalla recente comunicazione di un probabile invio dei profughi. Si erano già manifestate proteste per la decisione di scegliere proprio quel territorio per inviare un numero imprecisato di profughi. Raccolte di firme ed altre iniziative avevano tentato di annullare la decisione stabilita. La scelta degli autori di Quinta colonna si è rivelata però una bomba che poteva creare disagi e problematiche molto serie. i cittadini erano in rivolta anche contro il giornalista Del Debbio e lo staff del programma, rei di avere dato visibilità ai profughi non curandosi affatto dei cittadini italiani. Addirittura durante il collegamento viene fatta esplodere una bomba carta e succede il finimondo. Il panico prende tutti i partecipanti presenti in piazza, compreso il giornalista inviato Roberto Poletti e lo staff della trasmissione. 



Poi è un lanciarsi di accuse su chi sia stato l’autore del folle gesto. Viene incolpato persino il giornalista Poletti, Alcuni presenti sostengono che sia stato lui stesso a far esplodere la bomba carta forse per aumentare l’audience del programma. Gli spettatori assistono ad un conduttore furioso che urla dallo studio contro i partecipanti in piazza. Minaccia di chiudere la trasmissione se non lo fanno parlare. Si lascia andare anche a qualche parolaccia in diretta e lancia qualche epiteto verso alcuni protestanti in piazza. Insomma una serata certamente diversa da come era stata programmata. Per fortuna alla fine non ci sono stati altri tafferugli nè si hanno notizie di persone ferite o vittime. Il programma però ha mostrato ancora una volta lo spaccato di una nazione disperata, che ha già superato la linea immaginaria dell’orlo di una crisi di nervi. Dagli emigranti agli zingari di vocazione i cittadini non ne possono più di vedere svanire miliardi di euro per finanziare situazioni che, seppur umane, tolgono risorse ad un paese che ormai è al collasso. Se a questo ci si aggiunge la speculazione che ruota intorno a queste persone ecco che la gente alla fine non ce la fa più e sceglie la strada della rivoluzione pur di ristabilire un minimo di normalità del paese. Il pubblico ha assistito in diretta ad una vera e propria anticipazione di quella che potrebbe diventare una guerriglia urbana. Per fortuna, anche se da lontano, il conduttore è poi riuscito a far rientrare la situazione ed il programma è potuto continuare senza ulteriori conseguenze negative. Del Debbio si è lamentato verso chi protestava perché è convinto di essere stato il primo vero conduttore che ha iniziato a far parlare davvero la gente in piazza, mentre gli altri hanno copiato il suo esempio.



Replica Quinta Colonna, puntata 20 aprile 2015: come vederla in video streaming – E’ possibile vedere o rivedere la puntata di Quinta Colonna grazie al servizio di video streaming disponibile su Mediaset, cliccando qui.

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