Si era già scoperto che Robin Williams, il noto attore americano morto suicida, fosse malato, motivo che lo avrebbe spinto a impiccarsi. Williams infatti avrebbe sofferto di morbo di Parkinson, per cui era anche in cura, e il suo atteggiamento nelle ultime settimane proverebbe uno stato di demenza ormai avanzato. In un documentario che verrà trasmesso questa sera in Inghilterra vengono ricostruite in base a testimonianze e ad esperti medici le sue ultime ore. Il giorno prima di morire, come ha raccontato la moglie, Williams aveva raccolto tutti i suoi preziosi orologi d’oro mettendoli in una calza e poi li aveva portati a un amico affinché se ne prendesse cura, un tipico modo di fare di chi soffre di ansie dovute a problemi di deterioramento mentale. Inoltre analisi del suo computer mostrerebbero che nelle sue ultime ore l’attore avrebbe disperatamente cercato su internet medicinali di vario tipo per qualche forma di malattia che solo lui conosceva o riteneva di conoscere. Le sue ultime settimane erano state dominate da ansia, tendenze paranoici, momenti di confusione e incapacità a prendere alcuna decisione. Esperti medici poi spiegano i risultati dell’autopsia svolta sul suo corpo, affermando che non c’era traccia di alcolici o droghe. Williams in anni passati era stato dipendente da cocaina e uso di alcol, ma da tempo ne era uscito e infatti nel suo corpo non vi è traccia. Ci sono invece tracce di molti medicinali tra cui anti depressivi e farmaci per la cura del Parkinson. Infine prima di impiccarsi Williams avrebbe cercato di uccidersi tagliandosi i polsi: dopo essersi ferito aveva ripulito il bagno di ogni traccia di sangue.