Torna oggi in tv con una nuova puntata dedicata a Guerrina Piscaglia e all’arresto di Padre Graziano. Il prete, infatti, è stato arrestato a Roma e portato presso il carcere di Arezzo con l’accusa di omicidio. L’inviata della trasmissione si trova proprio davanti al carcere dove sta arrivando il parroco. Cosa succederà adesso? L’uomo confesserà il delitto di cui lo accusano o si proclamerà innocente? Lo scopriremo nel corso della trasmissione la cui scaletta, a questo punto, è stata stravolta.
Va in onda oggi una nuova puntata di Pomeriggio 5, condotta come sempre da Barbara DUrso a partire dalle 17 su Canale 5. Tanti i casi di cronaca di cui si tornerà a parlare anche in questo appuntamento, dal caso di Guerrina Piscaglia fino allomicidio di Yara Gambirasio e il delitto di Pordenone in cui hanno perso la vita due ragazzi, Trifone Ragone e Teresa Costanza. Anche la puntata di ieri è iniziata con le ultime novità sulla scomparsa di Guerrina: si parla dei panni portati in lavanderia da Padre Graziano, in mezzo ai quali ci sarebbero stati dei soldi. Eppure a Sestino molti hanno un ricordo positivo di Padre Graziano, qualcuno si è anche avvicinato alla Chiesa grazie a lui, ma nessuno ricorda Guerrina. Sestino, del resto, è la famosa località in cui si recano Padre Graziano e Mirco, il marito di Guerrina, nel pomeriggio del primo maggio del 2014, giorno della scomparsa della donna. Il telefonino di Guerrina invece agganciò prima la chiesa di Sestino, dove Padre Graziano ha celebrato i funerali, e poi la cella dellla canonica dove viveva il sacerdote e dove egli si incontrava con la donna. Ci sono tre persone che hanno visto Guerrina nel giorno in cui è scomparsa. Due di queste hanno parlato ai microfoni di Pomeriggio Cinque. La prima è l’edicolante Mirella, che vide per l’ultima volta Guerrina e che ha raccontato di come fosse dimagrita e avesse perso diversi chili. Era evidente, insomma, che stava cercando di cambiare in meglio e di apparire in maniera migliore. Se fosse davvero incinta, però, neanche gli inquirenti sono riusciti ad accertarlo. C’è poi un uomo che vide Guerrina la mattina del primo maggio del 2014 e la riconobbe bene in quanto amico di famiglia. Era vestita carina, con camicetta e stivaletti e aveva i capelli appena fatti perché si era recata dal parrucchiere. Ma cosa ha portato con se’ Guerrina quando è sparita? Pare che avesse una semplice borsa contenente i suoi documenti e comunque nulla che lasciasse sospettare un’intenzione di fuga. Se davvero avesse avuto intenzione di fuggire con Padre Graziano è evidente che non sarebbe uscita con una semplice borsa.
Altro mistero è quello relativo al cellulare di Yara e alla sim trovata nel suo giubotto, che conteneva ben 79 numeri nascosti. I titolari di tali numeri di telefono sono stati interrogati e tra questi c’è anche un ragazzo di 13 anni che ha dichiarato di non aver mai avuto alcun contatto con Yara. Eppure i tabulati dicono il contrario. Lo stesso ragazzo però ha sottolineato il fatto che ha l’abitudine di prestare spesso il suo telefono. Sulas ha inoltre rivelato che quel giubotto in realtà non era di Yara ma di sua cugina Nicole. Forse le due ragazze se l’erano scambiato. Intanto si attende il 27 aprile, quando ci sarà l’udienza preliminare che potrebbe cambiare tutto per Massimo Bossetti. Si deciderà infatti se il muratore andrà a processo o se ci darà il non luogo a procedere. Gli avvocati sono certi che il processo si farà. Gli interrogativi in ogni caso sono molti. E’ possibile che Yara sia stata uccisa altrove e poi portata nel campo di Chignolo?