Francesco De Gregori sarà ospite questa sera di Fabio Fazio nello speciale “Viava il 25 aprile!”, il programma in onda su Rai Uno per celebrare il settantesimo anniversario della Liberazione dal Nazifascismo. In questi giorni il cantautore ha ricevuto un importante riconoscimento dal Tenco e lAssociazione Amici di Piero Chiara: Francesco De Gregori ha infatti ricevuto il “Premio Chiara – Le parole della musica”, un riconoscimento dedicato a cantautori di grande valore.



Questa sera a Viva il 25 aprile vedremo esibirsi anche Francesco De Gregori (in coppia con Luciano Ligabue), uno dei più noti cantautori italiani della generazione degli anni Settanta. Nato a Roma nel 1951, è stato, con il fratello maggiore e il padre, uno degli Angeli del Fango che portarono soccorso ai fiorentini durante la disastrosa alluvione del 1966 e fu proprio in quell’anno che iniziò a suonare la chitarra e a comporre brani.



Timido e schivo, venne convinto dal fratello, che si esibiva al Folkstudio, celebre locale romano, a presentare i suoi brani. Qui iniziò a esibirsi in duo, dapprima con Giorgio Lo Cascio e quindi con Antonello Venditti e, insieme, nel 1972, pubblicarono il loro primo album, Theorius Campus. Spinto dai discografici, Francesco decise di debuttare come solista sul palcoscenico di Un Disco per l’Estate con il suo brano Alice, che si classificò all’ultimo posto, ma che comunque portò al cantautore una platea molto più vasta. E fu proprio questo brano a dare il nome al suo primo LP che pubblicò nel 1973 (Alice non lo sa).



Divenuto improvvisamente noto al grande pubblico, le canzoni di Francesco diventarono un argomento di discussione da parte dei critici che le trovano ermetiche e di significato sfuggente. Ermetiche o no, i fan si moltiplicarono, ma fu poi nel 1975 con Rimmel che Francesco diventò uno dei cantautori più amati, soprattutto dai giovani della sinistra che vedevano anche un impegno politico nei suoi testi. D’altra parte Francesco porta un nome importante, un nome che è entrato nella storia perché lo zio, suo omonimo, era quel Francesco De Gregori, ufficiale degli alpini e in seguito partigiano, vicecomandante della Brigata Osoppo, tragicamente trucidata nel 1945 nella controversa strage di Porzus.

A partire dal 1975, Francesco entrò di diritto nel gruppo di cantautori che hanno fatto la storia della musica di quel decennio e di quello successivo. Le sue collaborazioni lo videro interagire con Fabrizio De André, Ivan Graziani, Claudio Baglioni, ma fu soprattutto con Lucio Dalla che vi fu un’intesa che li portò dapprima a incidere in coppia Come Fanno i Marinai e quindi a intraprendere un notissimo tour, Banana Republic, che vide per la prima volta la musica negli stadi.

L’esperienza di Banana Republic fu poi ripetuta nel 2009 e 2010 riscuotendo un ancora un grande successo. Dopo anni di tournée e incisioni, intervallati da pause più o meno lunghe, nel 1990 De Gregori passò da una musica intimistica a una versione decisamente più rock con il suo album Prendere o Lasciare. Nonostante il cambiamento di genere, non smise però di collaborare con i suoi colleghi proponendosi in concerti insieme a Pino Daniele, Ron, Fiorella Mannoia. Nel 1992 poi, con Giovanna Marini, ha proposto una nuova svolta o forse un ritorno alle origini con l’incisione dell’album Il Fischio del Vapore, una raccolta di canti popolari della tradizione italiana.

Successi e tour proseguono ancora oggi, ma nel frattempo il cantautore ha avuto modo di cimentarsi anche nella conduzione radiofonica a Radio Capital. Il suo ultimo lavoro, realizzato in collaborazione con Luciano Ligabue alla fine del 2014, è Alice, un doppio disco in cui presenta i suoi brani del passato, cantati in coppia con l’artista emiliano, in una nuova veste, decisamente più rock. Francesco De Gregori, che molti definiscono poeta anziché cantautore, è l’artista italiano che ha vinto il maggior numero di premi da parte del Club Tenco che gli ha assegnato ben sei targhe d’oro.