Ieri sera, domenica 26 aprile 2015, su Rai 3 è andata in onda una nuova puntata di Che tempo che fa: ecco che cosa è successo e quali sono stati gli ospiti di Fabio Fazio. La puntata è iniziata con un filmato celebrativo sui Blur, che poi sono comparsi sul palco della trasmissione e hanno suonato “Go Out”. Prima di salutare il pubblico con il pezzo “Lonesome Street”, i membri della band hanno risposto ad alcune domande di Fazio e hanno spiegato come è nata l’idea di tornare a fare un disco tutti insieme e come le prime idee per il nuovo lavoro che segna il loro ritorno nei negozi dopo molti anni siano maturate durante una jam-session ad Hong Kong. Dopo aver salutato la band inglese è arrivato il momento di Roberto Donadoni: la prima domanda che Fazio gli ha rivolto è stata relativa ai tatuaggi. L’allenatore del Parma ed ex ct azzurro ha affermato di non riuscire a pensare a qualcosa sulla sua pelle che non sia la classica “maglia della salute” e sorridendo ha detto di essere conscio di appartenere ad un’altra generazione. L’attenzione si è quindi spostata sul Parma, che nonostante la situazione societaria a tutti nota e la retrocessione ormai certa, sta offrendo buone prestazioni in questo ultimo periodo.



Donadoni ha affermato che tutto questo è stato possibile grazie al “recupero di uno spirito di squadra” e alla consapevolezza che il compito suo e dei ragazzi che allena è quello di concludere degnamente la stagione per rispetto nei confronti della tifoseria e della città intera, che non merita quanto accaduto. Quindi Donadoni ha affermato che il calcio è una cartina di tornasole di quella che è la società contemporanea con i pochi esempi di tipo positivo che produce per i giovani e ha affermato che “tutto questo è un peccato”. Parlando di come sia stato possibile per il Parma ridursi nella situazione attuale, Donadoni ha attaccato Lega e Federazione, affermando che anche esse hanno delle responsabilità per aver consentito alla vecchia dirigenza di ridurre la società in questo stato. Donadoni ha dichiarato testualmente che “ammettere i propri errori è una dichiarazione di grandezza”. Quindi ha posto l’accento sul fatto che uno dei problemi del nostro calcio è il non saper gestire i diritti televisivi: il tecnico ha infatti detto che il nostro è “il secondo paese al mondo per introiti tv” e che questo significa che “c’è incapacità di gestire i soldi”. Parlando delle violenze avvenute prima e durante il derby tra Torino e Juventus, ha usato parole dure, affermando che quando ancora giocava, ovvero 20 anni fa, già si diceva “bisogna fare qualcosa”. Il tecnico ha così voluto mettere l’accento su come dopo tanti anni la situazione in merito alla violenza negli stadi non è cambiata. Salutato Donadoni è arrivato il momento di Federica Sciarelli, la quale non ha nascosto l’imbarazzo per il fatto di ritrovarsi nell’insolito ruolo di ospite. Fazio ha fatto partire la sigla di “Chi l’ha visto?” e lei ha chiesto ridendo di toglierla, svelando come quasi tutti coloro che lavorano alla trasmissione l’abbiano come suoneria del cellulare. La Sciarelli ha quindi parlato della sua ormai quindicennale esperienza alla guida del programma, affermando come sia motivo di vanto per la Rai, essendo considerato un vero e proprio simbolo di ciò che significa fare servizio pubblico.



La Sciarelli ha raccontato gli inizi alla guida della trasmissione, di quando arrivata dal TG3 era titubante in merito alla possibilità di condurre una trasmissione così importante e delicata: ha poi svelato come vorrebbe lasciarne la conduzione a causa della pesantezza psicologica che essa comporta, ma ha altresì svelato come i vertici dell’azienda siano contrari a tale possibilità. Parlando del lavoro della redazione ha raccontato di come il rapporto con le forze dell’ordine siano cordiali e positivi. Quindi, parlando di chi scompare, ha tracciato una sorta di profilo di chi fa perdere le proprie tracce e ha raccontato come spesso sia la famiglia il luogo in cui si trovano i motivi dei delitti o delle scomparse delle persone. Parlando del perchè alla conduzione vi siano quasi sempre state delle donne, la Sciarelli ha affermato che ciò probabilmente dipende dal fatto che “la figura di una donna è più accogliente e rassicurante non solo per i telespettatori, ma anche per chi si rivolge alla trasmissione”. Parlando delle storie di cui si occupa, ha voluto citare i casi di Emanuela Orlandi e di Mirella Gregori, come esempio della perseveranza della trasmissione. Quindi ha affermato che per lei tutte le storie di cui si occupa sono egualmente importanti, perchè coinvolgono persone Quindi ha salutato il pubblico imitando Luciana Littizzetto e mettendo i piedi sulla scrivania. 



In cambio ha ricevuto un saluto fuori programma da quest’ultima. Salutata la Sciarelli è stata la volta di Paola Mastrocola, la quale è stata invitata per presentare e parlare del suo libro dall’interessante titolo “L’esercito delle cose inutili”. L’autrice ha parlato proprio del sentimento dell’inutilità, che spesso ci troviamo a provare. Ha affermato che quello di cui spesso ci si dimentica è che quello dell’inutilità è, appunto, un sentimento, e che quindi non bisognerebbe mai fermarsi troppo tempo a pensare se siamo inutili o meno, ma che al contrario bisognerebbe cercare, semplicemente, di vivere la nostra vita al meglio delle nostre possibilità. A questo punto è arrivato il consueto momento comico della serata, quello con Luciana Littizzetto, la quale ha cominciato criticando il taglio di capelli di Fabio Fazio. Parlando di Donadoni ha affermato di averci parlato in privato, prima della trasmissione, e ne ha tessuto le lodi, così come della Sciarelli.

Quindi ha preso in giro Fazio, proponendogli di acquistare il Parma prima che lo facciano i cinesi. Quindi, dopo aver fatto passare un immagine del dittatore nordcoreano Kim-Jong-un, il quale sarebbe arrivato in cima al monte più alto della Corea del Nord, ha ironizzato sul suo abbigliamento e sulla veridicità di tale impresa. Parlando di Renzi, la Littizzetto ha detto che le piacerebbe “legarlo ad una sedia” e costringerlo a vedere tutte le sue slide, in una sorta di rifacimento della scena cult del film “Arancia Meccanica”. A questo punto la Littizzetto ha parlato per alcuni minuti delle dichiarazioni della Hunziker, la quale ha svelato come il suo sogno sarebbe quello di “avere un figlio maschio”. La chiusura del suo intermezzo comico è stata su una una scoperta avvenuta negli Stati Uniti d’America e consistente in un modo per far ricrescere il cuoio capelluto a chi è calvo. Quindi, dopo i saluti di rito, Fazio ha dato appuntamento a settimana prossima.

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