Megalomania e religione, un miscuglio spesso molto pericoloso. A quanto pare lo sa bene il regista Sheldon Lettich, che proprio di questo miscuglio ha voluto fare l’ingrediente principale alla base di The Order, in onda stasera su Rai 4, adrenalinico film d’azione uscito nel 2001. Il film si inserisce a pieno titolo nel filone d’azione al servizio dell’attore/atleta protagonista, in questo caso il bravo Jean Claude Van Damme. La star di Street Fighter, Timecop e Universal Soldier sceglie stavolta una pellicola a tema religioso, in cui ha comunque modo di mettere in mostra le sue qualità recitative e atletiche pur venendo fuori da una serie di guai giudiziari che avevano rischiato di pregiudicare definitivamente la sua carriera. Accanto a lui, tra gli altri, due “grandi vecchi” del cinema mondiale: il primo è Vernon Dobtcheff, vecchia conoscenza anche del cinema italiano con registi come Dino Risi (Profumo di donna, 1974), Roberto Rossellini (Il Messia, 1975) e successivamente Paolo Sorrentino (La Grande Bellezza, 2013) e Gabriele Salvatores (Il Ragazzo Invisibile, 2014). Qui si destreggia bene nei panni dell’anziano archeologo Oscar “Ozzie” Cafmeyer. Il secondo, la cui menzione è inevitabile, è Charlton Heston, star di livello assoluto capace di attraversare “indenne” interi decenni e numerosi generi diversi. Questa in The Order sarà una delle sue ultime apparizioni sullo schermo, nel ruolo del professor Finley, socio di lunga data di Oscar Cafmeyer e tra i primi a mettere Rudy/Van Damme sulla strada giusta. Chiudono il cerchio: Brian Thompson, specialista nel genere di film d’azione e qui negli odiosi panni dell’aspirante terrorista Cyrus, ansioso di avere l’Ordine nelle sue mani e sfruttarlo a proprio piacimento; e Sofia Milos, bellezza italo-svizzera divenuta celebre con Svitati (1999) e I Soprano (2000), e successivamente in E.R. Medici in Prima Linea. In questa pellicola interpreta il tenente Dalia Barr, poliziotta che più dei suoi colleghi decide di credere alla versione di Rudy e di andare fino in fondo per aiutarlo e vedere chiaro in quanto sta accadendo.



Vediamo la trama. E che Lettich voglia far riflettere sull’uso controverso che può essere fatto della religione risulta piuttosto chiaro fin dall’inizio, nel lungo prologo ambientato durante gli ultimi sussulti della Prima Crociata della fine del XI secolo. La grande armata di Crociati, dopo 3 anni di cruenti battaglie, ha ormai piegato la resistenza delle truppe musulmane nella Citta Santa, e in preda all’ebbrezza della vittoria si sta lasciando andare a distruzioni e saccheggi indiscriminati. In questa cornice di storia purtroppo nota si inserisce il personaggio del cavaliere cristiano Charles Le Vaillant (Jean Claude Van Damme). Le Vaillant, inizialmente anch’egli dedito come gli altri a contendersi le spoglie di guerra, viene via via sopraffatto dall’orrore e dalla violenza di cui vede macchiarsi i propri confratelli. Quando, alla fine della Crociata, cavalieri e volontari scelgono di rimanere a Gerusalemme, Charles è con loro e decide in gran segreto di fondare un ordine religioso di concezione radicalmente nuova. A quest’organizzazione darà il nome di Ordine dell’Unità Divina, poichè in esso si raccoglie un manipolo di credenti più aperti e illuminati provenienti dalle tre grandi religioni monoteiste: Cristianesimo, Ebraismo e Islamismo.



Le Vaillant comincia a vedere se stesso come un nuovo Messia, e scrive di suo pugno il testo sacro che regolerà da quel momento in poi la vita e le azioni dell’Ordine. Scoperto, viene tacciato d’eresia dalla Chiesa e ucciso in un attacco di militi cristiani alla fortezza dell’Ordine stesso. Le ultime pagine del manoscritto, però, vanno perdute. La scena si sposta poi ai giorni nostri, con l’Ordine dell’Unità Divina ridimensionato ma ancora attivo in Israele. Cyrus (Brian Thompsion), uno dei suoi adepti di livello più elevato, vorrebbe tramutarlo in un ordine militante anti-religioso, diffondendo il proprio messaggio tramite attentati. Rudy Cafmeyer (Jean Claude Van Damme), ladro e contrabbandiere di reperti artistici, è alle prese con il furto di un prezioso Uovo Fabergè per conto del padre Oscar (Vernon Dobtcheff), il quale riesce a rinvenire le pagine perdute del testo sacro dell’Ordine. Tra queste scopre la mappa di un tesoro perduto nelle catacombe di Gerusalemme, e immediatamente vi si reca. Le cose non vanno però come sperato, poichè Cyrus riesce a scoprire le intenzioni di Oscar e lo fa rapire, facendo iniziare per il volitivo Rudy un vero e proprio calvario per salvare il padre…e il fragile equilibrio in Medio Oriente. 

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