Raffaele Esposito è uno talenti più giovani in gara a The Voice of Italy. Ha 18 anni e la sicurezza di una star già affermata, che lo porta a muoversi sul palco con una naturalezza invidiabile. Lele, questo il suo soprannome, vive a Pomigliano D’Arco, in provincia di Napoli. Il pop è la sua passione e ama, in particolar modo, i cantautori nostrani. Canta bene in italiano e ancor più in inglese, con un accento e una pronuncia degni di un interprete britannico. Ci sono voluti pochissimi secondi, quindi, perché i giudici del talent show di Rai 2 si rendessero effettivamente conto che il giovane meritava di partecipare all’edizione italiana di The Voice. Alle Blind Audition del 25 febbraio scorso ha portato un brano che gli calzava a pennello: la struggente I won’t let you go di James Morrison. Ma non si è limitato a interpretare in maniera personale questa splendida canzone, l’ha anche suonata. Sì, perché tra le mura della sua cameretta di adolescente, il carismatico Lele ha anche imparato a fare magie con la sua chitarra, quella che non ha potuto fare a meno di portarsi dietro al provino per il talent.
Con la sua versione acustica ha folgorato dapprima Noemi, che si è girata prima ancora che il ragazzo intonasse il meraviglioso ritornello del brano scelto. Subito dopo è toccato ai Facchinetti, emozionati da quel timbro che il saggio Roby non ha esitato a definire fortissimo. E mentre Noemi si godeva l’esibizione a bocca aperta, un altro giudice schiacciava il pulsante con il piede per far ruotare la sua poltrona rossa: J-Ax, talmente entusiasta da incitare il pubblico a una vera e propria standing ovation. L’unico a non girarsi è stato Piero Pelù. Ma non perché Lele non gli piacesse, anzi, bensì a causa di un timbro evidentemente lontano dalla sua dimensione rock.
Al termine della performance, il giovane si è beccato un fragoroso applauso e tantissimi complimenti da parte dei giudici, che hanno voluto ulteriormente metterlo alla prova chiedendogli di cantare uno dei brani scritti da lui. A quel punto, pubblico e giuria erano già in delirio. Lusingato come mai nessun altro concorrente prima d’ora, Lele ha infine scelto di entrare a far parte del team Loser e di affidarsi allo “zio J”, particolarmente felice del colpo messo a segno. Da allora, il giovane Esposito è ufficialmente diventato “Lele Gante”, per via del suo look raffinato e vecchio stile.
Alle battle di aprile se l’è vista con l’altrettanto talentuoso Edo Sparks. I due concorrenti hanno duettato sul ring sulle note di “Uptown Funk” di Bruno Mars, e la superiorità del concorrente campano, sia a livello di versatilità della voce che di presenza scenica, è stata subito evidente. Nessun dubbio, dunque, per J-Ax, che ha mandato a casa Edoardo e ha consentito al carismatico Lele di andare avanti. Se l’è vista brutta, invece, ai Knock Out, in occasione dei quali ha sfidato l’acclamatissima Arianna Alvisi. L’interpretazione di “Royals” di Lorde, inizialmente macchiata da qualche stonatura di troppo, non ha convinto J-Ax, che ha anzi strigliato il suo “cocco” invitandolo a non montarsi la testa. Il ragazzo di Pomigliano D’Arco l’ha comunque fatta franca, accedendo ai Live e mantenendo il suo meritatissimo posto nel team Loser.