Ha fatto un’ottima impressione nelle prime fasi di The Voice of Italy 2015 Thomas Cheval, un diciassettenne di Ferrara che sembra avere un grande futuro davanti a sé. Entrato nella squadra di Noemi, ora si propone di andare più avanti possibile e, soprattutto, di dare il massimo per trasformare il suo sogno, diventare un cantante professionista, in realtà. Un sogno coltivato sin da piccolo, se si pensa che Thomas Cheval, di cui sono chiare le origini francesi, ha iniziato a dialogare con il pianoforte a soli quattro anni. Ha poi studiato al liceo linguistico Ariosto, continuando allo stesso tempo a studiare musica e a cantare nei locali.



Presentatosi con una semplicità disarmante, accompagnato dai genitori Thierry e Cristina, il ragazzo emiliano ha letteralmente stregato il pubblico in sala e quello da casa interpretando in maniera molto personale una hit dei Tears for Fears, Mad World. Anche i giurati non hanno atteso per girarsi e assistere alla sua audizione, premendo contemporaneamente il pulsante e cercando di portarlo nella loro squadra. Nelle interviste rilasciate durante le fasi della competizione ha ricordato il percorso artistico che lo ha caratterizzato sin qui, a partire dai tanti concorsi cui ha già partecipato, come il Tour Music Fest, dove è giunto in semifinale, il Made in Fe Got’s Talent, vinto e il Fattore X 2014 di Casumaro. Dalla sua partecipazione a The Voice si attende una prima possibilità di trasformare la sua passione in un vero lavoro. Ha inoltre ricordato di cercare soprattutto di raccontare qualcosa con la sua musica, sperando nell’apprezzamento generale. Proprio il salire su un palco è per lui una sorta di terapia in grado di rilassare le tensioni che accumula prima di ogni esibizione, soprattutto a causa di una timidezza congenita.



La sua scelta in favore di Noemi, nonostante le proposte estremamente lusinghiere arrivate anche dagli altri caposquadra, è stata spiegata da Thomas con il fatto di voler lavorare con la cantante che sente più affine al suo modo di affrontare la musica e per le comuni radici blues. Proprio la leader del #Teamfioridacciaio ha usato parole molto impegnative per il ragazzo emiliano, affermando di aver visto in lui il futuro e di considerarlo già una star. Allo stesso tempo, Thomas si è dichiarato dispiaciuto di non aver potuto optare per Pietro Pelù, che peraltro era stato il primo a girarsi. Dopo l’esordio nelle Blind Audition, Thomas Cheval si è poi presentato ai Knockout forte dei consigli di Noemi, affrontando la prova con Papaoutai di Stromae, un brano francese che gli ha permesso ancora una volta di mettere in mostra il suo talento cristallino e le sue doti vocali, facendo di un brano poco coinvolgente per il pubblico un vero e proprio gioiellino.



 Nella fase successiva si è trovato a dover battagliare con Gregorio Rega, cantando “Geronimo”, un brano di Sheppard. Il suo rivale, nonostante una esibizione molto buona e a tratti trascinante non ha potuto fare altro che lasciargli strada per la fase successiva. Ora lo attendono le fasi finali della gara, cui si accosta con la consapevolezza di essere dotato degli argomenti giusti per fare breccia sia nella giuria che presso il grande pubblico che segue lo show.