Va in onda questa sera alle 21.30 su Rete 4 il film “I dieci comandamenti” con Charlton Heston e Anne Baxter. La pellicola racconta la storia di Mosè, dalla giovinezza alla corte del faraone Sethi alla maturità, quando la bella Nefertari s’innamora di lui. Mosè scoprirà poi di essere Ebreo e il suo destino lo condurrà verso la più grande delle avventure: riportare il popolo eletto nella terra promessa. Ecco il trailer del film



I dieci comandamenti” (titolo originale “The Ten Commandments”) è un film di 220 minuti diretto, nel 1956, da Cecil B. DeMille e rappresenta il remake del film con lo stesso nome diretto da DeMille nel 1923. La pellicola va in onda stasera su Rete 4. L’interpretazione fornita a Mosè da parte di Charlton Heston ha permesso a quest’ultimo di diventare una vera e propria icona in tutto il mondo. La pellicola ha il compito di narrare proprio la storia di Mosé, partendo da quando era bambino. Diventato principe d’Egitto, Mosè vive una crisi dopo aver scoperto le sue vere origini ebree, che lo porteranno ad avvicinarsi sempre di più a Dio, fino a mettersi al suo servizio e a liberare gli stessi ebrei dall’oppressione egiziana. La sceneggiatura è basata su diverse scritture, come il “Libro dell’Esodo”, il Corano e altri testi sacri. All’inizio del film viene mostrato l’approdo in Egitto di Mosè (Charlton Heston), ancora in fasce, abbandonato dai genitori per permettergli di sfuggire all’ira degli egiziani. Questa aveva avuto origine dalla decisione presa dal Faraone Ramesse I, che aveva appreso dai suoi astrologi il possibile arrivo di una persona che avrebbe messo fine alla schiavitù. La scelta è quella di sterminare tutti i bambini ebrei. La madre di Mosè decide di metterlo in un cesto e di lasciarlo in un fiume. Verrà ritrovato e cresciuto come un egiziano, ignorando la sua origine. Tra gli agi, ha il tempo di partecipare a diverse missioni di guerra, conquistando anche la vittoria sugli etiopi. Il padre adottivo, Sethi 1, prossimo alla morte decide di nominare il suo successore, potendo scegliere tra Mosè e il fratello Ramesse (Yul Brinner). L’incarico viene dato al primo, che riesce a mostrare un minimo di umanità verso gli schiavi che lavorano per gli egiziani. In particolare, prova ad ascoltarli, come nessuno ha mai fatto prima. Questi ultimi si lamentano per lo scarso cibo, che non permette loro di lavorare bene. Perorando la loro causa, li aiuta ad assaltare i granai che si trovano nel tempio, ottenendo il loro rispetto. La storia procede mostrando il momento nel quale a Mosè vengono rivelate le sue vere origini. In seguito a tale scoperta, decide di andare alla ricerca di se stesso, non rinnegando quella che è la sua origine e abbracciando le cause del suo popolo. Inizia a lavorare come uno schiavo, provando le sofferenze che questi ultimi sono costretti a vivere ogni giorno. Condannato all’esilio per l’uccisione di un egiziano(nel tentativo di difendere un ebreo), Mosè finisce nel deserto dove, nei pressi di un pozzo, fa la conoscenza della ragazza che diventerà sua sposa: Sefora (Yvonne De Carlo). Da quest’ultima avrà un figlio, Gherson. Un giorno ha il suo primo incontro con Dio, che gli chiede di ascoltare il pianto del popolo ebreo e di liberarlo dalla schiavitù. Gli viene ordinato, una volta compiuta la liberazione, di tornare sul Monte Sinai per ricevere le tavolette della legge. Dopo essere tornato in Egitto e aver parlato con il fratello capisce che non potrà mai ottenere quanto richiesto senza l’aiuto di Dio. Da qui nascono le 10 piaghe che colpiscono l’Egitto. La prima è rappresentata dall’acqua del fiume che si trasforma in sangue, rendendo impossibile la pesca in quanto tutti i pesci vengono uccisi. Subito dopo, visto che l’appello di Mosè per la liberazione degli schiavi rimane inascoltato, arriva una grandinata infuocata di proporzioni incredibili, seguita da 3 giorni di buio totale. Tra le altre piaghe può essere segnalata quella delle locuste. La più grave è l’ultima, che porta alla morte nel sonno di tutti i primogeniti. Si salvano solamente i figli degli ebrei, in quanto le porte delle case ebree vengono preventivamente marchiate con del sangue d’agnello. Il mattino dopo finalmente gli egiziani si arrendono, decidendo di liberare tutti gli ebrei, che iniziano il loro pellegrinaggio al di fuori dell’Egitto, verso la terra promessa. In realtà, gli egiziani non hanno nessuna intenzione di lasciarseli sfuggire, anche perché li ritengono colpevoli della morte dei loro figli. Decidono, pertanto, di seguirli. Quando Mosè si accorge di quello che sta accadendo alle sue spalle si trova in prossimità del Mar Rosso. A quel punto il mare si spalanca, le acque si dividono in due lasciando al centro un passaggio, che consente agli ebrei di fuggire. Quando arrivano gli egiziani il mare si richiude, provocando la loro morte. Il viaggio degli ebrei continua e, alla fine, Mosè riesce a risalire sul Monte Sinai e a farsi dettare da Dio i Dieci Comandamenti.



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