Siamo quasi alla fine. E allora….Ecco “ Il candidato”, classico appuntamento comico della serata. Presa in giro delle comunicazioni nei partiti, che non hanno mail o social network. Si affidano ad una ragazzina ribelle figlia di un politico…” Un giorno le mie poltrone saranno tue”, dice il padre. “ Io non sono la casta”, cerca di convincerla Piero. E poi….Il padre tenta di corromperla. “ Non voglio le tue mansarde pagate con i soldi dei contribuenti”. Ma alla fine ci si mette il fidanzato. E il candidato riesce a fare il suo tweet. Chiusura con Servegnini che ironizza sui suoi scritti.
“ Non ci sono tagli per il 2015”, continua il premier parlando del Def. Ecco la reazione di De Magistris, sindaco di Napoli: “ Circa 300 milioni di euro verranno tagliati a tutte le città metropolitane più il 30% del taglio del personale”, dice. E poi afferma di vedere molto di Berlusconi in Renzi. La Bonafè dice che“ Si più dare efficienza alla spesa pubblica, perché è l’unico modo per mantenere i servizi ed evitare gli sprechi”. In un cartello si vedono bene i tagli del 2015. E Servegnini tira fuori il caso Nardella, sindaco di Firenze, che si è lamentato. Imbarazzo della Bonafè che non Sto arrivando! cosa rispondere…Ma vediamo un servizio sull’imbroglio delle tariffe. Si aspetta il calo ma, per ora, le utenze sembrano solo aumentate. E molte persone denunciano gli agenti che passano in continuazione per proporre cambi di tariffe di luce e gas. Ci sono casi di cittadini che hanno ricevuto fatture per lo stesso conguaglio. “ Siamo passati dal monopolio pubblico a quello privato”, dice Giordano.
Secondo gli abitanti dell’Aquila, Renzi dovrebbe andare da loro per ascoltarli. In centro hanno aperto circa 40 negozi su 1000. Parla anche un assessore. Secondo lui è colpa della burocrazia il fatto che i soldi non arrivino. La Bonafè non giustifica l’assenza del premier all’Aquila e continua a puntare il dito contro le “ procedure farraginose”. “ Il premier andrà in città quando avrà dei risultati da mostrare”, dice. Per servegnini, tra poco, vedremo “ il Presidente della Repubblica” in Abruzzo. Attacca Berlusconi e i governi venuti dopo, gli stati esteri che non hanno dato i soldi promessi ai cittadini. La Sardone tenta invano di difendere Berlusconi. “ La colpa è dei pescecani che mangiano sugli appalti”, dice Giordano, attaccando Renzi sul fatto che va davvero dappertutto ma non dove serve. La replica del popolo abruzzese è chiara e secca: “ Non vogliamo passerelle o tavoli di proteste, vogliamo presentare le nostre idee agli imprenditori”, dicono. La leader del PD continua a difendere il suo partito. “ Quando Renzi verrà porterà risultati concreti”, afferma. Cerasa crede che ora “ nessuno abbia un’idea chiara su cosa fare per l’Aquila”.
“ Landini in tv è subito revival anni ’80”, si legge su Twitter. E Servegnini polemizza sui “ comizi” del leader della Fiom. Landini non si ferma e continua ad attaccare la Bonafè. “ Ladini gioca ad offendere”, dice il membro del PD. Anche Cerasa cerca di frenare Landini sulla questione “ riforme di Renzi”. Sentiamo Luca Ricolfi come risponde, in un servizio, riguardo ai dati sul mercato del lavoro. “ C’era una ripresa, un anno fa, ma in questo momento sembra non esserci più. Ma quest’anno potrebbe ripartire una grande ripresa. Forse sarà solo una bolla”, dice. Secondo Giannino l’analisi di Ricolfi è fondata. E se la prende anche con i giornalisti che, a volte, non danno notizie sicure. “ Se agganciamo la ripresa è chiaro che aumenteranno gli occupati”, sostiene la Bonafè. Servegnini fa ironia sul caos in studio. Ma ora andiamo all’Aquila, in collegamento con Francesca Fagnani. I soldi stanziati non sono serviti a ricostruire la città. Ecco le voci delle persone disoccupate e che hanno perso tutto.
Cerasa dice che Landini parla solo “ a nome dei suoi iscritti”. Il direttore del Foglio denuncia il problema delle aziende che non sapranno che fine faranno. “ Perché Landini non dice mai la parola produttività?” Ma ecco la Sardone. “ La produttività non c’entra con il Jobs Act”. Poi parla dei ricorsi che, secondo lei, saranno figli del Jobs Act. “ Non avete avuto coraggio”, dice il membro di FI. Ora un servizio sul “contratto a tutele rumene”. Un’agenzia, la WSA, con sede in Romania offre lavoro con “agevolazioni”. La giornalista finge di essere interessata ad assumere operai per un lavoro ma vuole ovviamente risparmiare. Degli esperti parlano chiaramente di “ riduzione in schiavitù” di questi lavoratori. Mario Giordano, in studio, dichiara di aver visto molti di questi casi. “ Bisogna ridurre comunque il peso fiscale e della burocrazia”, dice il giornalista. “ Renzi continua a parlare ma…..”, continua. E Giannino dice che “ bisogna accettare che i mercati del lavoro si aprano”. Torniamo a Landini che polemizza sulle “ cose che sente in studio”. “ Non è vero che le imprese vanno tutte male”, dice.
L’imu sulle seggiovie sembra essere un altro tema paradossale. Un servizio ci racconta che è in arrivo una nuova tassa per chi vuole sciare. Imu per seggiovie e impianti vari. Disperati i maestri di sci che prevedono un calo del turismo. Infatti gli impiantisti dovranno pagare un bel po’ di soldi. Oscar Giannino torna a parlare con tranquillità dopo il suo show. “ La difficoltà è che in questo Paese bisogna fare un patto chiaro con gli italiani”, dice. Poi ritorna Landini sulla questione “ 80 euro”: “ Abbiamo detto che bisognava estenderli per esempio ai pensionati”, afferma. Poi parla del problema della disoccupazione che è aumentata secondo i dati dell’Istat. “ I Paesi che hanno poca precarietà crescono di più”. Ma la Bonfè lo interrompe e Landini replica: “ Stia zitta un minuto”. La leader del PD risponde elencando i lati positivi del governo.
Silvia Sardone inizia la sua “ filippica” contro la Bonafè. E pure Giordano non va giù leggero su tasse e pressione fiscale. “ I dati dicono che è aumentata la pressione fiscale”, dice. Andiamo in Ancona a collegarci con Maurizio Landini, ormai immancabile nelle trasmissioni tv. “ Sono a Fincantieri. Ora sembra che il settore si stia riprendendo”, dice il leader della Fiom. Poi si parla del Def. “ Si fida delle promesse di Renzi?”, chiede Giannini. “ Parto dal fatto che i lavoratori dipendenti e i pensionati hanno avuto un aumento delle tasse”, dichiara Ladini. “ Il problema vero della crescita è creare nuove assunzioni”. La risposta della Bonafè arriva puntuale. “ Sono la prima a ritenere che dobbiamo creare nuovi posti di lavoro ma dobbiamo valutare la competitività del nostro Paese”. L’esponente del PD vuole andare avanti con le riforme per cercare di portare gli stati ad investire in Italia. “ Non si investe perché da noi è tutto complicatissimo”, dice Servegnini. E Giannino riparte col dente avvelenato.
“ Le fondazioni non sono trasparenti”, dice Giordano. “ Tra poco metteranno l’imu anche sulla casetta in Canadà…”, continua. Le tasse si stanno alzando, secondo Giordano. Poi interviene la Bonafè e Cerasa. “ Renzi si è posto come moralizzatore della politica”, dice il direttore del Foglio. “ Bisogna essere trasparenti nel dire da dove vengono i soldi della politica”. La Bonafè inizia a parlare del finanziamento pubblico, abolito proprio dal PD. “ Andremo avanti nella maggior trasparenza di tutto”, dice. “ Gli italiani hanno ragione a non fidarsi dei partiti”, afferma Giannino. Ma la Bonafè non ci sta. Vuole si guardino i risultati. Giannino si scalda. I toni si alzano. E il conduttore mette a tacere tutti con il collegamento con la Ghisleri. “ Giannino è il più lucido”, scrivono i suoi fans su Twitter sostenendo i suoi sfoghi. Ma ecco la clip di oggi su Renzi che parla del Def. “ Abbiamo fatto una riduzione della pressione fiscale e delle tasse”, dice il premier. La Bonafè continua ad insistere sui numeri del suo governo nonostante gli ospiti in studio non siano d’accordo.
Entra in studio Claudio Giunta, docente di letteratura italiana e autore di un libro sulla comunicazione di Matteo Renzi. “ Mi sembra che abbia abbattuto le barriere”, dice Giunta. “ Con Berlusconi c’era infelicità negli italiani, con Renzi no”. Polemiche in rete sul testo del docente: “ Chi compra il libro di Giunta?” Ma iniziamo a parlare di tasse. Torniamo sul caso Cpl Concordia con un servizio che mostra le intercettazioni di due dirigenti Cpl Concordia: “ Dalema mette le mani nella merda”, dicono. Insomma, ad ogni politico la sua fondazione. La giornalista cerca di ottenere informazioni su queste associazioni. Le fondazioni sembrano essere meno regolamentate. A volte non si Sto arrivando! nemmeno chi sono i nomi dei finanziatori.
Ma ecco la copertina dedicata a Celentano: “ Agli italiani dico di avere un po’ di pazienza”. Paparazzato a Portofino durante le vacanze di Pasqua, il cantante si esprime su politica e burocrazia. “ Bisogna vedere se Renzi farà questi passi. Deve combattere contro tutti”, dice. “ Sognando Cernobyl”, potrebbe essere la canzone giusta da dedicare a Renzi, dichiara Celentano. A Portofino si vede anche Piersilvio Berlusconi con Silvia Toffanin. “ Speriamo ci siano segnali di ripresa”, dice. E rassicura sullo stato di salute del papà. Poteva mai mancare Salvini? Eccolo in mezzo ad una contestazione vicino ad un campo rom. E poi il nuovo ministro delle infrastrutture Graziano Delrio. Torniamo in studio, dove il dibattito inizia con Beppe Servegnini. Poi arriva la “ rottamatrice” di Forza Italia, Silvia Sardone. “ Dobbiamo partire dai temi”, dice la giovane, “ Berlusconi non è eterno”. Iniziano i battibecchi con la Bonafè. Clicca qui per l’intervista a Celentano.
Iniziamo con il tema delle tasse e col Def. Ospiti in studio: Simona Bonafè, Beppe Severgnini, Claudio Cerasa, Silvia Sardone, Mario Giordano, Oscar Giannino, Maurizio Landini e Michele Placido. Iniziamo con l’intervista al regista sul suo ultimo film: “ La scelta”, con Raul Bova e Ambra Angioini. “ E’ un film sulle donne”, dice Placido. “Nel 1919 la protagonista fa una scelta che spiazza. Il bambino che voleva arriva non dal marito ma da uno stupro”. La protagonista decide comunque di tenerlo, scelta rivoluzionaria per l’epoca. Tratto da uno scritto di Pirandello, è stato girato in Puglia, a Bisceglie. Placido è stato anche poliziotto, ecco perché il commento sui fatti del G8 di Genova. Poi si parla di Pasolini, che si schierò, in passato, con i poliziotti. “ Cosa pensi delle mafie?”, chiede Giannini. “ Il problema è l’uomo. La politica è clientelare, non abbiamo mai fatto la rivoluzione francese”, risponde Placido. “ La burocrazia è corrotta”, continua. Poi si passa a Renzi. Ma Placido non si espone e ripete che il problema “ è l’uomo”. C’è spazio anche per Papa Francesco. E si chiude con una “ battuta su Berlusconi”. Ma anche questa volta il regista non si espone troppo….
Inizio con l’editoriale di Giannini, questa volta, senza musica d’accompagnamento. Apertura sul G8 di Genova. La Corte Europea per i Diritti dell’Uomo ha condannato l’Italia sui fatti accaduti nel 2001. “ Scandalo della democrazia”, dice Giannini, non ha deciso un tribunale italiano. “ L’Europa ha lavato quel sangue, non è stata la povera Italia”. Poi entra Michele Placido, secondo ospite della serata, che ricorda i commenti di Monicelli sul caso. Ma si parlerà anche del suo ultimo film: “La scelta”, on Raul Bova e Ambra Angioini. Ma cambiamo argomento. Sono passati sei anni dal terremoto dell’Aquila. Francesca Fagnani, in collegamento, mostra le case ancora devastate e mai rimesse a posto. Che fine hanno fatto i 7 miliardi per la ricostruzione? “ Il problema non è il terremoto, è ciò che avverrà dopo il terremoto”, dice Placido. Ma ora, la “ password” di Ilvo Diamanti proprio sull’Aquila. Tanti soldi spesi, pochi risultati. “ La città si è perduta ma è bene non perdere mai la memoria”, dice Diamanti.
Ballarò, diretta streaming e ospiti puntata 7 aprile 2015 – Va in onda questa sera su Rai Tre una nuova puntata di Ballarò. In questo nuovo appuntamento con il talk show condotto da Massimo Giannini si parlerà degli ultimi scandali che hanno segnato l’Italia e dell’attualità economica. Vi ricordiamo che oltre a poter vedere Ballarò sintonizzandovi su Rai 3, il programma sarà visibile in diretta streaming su Rai Tv: cliccando qui
Ballarò, anticipazioni e ospiti puntata 7 aprile 2015 – Adriano Celentano sarà protagonista di una intervista esclusiva che andrà in onda questa sera su Rai Tre durante la nuova puntata di Ballarò condotta da Massimo Giannini. La notizia è stata annunciata a sorpresa pochi minuti fa sul profilo Facebook della trasmissione, ma senza ulteriori dettagli sui motivi o i temi dell’intervista che andremo a vedere: nei giorni scorsi proprio il cantante ha annunciato il ritorno in televisione ma sotto forma di cartone animato. Il Molleggiato sta infatti lavorando da tempo su “Adrian”, un progetto di animazione ormai ultimato che dovrebbe andare in onda il prossimo anno forse sui canali Mediaset.
Ballarò, anticipazioni e ospiti puntata 7 aprile 2015 – Simona Bonafè, Maurizio Landini e Giorgia Meloni sono gli ospiti politici della puntata di Ballarò in onda questa sera su Rai Tre, ma gli spettatori non sembrano gradire i nomi annunciati sulla pagina Facebook della trasmissione condotta da Massimo Giannini. “Dopo anni tolgo il mi piace. ..avete rotto..sempre la stessa solfa…bye”, si legge tra i commenti che hanno raccolto più “mi piace” sul social network. “Mamma mia che novità!! Al solito leggo un libro, Domani, di Victor Hugo: L’uomo che ride”, annuncia un’altra utente con tono ironico. E ancora: “Suvvia, rendetevi professionalmente degni di ospitare chi fa opposizione . Ne gioverebbe la trasmissione , l’azienda e naturalmente l’utente che per gran parte vi diserta per i motivi testimoniati su questa stessa bacheca”, scrive un altro.
Ballarò, anticipazioni e ospiti puntata 7 aprile 2015 – Massimo Giannini conduce questa sera una nuova puntata di Ballarò, in onda come sempre alle 21.05 su Rai Tre. L’Italia sta davvero uscendo dalla crisi? Il premier Renzi ha escluso l’arrivo di altre tasse proprio per far ripartire il Paese, ma sarà davvero così? Di questo e di altri temi si parlerà questa sera nel nuovo appuntamento al quale parteciperanno come ospiti l’europarlamentare Simona Bonafè (Pd), il segretario della Fiom Maurizio Landini, il Presidente di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni, e i giornalisti Beppe Severgnini del Corriere della Sera e Mario Giordano direttore del Tg4. Nel corso della puntata Massimo Giannini intervisterà anche il regista e attore Michele Placido.