Chi ha avuto l’opportunità di guardare su Rai Uno “Una casa nel cuore”, il film diretto da Andrea Porporati con protagonista Cristiana Capotondi, non avrà avuto difficoltà ad emozionarsi in più di un’occasione. La pellicola, tratta dal romanzo “Condominio Occidentale” di Paola Musa, avente come oggetto le difficoltà di una donna costretta a fare i conti con i debiti contratti dal marito, e abbandonata con la figlia dall’oggi al domani, mette in risalto gli ostacoli incontrati da migliaia di persone, che ogni giorno sono costrette a fare i conti con problemi di natura economica e sociale, quali ad esempio la mancanza di una dimora. La bravura della Capotondi nell’interpretare una donna che non si arrende dinanzi alle avversità, capace di fidarsi del prossimo nonostante la scottante delusione subita dal marito, ha commosso e fatto riflettere il web, un mondo difficile da conquistare, soprattutto quando si parla di Twitter: un regno in cui solitamente è il cinismo a trionfare. Tra i tanti hashtag che hanno coinvolto il film di Rai Uno “Una casa nel cuore”, sono infatti tantissimi quelli che sottolineano il significato profondo della fiction, evidenziando come mescolando ingredienti non sempre accostati, quali amore e dramma sociale, sia stato possibile affrontare con serietà un tema di difficile risoluzione, troppo spesso passato sotto silenzio da parte dei media. La soluzione proposta nel finale del film, quella di affidare un residence disabitato ai senzatetto tramite un provvedimento di emergenza, ha suscitato le critiche di qualche spettatore, che ha visto nella scelta degli autori un tentativo troppo avventato di assegnare un lieto fine alla storia, ma per una piaga sociale che non sembra possibile sanare in tempi brevi, una dose di ottimismo, a nostro parere, non può che servire da incentivo a fare meglio. (D.D.)