Stasera, mercoledì 8 aprile 2015, Fox propine un nuovo appuntamento con la settima stagione di Castle: si tratta del dodicesimo episodio, intitolato I rischi del mestiere. Prima di scoprire le anticipazioni, ecco il riassunto dellultima puntata trasmessa: dopo il divieto di assistere alle indagini, sancito dal procuratore distrettuale, a Richard non rimane che cercare un’alternativa, ben presto trovata sotto forma di un corso per investigatori privati a seguito del quale riesce ad ottenere la sospirata licenza che gli consente di presentarsi comunque sul luogo del nuovo caso affidato a Kate, Javier Esposito (John Huertas) e Kevin Ryan (Seamus Deaver). Si tratta di un omicidio, quello di una insegnante, Shana Baker, che lavorava in una scuola cittadina, la Eastbourne, una delle più prestigiose in assoluto, frequentata da una impressionante serie di vip, a partire da Spalding Elliott, uno dei procuratori più rampanti e ormai in procinto di darsi alla politica. Giunti sul posto, Kate e gli altri detective trovano quindi Castle già all’opera, nella sua nuova veste di investigatore privato, che però si affida al segreto sul cliente che gli avrebbe affidato il mandato di indagare sul misterioso omicidio.
Naturalmente la sua presenza provoca immediatamente un casus belli con Kate e gli altri, derivante dal divieto di interagire che è la naturale conseguenza dell’ostracismo decretato nei confronti di Richard. La prima pista battuta dal team della polizia di New York si rivela però infruttuosa: un uomo che aveva minacciato la Baker, a seguito di un giudizio negativo da lei rilasciato ai danni del figlio, si dimostra presto estraneo ai fatti. Intanto, però, Castle inizia a trovare preziosi elementi che lo portano avanti nelle indagini. A partire da una foto dalla quale capisce che il cane della donna uccisa, Sparkles, ha un collare dotato di Gps e che qualcuno lo ha preso in consegna. Quando trova l’uomo, questi lo affronta con uno spray al peperoncino pensando ad un malintenzionato, ma poi l’equivoco si chiarisce e Castle viene a sapere che il cane è stato affidato ad un dog sitter. Anche la squadra di Beckett, inizia dal canto suo a trovare preziosi elementi per l’indagine, in particolare le informazioni secondo le quali Shana Baker si era recata in visita al New York Ledger e alla Radnor Universiy, per poi rivolgersi ad un prestigioso studio di avvocati. Il legame tra questi eventi viene rapidamente chiarito: la donna infatti, aveva incontrato il decano della struttura universitaria per avere i verbali inerenti ad un incidente del 1999, in cui era perito il fidanzato Jeff Whalen.
Il fatto era avvenuto nel corso di una festa, ma i verbali in questione sono nel frattempo scomparsi. Anche il ruolo del Ledger viene presto svelato: proprio in quel giornale lavora infatti Frank Jackson, un redattore che era appunto presente nel corso della festa della Radnor University in cui aveva perso la vita Jeff Whalen.
Mentre Beckett, Esposito e Ryan lo cercano, è proprio Richard a trovarlo e a portarlo nel commissariato, per fargli rivelare quello che Jackson gli ha appena spiegato. In pratica, l’uomo era stato pagato all’epoca dei fatti per non rivelare chi fosse realmente sul luogo dell’incidente mortale. A corromperlo, promettendogli un posto al Ledger, era stato il padre di Spalding Elliott. Proprio verso il procuratore, quindi, convergono le attenzioni della squadra di Beckett, che riesce infine ad avere un campione di Dna dell’uomo, da confrontare con un mozzicone di sigaretta trovato sul luogo dell’uccisione di Shana Baker. Proprio mentre Kate sta incalzando Elliott, però, a poco a poco diventa chiaro che qualcuno sta cercando di incastrarlo. Il procuratore, infatti, è famoso per le cause intentate contro le truffe perpetrate da grandi aziende ed è logicamente inviso a molti.
L’uomo, peraltro, ha un alibi facilmente attaccabile, in quanto si trovava la sera del delitto ad una raccolta fondi cui era arrivato alle 23, ovvero mezz’ora dopo l’omicidio, con un buco difficilmente giustificabile. Ancora una volta, è Castle a dare un grosso impulso alle indagini, in quanto una volta appurato che Elliott ha una fortissima allergia al pelo canino, porta nella stanza degli interrogatori Sparkles, il cane di Shana Baker, provocando una crisi da parte dell’uomo. Poiché nella casa della donna uccisa c’erano moltissimi peli del cane, è subito evidente che non può essere stato lui ad ucciderla, essendo arrivato alla raccolta fondi in condizioni di assoluta normalità e senza le bolle che lo hanno invece assalito a contatto con Sparkles. Resta però ancora da capire chi abbia voluto incastrare il procuratore, una verità che viene ben presto svelata da Beckett. Nei giorni precedenti all’omicidio, infatti, si è svolta una festa, alla quale ha preso parte proprio Spalding Elliott. Andando ad analizzare i filmati delle telecamere del luogo, salta fuori che una donna ha raccolto dalla spazzatura un mozzicone di sigaretta lasciato da Elliott. La donna è un avvocato, Morris, lo stesso cui si era rivolta Shana Baker prima di essere uccisa. La segnalazione dei fatti del 1999, infatti, le aveva fornito il destro per incastrare il procuratore, su istigazione di qualcuno che è però rimasto nell’ombra. La donna viene infine arrestata, pur rifiutandosi di fare il nome del mandante.
Castle 7, trama puntata 8 aprile 2015 – Castle indaga sulla morte di una star di una soap opera, sotto precisa richiesta di un collega della vittima: Kate fa sapere a Richard che la borsa scomparsa della vittima potrebbe contenere un indizio fondamentale per la soluzione del caso.