DiMartedì, riassunto puntata 7 aprile 2015 – Ieri è andata in onda una nuova puntata del talk show DiMartedì, condotta come sempre da Giovanni Floris: ecco cosa è successo. Sono presenti in studio Paola De Micheli del Partito Democratico e sottosegretario alleconomica, Matteo Salvini leader della Lega Nord, Nicola Morra e Danilo Toninelli del Movimento Cinque Stelle, Ignazio Marino del Pd e sindaco di Roma, Nunzia De Girolamo del Nuovo Centro Destra, Giovanni Toti di Forza Italia, Massimiliano Fedriga della Lega Nord, Myrta Merlino del Tg La7, Corrado Augias, Carlo Tecce de Il Fatto Quotidiano, Sergio Rizzo de Il Corriere della Sera e Giancarlo Loquenzi della Rai. La puntata ha inizio con lintervista al Ministro dellEconomia Padoan che in merito al livello di tassazione sottolinea come nel 2016 non ci sarà una crescita delle tasse bensì una ulteriore diminuzione. Inoltre, rimarca come saranno effettuati dei tagli alla spesa pubblica. Intervista a Nicola Morra del Movimento Cinque Stelle il quale attacca Renzi sottolineando come faccia soltanto annunci senza fatti concreti mentre sul Def rimanda il giudizio in attesa di conoscere il testo.



Inoltre, aggiunge come in questo momento il primo obiettivo dovrebbe essere quello di eliminare gli sprechi a partire dal mondo della politica rivendicando in tale senso il ruolo del Movimento Cinque Stelle. Arriva il momento della copertina satirica di Maurizio Crozza che tra le altre cose imita il Premier Renzi in una versione sulla falsa riga di Paolo Fox, facendo una sorta di oroscopo politico economico ovviamente in chiave satirica. Si entra nel merito del dibattito con Salvini che rimarcando come tutti gli organi di informazione siano abbastanza accomodanti con Renzi, fa notare come nel Def rispetto allo scorso anno ci sarà una revisione in basso delle stime di crescita passando dal 0,8% allo 0,7%. La De Micheli replica immediatamente facendo notare come la tassazione sia diminuita sul lavoro e sulle imprese mentre invece sia stata ritoccata verso lalto nelle rendite finanziarie. Tra i due cè un contraddittorio sul presunto apice di tasse che si sarebbe toccato nellanno 2014 secondo quanto detto dallo stesso Salvini. Poi il leader della Lega lancia un appello affinchè il Governo prenda in considerazione le richieste avanzate dal proprio partito. Toti si aggiunge a Salvini nellevidenziare che le tasse sotto il Governo Renzi siano state aumentate citando il caso di quelle relative alla casa a suo dire addirittura triplicate.



Salvini rincara la dose sottolineando come i tagli alla politica ed agli enti locali ha come diretta conseguenza laumento delle tasse che questi enti richiedono ai cittadini. La Di Micheli ricorda come i primi tagli in tal senso siano stati effettuati durante lultimo Governo Berlusconi. Salvini ammette che sono stati fatti degli errori in passato e che ora sia il momento di guardare al futuro, aggiungendo come sia chiaro che Renzi abbia palesato linteresse di a difendere banche, grandi aziende come la Fiat e la grande finanza internazionale. Per Salvini, Renzi non abbia fatto nemmeno una cosa utile per il Paese. 



La Merlino fa notare come in Italia ci sia una situazione per cui ad esempio avere dei figli è molto più che un lusso con la De Micheli che replica elencando alcune strumenti a favore delle famiglie e che peraltro non saranno mai toccate. In studio c’è anche il presidente della Legacoop, Mario Lusetti che sottolinea come purtroppo l’Italia sia uno dei Paesi più corrotti mentre Toninelli fa presente come una buona parte del sistema delle cooperative abbia un qualcosa che non va. Tra Lusetti e l’esponente del M5S si instaura una discussione sulla questione del rapporto tra la politica ed il mondo delle cooperative. Toti ammette che ci siano stati dei trattamenti particolari rispetto alle coop mentre Salvini chiede che si istituita una commissione d’inchiesta sulle false cooperative. Rizzo parla della scarsa trasparenza rispetto ai finanziamenti alle associazioni trovando concorde in tal senso lo stesso Salvini mentre la De Micheli rivendica il ruolo chiaro del Governo ricordando come sia stato tolto il finanziamento pubblico ai partiti.

In studio c’è la De Girolamo che palesa un giudizio negativo sull’operato di Renzi mentre Fedriga ci tiene a sottolineare come la Corte dei Conti abbia sentenziato che non sia stata fatta alcuna spending review ma soltanto dei tagli agli enti locali. Nel parte conclusiva del dibattito si parla del problema della gestione dell’acqua pubblica, sulla questione del mercato immobiliare secondo la De Girolamo bloccato dalle eccessive tasse e sulle previsioni di crescita dello 0,7% ritenuto da tutti un dato abbastanza deludente. Nelle ultime battute spazio alla seconda parte dell’intervista a Morra che rivendica la propria autonomia da Grillo e quindi sottolinea come il reddito di cittadinanza sia un qualcosa di attuabile. Quindi spazio prima a Corrado Augias che parla degli attentati terroristici sottolineando come anche il Cristianesimo nel corso della storia si sia macchiato di delitti di un certo spessore e quindi arriva il sindaco Marino che rimarca di non voler uscire dal Pd essendo tra l’altro uno dei fondatori, rivendica il sostegno di Renzi ed infine aggiunge come non fosse in conoscenza degli affari illeciti di Buzzi.

Replica DiMartedì, puntata 7 aprile 2015: come vederla in video streaming – E’ possibile vedere o rivedere la puntata di DiMartedì trasmessa ieri grazie al servizio di video streaming disponibile su Rivedila7, cliccando qui.