A Villalba c’è una certa preoccupazione. Non solo per via delle vigne “espropriate” da Ruggero Camerana (Luca Ward), per l’evasione di Livia Monforte (Fiorenza Marchegiani) o per le indagini dai contorni “esoterici” di Antonio Mancini (Giulio Pampiglioni). La terza serie de Le tre rose di Eva sembra infatti aver perso “fascino” per alcuni telespettatori. Sia chiaro, dopo solo tre puntate (di cui una “traslocata” dal venerdì al mercoledì) non si possono trarre grandi bilanci. Tuttavia, non si può non notare il calo da 4,8 milioni di telespettatori della prima puntata ai 4 milioni della terza, specialmente se raffrontato con la media di 5 milioni registrata dalla precedente stagione.
Certo, allora eravamo in autunno (del 2013) e si era arrivati a quella media in un crescendo (la prima puntata era stata vista da 4,6 milioni di italiani). Ma sembra che quest’anno ci sia qualche “problema” a livello di sceneggiatura. La seconda serie era stata infatti molto thrilling, con l’arrivo fin da subito di nuovi personaggi, avvolti anche da un certo mistero e da un numero consistente di morti, anche inspiegabili.
Questa volta i misteri e le morti non mancano, ma sembra più di ritrovarsi nel pieno di un giallo, con tempi abbastanza lunghi di svolgimento e, soprattutto, con poca “cronaca rosa”. Alessandro e Aurora (Anna Safroncik e Roberto Farnesi) sono infatti tornati insieme e sarebbe davvero poco “credibile” farli separare per l’ennesima volta. Certo, ci sono le vicende sentimentali di Tessa Taviani (Giorgia Wurth), di Ruggero e Massimo Camerana (Alessandro Tersigni), di Laura Sommariva (Elisabetta Pellini) e di Matteo Monforte (Rocco Giusti), ma si tratta di personaggi al momento percepiti come “secondari”.
Per certi versi, quindi, le tinte rosa hanno lasciato spazio a quelle gialle, ma presto la situazione potrebbe ribaltarsi. Non dobbiamo infatti dimenticare che la serie è composta da 14 puntate e quindi ci sono ancora tanti spazi da riempire e tante cose da far succedere. Sono previste altre new entry e lo stesso Farnesi, in un’intervista precedente all’inizio della messa in onda della terza serie, aveva detto: “Ci sarà un colpo di scena straordinario intorno alla decima puntata, pazzesco per i fan, senza precedenti nelle altre due serie.
Dunque a Villalba, come davanti alla tv, bisognerà solo armarsi di pazienza, un po’ come si fa con le vigne, in attesa del periodo della vendemmia. Certo, non tutte le annate risultano uguali, ci sono quelle più o meno pregiate. Ma bisogna aspettare la fine del lavoro per poter fare i giusti paragoni e trarre le conclusioni.
(Bruno Zampetti)