Oggi, venerdì 1 maggio, andrà in onda su Italia 1 una nuova puntata di Colorado, la trasmissione condotta da Paolo Ruffini e Diana Del Bufalo: tra gli ospiti in studio il cantautore Gianluca Grignani, salito recentemente alle cronache non solo per la sue doti artistiche. Nato a Milano il 7 Aprile di 43 anni fa, Gianluca Grignani è uno dei cantautori più apprezzati e conosciuti del panorama musicale italiano dell’ultimo ventennio. Il suo genere, a metà strada tra il pop ed il rock, infatti, è riuscito ad entrare nel cuore del grande pubblico sin dagli esordi nonostante alcuni periodi particolarmente turbolenti della sua vita. Per Gianluca Grignani le luci della ribalta arrivano nel 1994, anno in cui partecipa nella sezione giovani al Festival di Sanremo con il brano “La mia storia tra le dita” che, in pochi giorni, diventa una hit di successo trasmessa in tutte le radio. Grignani torna sul palco dell’Ariston nel 1995 con il brano “Destinazione paradiso” che lo consacra come uno degli artisti più apprezzati del momento. Successo di pubblico e di critica per Grignani che, dunque, decide di incidere il suo primo album dal titolo al cui interno, oltre, appunto, al pezzo sanremese, vi era “Falco a metà”, un brano particolarmente interessante sia dal punto di vista musicale che, soprattutto, in merito ai contenuti particolarmente toccanti. Proprio con tale album Grignani ottiene un successo inaspettato, tanto da arrivare a vendere 2 milioni di copie e ad aggiudicarsi il Telegatto come artista rivelazione. Nel 1996 Grignani decide di lavorare ad un nuovo album decisamente diverso da “Destinazione paradiso” e, anche questa volta, riesce a stupire il pubblico. Il suo secondo album, infatti, rappresenta una rivoluzione musicale per lo stile dell’epoca tanto da diventare un esempio per tutti coloro che vogliono cimentarsi in nuove forme di rock all’italiana. Quest’album, però, non è unico nel suo genere solo dal punto di vista musicale: a renderlo speciale è anche la sua copertina considerata una vera e propria “limited edition” poiché ogni copia è stata stampata con sfumature cromatiche differenti. Fantasia ed estro, dunque, rendono Grignani un artista a tutto tondo in grado di stupire il proprio pubblico e di rinnovarsi costantemente senza rimanere legato a retaggi del passato. Nonostante i numerosi impegni professionali, che lo portano a calcare i palchi di tutta Italia, Gianluca Grignani nel 1998 pubblica un nuovo album che lo vede maturato sia artisticamente che personalmente. Coerente ma variegato e composito, il suo terzo album è tra quelli che meglio raccontano la sua complessa personalità. Nessuna pausa nella vita artistica di Grignani che nel 1999 decide di partecipare nuovamente al Festival di Sanremo con un brano particolarmente apprezzato dal pubblico che, in seguito, verrà inserito in un album di successo in cui Grignani incide alcune rivisitazioni di pezzi che hanno fatto la sua storia. Il 2000, invece, vede Gianluca Grignani impegnato nella pubblicazione di un album diverso dai precedenti in cui è possibile scoprire percorsi introspettivi, profondi e molto personali: un Grignani che si apre al pubblico e che racconta molto di sè e della sua storia, dunque, che conquista nuovamente un largo consenso sia di pubblico che di critica. Il Festival di Sanremo rappresenta per Grignani uno tra i palchi più ambiti ed anche nel 2002 il cantante decide di partecipare alla rassegna canora con il brano “Lacrime dalla luna” che anticipa un album da cui saranno estratti numerosi singoli di successo, che resteranno a lungo in testa alle classifiche di tutte le radio. Dopo una raccolta dei suoi più grandi successi, Grignani nel 2006 lavora ad un ennesimo album di successo e, inoltre, viene premiato per la colonna sonora in un film di Giovanni Veronesi il cui protagonista era un giovanissimo Silvio Muccino. Proprio il 2006 vede Gianluca Grignani calcare di nuovo il palcoscenico di Sanremo con il pezzo “Liberi di sognare” che rimane stabile per un lungo periodo ai vertici delle classifiche. Partecipazione sanremese anche nel 2008 alla quale seguono varie collaborazioni artistiche tra cui quella con Laura Pausini e, nel 2010, l’uscita di “Romantico rock show”, un album dalle sonorità particolarmente accattivanti e sperimentali. Il 2011, invece, è la volta di un album nel quale, con musica e parole, Gianluca Grignani si mette a nudo e rivela al suo pubblico una personalità fragile, travagliata e tormentata. Dopo tre anni dall’uscita di “Natura umana”, Gianluca Grignani pubblica “A volte esagero”, presentato dal singolo “Non voglio essere un fenomeno” e, nel 2015, partecipa al Festival di Sanremo con “Sogni infranti”, un brano autobiografico che forse, più di ogni altro, rappresenta a pieno la vita e la personalità dell’artista. Sposato dal 2003 con Francesca, Gianluca ha 4 figli e sin dagli esordi ha attirato la curiosità del pubblico a causa della sua complessa personalità e di vari accadimenti che lo hanno visto protagonista. La scorsa estate il cantante è stato arrestato a seguito di una violenta lite con due carabinieri, durante un soggiorno con la famiglia a Riccione. Grignani viene definito dai fan e dai suoi colleghi, che non si esimono dal manifestare costantemente il loro plauso ad un artista completo ed unico, un personaggio eclettico e complesso che, in pochi anni, è riuscito ad ottenere un posto d’onore nella musica italiana degli anni novanta e duemila. Molto attivo sui vari social network, Gianluca Grignani non si esime dal condividere con i suoi fan emozioni, sentimenti e riflessioni oltre che costanti aggiornamenti in merito ai suoi prossimi appuntamenti. A tale proposito, proprio dai suoi profili Gianluca Grignani ha annunciato che, in occasione del suo prossimo concerto romano che si terrà all’Auditorium Conciliazione il 7 maggio, omaggerà l’artista Franco Califano cimentandosi in un remake di “Un tempo piccolo” in coppia con Federico Zampaglione dei Tiromancino.    



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