-Doppio appuntamento con la nona stagione di Bones che torna la prossima settimana con gli episodi numero 11 e 12. A quanto pare Sky non riesce a recuperare il divario con la messa in onda americana della serie che si avvia verso il finale della decima stagione. Noi, intanto, aspettiamo la prossima settimana per arrivare alla metà della nona stagione con gli episodi “Un fulmine nel parco” e “Il fantasma di un’assassina”. Nel primo episodio Booth e Bones vengono chiamati sul luogo del ritrovamento dell corpo di una giovane promessa della ginnastica artistica. La nostra Bones si rivedrà molto nel padre della ragazza, che sia stato proprio lui ad uccidere la figlia? Le indagini partono proprio da qui. Nel secondo episodio, invece, si torna a parlare di Pelant. Il suo fantasma è ancora presente mentre Bones è ossessionata dalla ricerca dell’assassino di alcune vittime i cui resti si trovano nel magazzino del Jeffersonian. Riuscirà a battere Pelant e a mettere da parte le sue parole? Lo scopriremo la prossima settimana.
Stasera, mercoledì 13 maggio 2015, dopo lepisodio di Castle 7 Fox torna a trasmettere la nona stagione di Bones: in particolare, verranno mandati in onda gli episodi 9 e 10, intitolati Lostacolo in giuria e Il sapore della morte. Nella prima puntata Bones si ritrova incastrata, suo malgrado, in una giuria per un processo. Lei non vorrebbe mai lasciare il proprio obitorio, e in generale preferisce lavorare rispetto a tutto il resto. Stavolta però le cose si fanno interessanti, perché la giuria alla quale è stata chiamata a prendere parte, dovrà occuparsi di un caso di omicidio, e questo è pane per i suoi denti. Al centro del processo vi è un noto calciatore, e ovviamente, in via parallela, Bones, Booth e parte della squadra, condurranno delle indagini separate, così da ottenere infine la verità. Il caso minore della settimana riguarda invece Cam (Tamara Taylor), che finalmente riuscirà a scovare la donna che da tempo si è impossessata della sua identità. In questa ricerca spasmodica l’aiuterà Angela. Nella seconda puntata, invece, si indaga sulla morte di uno scienziato, i cui resti vengono trovati proprio allinterno di una caffetteria di una scuola.
Booth (David Boreanaz) si sta godendo la sua luna di miele a Buenos Aires, ma Bones (Emily Deschanel) non riesce proprio a godersi un po’ di sole e relax senza pensare al proprio lavoro. Per potersi rasserenare ha bisogno assolutamente di un obitorio, e infine lo trova. Al suo interno ci sono i resti di corpi in decomposizione e non identificati, uccisi sotto la precedente dittatura. Booth vorrebbe andare via il più in fretta possibile, per evitare di farsi coinvolgere, ma Bones offende il medico del luogo ed è già troppo tardi. Lei nota qualcosa su un cadavere, ovvero una bruciatura recente. Di certo questo corpo non fa parte del gruppo, ed è più recente, ma un assassino ha usato la massa di cadaveri per nascondere ciò che aveva fatto. Bones è ufficialmente sul caso, parlando con Leticia Perez, superiore del dottore nell’obitorio, e tutto ciò non fa altro che rovinare i piani di una normale luna di miele a Booth, che non la prende affatto bene. Per migliorare la cosa ecco arrivare la squadra per intero, chiamata da Bones, così che tutti possano vedere che luna di miele folle stiano vivendo.
L’omicidio è avvenuto un mese prima e Booth incontra la vedova, splendida, che racconta di come fosse un uomo ricco suo marito, e si chiamasse Miguel. Improvvisamente sparì, ma lei dice di non aver ragione di ucciderlo, dato che tutto era a suo nome, e dunque senza lui lei è rovinata. Bones scopre che Miguel era stato esposto a del gas nazista, e forse era un sopravvissuto della seconda guerra mondiale. La realtà è un’altra, lui era un nazista. L’assassino lo ha ucciso a colpi di mazza, d’oro, per poi tornare in stanza e prelevare qualcosa. Seguendo il mercato nero la barra viene ritrovata, e alla fine si scopre che la mazza è stata rubata dalla moglie, ma Bones non crede sia l’assassina, sospettando di Leticia, la dottoressa, che aveva la stessa mutazione genetica della vittima. Era sua nipote, che lo ha ucciso quando lui le ha rivelato il proprio passato.
Nel secondo episodio della scorsa settimana, un ragazzo e una ragazza sono a caccia di un castoro, quando lei vede un cadavere. Teme l’amico sia responsabile e alla fine scappa urlando alla gente che l’uomo intendeva ucciderla. Booth e Bones sono tornati dalla strana luna di miele, ma tra loro non va benissimo. Bones si lamenta di un altro scrittore, che l’ha abbandonata, chiedendosi cos’abbiano che non va. Booth le spiega che in pratica lei non ha tatto, e ha trattato malissimo anche l’altro scrittore. Ciò però non fa altro che innervosirla ulteriormente, e farle perdere anche quel briciolo di tatto che conservata. Intanto Hodge viene punto da un insetto, e scopre in seguito che un verme sta crescendo nel suo collo. Alla fine decide di fare il sentimentale e ripagare la creatura degli studi effettuati, lasciando fare alla natura il suo corso. Angela (Michaela Conlin), sua moglie, lo ritiene folle ovviamente. La ragazza della vittima racconta che si chiamava Shaun e faceva il modello. Lui le aveva mentito, dicendo d’essere fuori città per lavoro, ma in realtà era andato al parco a scattare foto a dei bambini, che Bones è in grado di dimostrare essere tutti suoi figli.
Lui era un donatore di sperma, e aveva rintracciato i suoi bambini. Il ragazzo era fissato col fatto di far figli, per una sorta di mania narcisistica. Bones prova a scusarsi con Tess, l’altra scrittrice, ma il tatto continua a mancarle e così le cose non vanno meglio, anzi. Sono molti i sospetti nel caso del donatore di sperma morto, dal laboratorio che lo ha licenziato ai genitori dei bambini, passando per il suo spacciatore. Quest’ultimo sembrava essere il prescelto nell’indagine, ma è innocente, e racconta di come Shaun fosse costantemente insoddisfatto come cliente. C’era un caso che lo tormentava, quello di una donna che non riusciva a restare incinta col suo sperma. Il crimine pare avere i tratti di quello passionale, e così i sospetti di Booth e Bones ricadono sulla fidanzata, ma lei ride alla sola idea che lui potesse lasciarla per fare il padre, avendo scoperto d’aver messo incinta, di persona, una delle madri. A ucciderlo è stata la donna della clinica, che credeva Shaun volesse una famiglia con lei, e non soltanto procreare per poi lavarsene la mani. Alla fine Hodge dev’essere aiutato a dare alla luce il verme che sta crescendo nel suo collo, e con sommo disgusto Angela si ritrova a stargli accanto. La larva infine nasce e si becca anche un nome, Jefferson, come un bimbo vero.