Anche mercoledì prossimo, su Fox Sky, arriva la settima stagione di Castle. Il Crime targato ABC con Nathan Fillion e Stana Katic, è arrivato al traguardo finale anche per questa stagione e la prossima settimana tornerà con l’episodio numero 18 (di 23 totali) dal titolo “At Close Range”, cosa succederà? Il detective Kevin Ryan sarà protagonista assoluto della puntata e non solo perchè dovrà occuparsi della sicurezza di un membro del Congresso impegnata in un evento di beneficenza ma anche perchè, durante la serata, i colpi di pistola non mancheranno. A questo punto, spinto a catturare il killer, Ryan deve ripercorrere la serata non senza chiedere l’intervento del mitico duo, Castle e Beckett. Cosa scopriranno?



Su Fox, come ogni mercoledì sera, si rinnova anche oggi – 13 maggio 2015 – lappuntamento con la settima stagione di Castle, la serie tv con Nathan Fillion e Stana Katic. Oggi verrà mandata in onda la diciassettesima puntata, dal titolo La sindrome di Patterson. Assisteremo all’ingresso di un nuovo personaggio, un poliziotto di Hong Kong di nome Zhang, che farà coppia con Kate Beckett, anche se questo non farà proprio piacere alla protagonista dello show. Il contrasto sarà palese fin da subito, dal momento che le due si somigliano molto nel modus operandi e, come ormai è chiaro, a Kate piace essere l’unica prima donna del distretto, senza concorrenti. La cosa poi rischia di sfuggire di mano quando Zhang pare dimostrarsi anche un po’ più brava, anche nel far nascere qualche sospetto nella detective.



Un ragazzo si trova su Marte, lamentandosi della mancanza di una donna. Kim dice a Tom di tornare a mettersi a lavoro, ma lui ha delle lamentele sul carrello e dice che forse dovrebbe ripararlo. Improvvisamente la sua radio inizia a gracchiare, per poi vedere spegnere tutte le sue luci. La scena si chiude con l’uomo che grida. Castle (Nathan Fillion) torna a casa con Kate (Stana Katic) e trova Alexis (Molly Quinn) che gioca a laser tag con David, un nuovo ragazzo. Martha (Susan Sullivan) si mostra con Ben, un uomo in pigiama. Situazione imbarazzante, risolta dalla chiamata per un omicidio. Ryan (Seamus Dever) li introduce al caso, facendo parlare Castle e Kate con Ed Redley, che lavora a una simulazione di Marte finanziata da Viggo Jensen.



Rick aveva firmato per il progetto, ma non fu selezionato. Per vedere il cadavere servono delle tute spaziali, essendo la camera colma di gas tossico per l’uomo, come su Marte. L’uomo era un ex Marine, che non aveva alcun parente prossimo. Sono ormai sei mesi che nessuno entra o esce da quando il progetto è iniziato. Neanche a dirlo Castle si diverte come un bambino con la tuta spaziale, inscenando un’entrata al rallentatore drammatica. I testimoni, per dirla così, raccontano d’aver sentito delle grida ma visto nessuno a causa dell’assenza di luci improvvisa. Manca il cacciavite di Tom e potrebbe essere stata questa l’arma usata per accoltellarlo. A causa della tuta inoltre non ci saranno impronte. Ognuno di loro ha dei sensori nel braccio, e dunque se Tom fosse uscito dalla camera sarebbe stato registrato e tutti avrebbero sentito scattare l’allarme. Il problema è che tutti i sospettati dovranno andare al distretto, e la cosa è impossibile. 

Vigo entra e dice che il test non può essere interrotto, ma offre piena collaborazione in loco. Il computer riporta le posizioni esatte di tutte, e combaciano con le dichiarazioni, ma il sistema è stato hackerato, e dunque tutto ciò ha poco valore per le indagini. Si sospetta di Reyes, un ingegnere del gruppo lasciato dalla moglie, anche lei nel team, che si era innamorata di Kim, scoprendosi lesbica. Lui però, ignaro di ciò, avrebbe potuto sospettare di Tom, decidendo di vendicarsi. L’uomo è sparito, ma un mandato di cattura consente di ritrovarlo a San Francisco. Nega tutto e dice che l’unico piano che aveva era di sabotare la simulazione, così da far tornare sua moglie da lui. Come alibi per quella sera ha un bar, nel quale ha trascorso tutto il tempo a bere. L’hacker doveva avere la sua impronta digitale però, ed ecco che Reyes spiega come si potesse fare in un altro modo, più rude diciamo. Kate e Rick trovano un tunnel sotto la stanza di simulazione, e qui c’è anche l’arma del delitto.

Castle intanto le spiega che aveva firmato per partire alla volta di Marte soltanto perchè avevano litigato. Non ne aveva realmente intenzione. Spunta qualcosa di insolito però, ovvero ciò che sembra un essere con dei tentacoli. Ovvio che non sia un alieno, anche se Rick ci pensa eccome, ma Viggo sottolinea come possa essere la concorrenza. Rick e Kate tornano a casa esausti e trovano Martha cantare e ridere con Ben, mentre Alexis li sorprende mentre si baciano. Rick dice che serve una riunione di famiglia al più presto. Il gas nel tunnel, che ha costretto i due a usare una maschera, è prodotto dalla Newton Endeavors. Qui stanno costruendo un simulatore identico a quello di Viggo. Si scopre la talpa, Granger, al quale è stato promesso un posto nella missione su Marte. Parla poi di Mikhail e di come abbia venduto i piani. L’uomo spiega di averlo fatto per dare dei soldi alla famiglia una volta partito per non tornare mai più. Non ha ucciso Tom, a quanto dice, ma tutti lo odiavano e dunque tutti avevano un movente. Si scopre infine che dietro tutto ciò c’è Mira, il computer, guidata ovviamente da qualcuno.

La voce sostiene che Tom fosse una minaccia per la missione e dunque andava eliminato. Pare ormai chiaro sia stata l’intelligenza artificiale a ucciderlo, sfruttando il Mars Rover. Viggo, Rick e Kate fanno domane scomode ed ecco che la camera viene chiusa e inizia a circolare del gas. Kate chiede aiuto a Esposito “Jon Huertas”, che li salva, e ora la memoria del computer è stata del tutto cancellata. Nessun testimone dunque. Haroun, Angela e Kim sono i responsabili. Hanno collaborato per ucciderlo e si sono forniti alibi a vicenda. Tom era una minaccia e loro volevano partire per Marte senza alcun intoppo. Alla fine però non ci sono prove, e Kate parla di una scatola nera d’emergenza di Mira, ma è un bluff. Tanto basta però per farli crollare, così da confessare tutto in cerca di un accordo vantaggioso.