Stasera, mercoledì 13 maggio 2015, su Premium Crime andrà in onda il decimo episodio della settima stagione di The Mentalist, intitolato Non cè oro che tenga. Ecco qualche anticipazione: la squadra è impegnata nel dare la caccia a una furiosa banda di rapinatori senza scrupoli, che è in fuga dalla legge. Hanno rapinato una tavola calda, sparando all’agente Vega, che in breve tempo perde la vita. La cosa dunque diventa personale, e la squadra li incastra in un’abitazione, dove questi prendono degli ostaggi. Jane però ha un piano, ovvero dividere il gruppo dall’interno. E’ ancora preoccupato per Teresa e al termine gli annuncia che presto andrà via.
Una bara viene disseppellita a Rio Bravo, in Messico, dove c’è Bill Peterson, che la apre e scorge uno scheletro e, indicando il teschio, dice all’uomo che è con sé che è tutto lì dentro. L’uomo a questo punto tira fuori un trapano e inizia a lavorare. Jane (Simon Baker) continua a discutere con Teresa (Robin Tunney) dello scorso caso, e di come lui l’abbia volontariamente tirata fuori dall’azione per proteggerla. Jane non ha mai fatto una cosa del genere, e tutto ciò rischia di rovinare la loro relazione professionale, facendo traballare anche quella amorosa. Wiley (Joe Adler) lo informa degli spostamenti di Peterson, e dalle carte di credito sanno che è in Messico e che ha chiamato il senatore Jules Black. Intanto al suo ufficio credono sia a Saint Paul.
Abbott (Rockmond Dunbar) riesce a capire perché Peterson sia andato in Messico, ovvero per recuperare il proiettile dal cranio di una delle sue vittime. Tutto ciò potrebbe portare seri guai per Abbott, ma Jane si impegna a risolvere la situazione una volta per tutte. Lena arriva in ufficio e parla con Abbott, che le chiede scusa per averla delusa, e le parla della prova, il proiettile, che è in possesso di Peterson, e che loro intendono recuperare per chiarire la situazione. Lena pare avere dei problemi nel fidarsi ciecamente di Jane, conoscendo la mente folle dell’uomo, che per prova a calmarla e a convincerla d’avere un piano, che in realtà ancora non gli è venuto in mente. Le dice però che meno sapranno, lei e Abbott, meglio sarà per loro due, così da poter negare qualsiasi cosa e risultare alla fine dei giochi con le mani pulite. Peterson è tornato a San Antonio, come Wiley e Cho (Tim Kang) si aggiunge alla squadra per dare una mano ad Abbott.
Si parte così con le indagini, ma Peterson non è uno facile da incastrare, dal momento che non ha parenti ancora in vita, anche se spunta fuori un’ex moglie che per molti anni è stata nella DEA. Jane deve incontrare un vecchio amico, e in merito non dice di più, ma chiede al gruppo di indagare sui soldi di Peterson, perché, analizzando la sua persona, deve aver messo un bel po’ di quattrini da parte per il giorno in cui si sarebbe ritirato dagli affari. Vega “Josie Loren” intanto si scontra con Cho, che le impedisce di entrare nella stanza dove sono partite le indagini. Lo fa per il suo bene, ma lei se la prende parecchio, dati anche i soliti modi bruschi di Cho. Jane è andata da Barsocky, un artista scadente che conosce Patrick da molto tempo. Parlano del più e del meno e soprattutto di Teresa, con l’uomo che sottolinea come Angela, la moglie defunta di Jane, avrebbe voluto vederlo ricostruirsi una vita.
Insieme infine parlano d’affari, mettendo su un piano. Peterson sta giocando a tennis quando Jane fa irruzione nel club e gli dice di sapere tutto del Messico e che non gli consentirà di rovinare Abbott. Lui ammette di non avere interesse per lui, ma è tutta una questione di favori per le alte sfere. Jane ne approfitta per sfilargli il cellulare, che viene portato da Wiley, che lo analizza al pc. Non paiono spuntare contatti col cartello, mentre Teresa e Cho hanno fallito nel cercare soldi messi da parte in gran quantità. Jane sa che Peterson è attualmente una mossa avanti a loro, ma alla fine Wiley svela che l’uomo ha un grandioso sistema di sicurezza a casa sua, ed ecco dove potrebbero trovare ciò che cercano. Parte la missione per infiltrarsi in casa sua, con Wiley che entra nel sistema e il tutto dovrà essere fatto in 90 minuti, mentre Vega controlla da vicino gli spostamenti di Peterson, per evitare brutte sorpresa. I soldi devono essere in casa, ma dopo uno spavento per il gatto, un codice di sicurezza e una cassaforte segreta trovata, ecco solo armi e non soldi.
Jane si fa portare un paio di milioni dall’ufficio delle prove, ed ecco la foto che può incastrare Peterson. Abbot gliela mostra in ufficio, è il suo gatto su una pila di soldi. Lui crede siano i suoi e gliene offre un bel po’. Vega registra tutto ed ecco una prova contro di lui, che però dice d’aver mandato il proiettile all’ufficio di Blatt. Jane però lo ha truffato doppiamente, dal momento che la donna che ha incontrato in Texas non è l’assistente di Blatt, ma sta dalla parte di Jane, ed ecco spuntare finalmente il proiettile. Peterson non può più minacciare nessuno a questo punto, e viene infine arrestato da Abbott. Alla fine sono tutti felici e vanno a cena a festeggiare, con Abbott che li ringrazia tutti per il gran lavoro fatto per salvarlo. Abbott infine parla con Cho, dicendogli che andrà a Washinton con Lena, e che l’unità sarà lasciata nelle sue mani. Cho abbozza un sorriso e lo ringrazia. Teresa ne approfitta per parlare con Jane. Gli dice che lo ama e che ama il suo lavoro, del quale lui non dev’essere geloso. Patrick le dice che teme di perderla, e non sa come reagirebbe alla sua morte. Alla fine lei gli dice di non pensare al futuro, perchè così potrebbero perdere il bel presente che hanno.