Peppino racconta la storia ai suoi compaesani nella sua biblioteca di quando è stato al capo della Repubblica. I dettagli sono molto accentuati e si pronuncia su quanto accaduto lungo dei mesi davvero importanti. All’improvviso però arriva Janis che è già pronta per sposarsi con il ”Presidente”, saranno sull’altare in trenta minuti. Dopo il matrimonio i due vanno a pescara insieme a Luciano. Giuseppe Garibaldi però riceve all’improvviso una chiamata, hanno eletto il nuovo Santo Padre. Ancora una volta è stato fatto il suo nome? La sua faccia è interdetta dalla chiamata, ma poi non svela nulla e bacia quella che è ormai sua moglie.
Il Presidente ha riscosso solo successo, tutti sono ormai innamorati di lui e addirittura sotto al Quirinale la gente si comporta come in curva allo stadio. Il Presidente scopre tutto quanto si muove dietro di lui con Fausto che viene arrestato. Vengono fuori dei fascicoli con tutte le opere illegali svolte dal Parlamento e da chi ci gira intorno. Peppino svela a Janis che non può diventare come tutti gli altri e potrebbe mettere in difficoltà alcuni cari amici della ragazza questa gli dice che a fare troppo i santi i diventa diavoli. Allora Giuseppe si trova di fronte le camere e rende pubblici tutti i fascicoli aprendo alle dimissioni dei presenti. In quei faldoni c’erano dei dossier anche su persone che ama e ha dovuto scegliere tra i sentimenti e l’onestà. Ha scelto così di bruciarli e visto che ora è come loro annuncia anche le sue dimissioni per tornare a fare il pescatore.
L’ingresso nella biblioteca del Quirinale è una grande emozione per Giuseppe, il suo sogno da sempre. Salendo su una scala per prendere un libro posizionato in alto Giuseppe cade a terra proprio sopra a Janis, vice-segretario generale, per attutire la caduta e per fortuna non si fa’ del male. Janis rassegna le dimissioni dopo questa situazione imbarazzante. Brutte notizie arrivano però da casa, Luciano è stato colpito da un ictus da stress ed è in coma. Giuseppe non se lo spiega perchè questi è sempre stato in buona salute. L’uomo rimane in ospedale dove si occupa anche dei bambini malati. Deve però incontrare il Presidente del Brasile che viene invitato a seguirlo tra le corsie e questi subito apprezza la sua umanità, così il paese sudamericano decide di investire molti soldi per aiutare l’Italia. Tutto il mondo ora vuole intervistare Giuseppe Garibaldi. Il Presidente passa una notte di follie con Janis, il suo vice-segretario generale, e le chiede addirittura di sposarlo. E’ così che si reca a casa sua per conoscere la famiglia della ragazza.
Durante il discorso di fine anno il Presidente Giuseppe Garibaldi propone alcune leggi interessanti per il popolo, chiedendo ai cittadini di raccogliere firme per farle approvare. I poteri forti cercano di muovere qualcosa contro Giuseppe che però ha raggiunto addirittura il 73% dei consensi. Si pensa addirittura di provare delle vie molto pesanti per sbarazzarsi del povero Giuseppe. Si fa’ di tutto per cercare un modo per farlo uscire dal Quirinale. E’ stata registrata una telefonata tra il Presidente e una ragazza che da piccola andava alla sua biblioteca e ora fa’ la spogliarellista. Questa gli chiede cinquemila euro, microfonato viene spiato e si scopre che per darle i soldi vuole prima che lei prenda il diploma classico. Mesi di intercettazioni che non hanno portato a niente. Se dovessero uscire queste intercettazioni Garibaldi farà un figurone. Si punta su un amico di Peppino per metterlo alle strette, si organizza un modo da costringere Luciano a svelare che il Presidente ha strangolato il nonno in passato anche se non è vero. L’uomo si dirige immediatamente dai carabinieri per fare la denuncia, quando però sta per parlare viene colto da un malore e non riesce a fare il nome di Giuseppe.
Appena saputo dell’elezione il figlio vuole subito che il padre lo collochi in qualche posto pubblico. Giuseppe si arrabbia per la richiesta di raccomandazione, vuole fare bene il Presidente della Repubblica. Subito gli uomini del potere cercano di mettere in ridicolo Giuseppe, l’effetto immediato è che il gradimento scende al 25%. Subito però viene fuori l’uomo Giuseppe che vuole immediatamente far calare il suo onorario che è troppo elevato rispetto ai suoi bisogni e inizia a pensare di chiedere un taglio per aiutare i meno abbienti. Il problema è rappresentato dal fatto che un calo del suo stipendio porterebbe anche a uno di quello dei suoi dipendenti, cosa ovviamente a loro non grata. Nonostante il cuore e gli sforzi Giuseppe è in difficoltà sotto molti punti di vista anche se la sensazione è che difficilmente in passato un Presidente della Repubblica abbia pensato al popolo come lui. Inoltre di fronte ai lussi che si addicono al Presidente si trova enormemente a disagio. Giuseppe decide poi di ospitare dentro al Quirinale molte persone disagiate, le reazioni sono le più agitate.
In Parlamento si deve eleggere il nuovo Presidente della Repubblica, ma ci sono parecchi dissidi interni verso questa delicata decisione. La voglia da entrambe le fazioni politiche è di dare un segnale, da un lato e dall’altro si fa’ la scelta di votare a nome di protesta Giuseppe Garibaldi. E’ così che riuniti tutti viene eletto lo storico politico e l’elezione non si può annullare. Ci sono 4 Giuseppe Garibaldi: uno a 22 anni, l’altro è residente in Svizzera, il terzo ha precedenti, mentre il quarto è a Pescara e ha più di 50 anni. Si inizia la ricerca di Giuseppe Garibaldi. Al momento in cui viene avvisato Giuseppe, gli viene anche intimato di rifiutare per non creare problemi alla Nato. Lui prima pensa a uno scherzo, ma poi sale in macchina e parte verso Roma. Nel viaggio Giuseppe viene corrotto in tutti i modi possibili, ma l’uomo si dimostra uno dai valori come priorità. L’uomo arrivato in Quirinale sottolinea che vuole rinunciare subito alla carica. Giuseppe però si sente scosso dalle continue corruzioni e decide allora di assumere la guida della Repubblica senza rimettersi. Molto divertente quando il nuovo Presidente della Repubblica si trova al telefono con Obama, soprattutto perchè è tutto uno scherzo dei suoi amici.
E’ iniziato su Rai Uno il film diretto da Riccardo Milani, ‘Benvenuto Presidente!’ con attore principale Claudio Bisio. Questi per un errore compiuto nelle elezioni al Parlamento viene nominato nuovo Presidente della Repubblica non avendone nessuna qualifica. Giuseppe Garibaldi, così si chiama il personaggio interpretato da Bisio, viene introdotto all’interno della sua piccola cittadina tra i monti. E’ un uomo simpatico a cui piace scherzare sempre e lavora in una biblioteca, dove sono continui i tagli. Ora la decisione che gli porta l’assessore è quella della volontà di chiudere addirittura il suo piccolo gioiello.
Viene trasmesso su Rai Uno il film di genere commedia ‘Benvenuto Presidente!’ diretto dal regista Riccardo Milani. In una piccola cittadina ubicata in montagna, vive un uomo di nome Giuseppe Garibaldi che è conosciuto da tutti come Peppino. Il futuro sta per riservare all’uomo una impensabile sorpresa: per via di un errore politico viene eletto dal Parlamento quale nuovo Presidente della Repubblica. Per Peppino ci sarà tanto da lavorare e soprattutto da gestire i mille tentativi di circuirlo. Ecco il trailer del film, clicca qui
È il film proposto questa sera ai telespettatori da Rai Uno. In una scena del film con Claudio Bisio vediamo il pranzo con il Presidente Cinese prendere una piega inaspettata. A tavola viene infatti servita una pizza condita con marijuana anziché origano: presto il presidenti e le due delegazioni italiana e cinese finiranno per sentire gli effetti della droga assunta per errore e il bilaterale si trasformerà in una divertentissima festa tra battute, musica e danze. Clicca qui per vedere il video.
Peppino non ha chiaramente le nozioni e neanche gli atteggiamenti per poter diventare Presidente della Repubblica italiana: non si è mai occupato di leggi, e tantomeno di politica: ma questo non vuol dire che sia nato ieri e capisce benissimo quando, durante la cerimonia di insediamento (dove gli è stato chiesto di rinunciare alla carica), i principali esponenti dei partiti politici lo prendono in giro. Allora sceglie di deviare dal discorso che gli avevano scritto, e di parlar di pesca, una cosa che lui ha sempre conosciuto molto bene: con una metafora efficace fa capire che non ha nessuna intenzione di sottrarsi al suo ruolo, nonostante abbiamo già provato a corromperlo per andarsene e non credono che ce la possa fare. Ovviamente, le sue parole creano non poco sgomento: come se la caverà? Clicca qui per vedere la scena tratta dal film “Benvenuto presidente!” in onda stasera in prima tv Rai 1.
Un disguido, un inconveniente di tipo politico: così Peppino (Claudio Bisio), nome intero all’anagrafe Giuseppe Garibaldi, viene eletto Presidente italiano e ovviamente, tocca ai principali rappresentanti dei partiti andare ad annunciargli la ‘bella’ (e soprattutto assurda) notizia. Pastrano verde, canna da pesca, barba incolta e fare da sempliciotto: ecco chi sarà il nuovo Capo di Stato nel film “Benvenuto presidente!” in onda stasera, domenica 17 maggio 2015, su Rai 1. Uno strabiliante Claudio Bisio interpreta un malcapitato che, senza averlo chiesto, si trova a dover guidare la sua nazione: quando naturalmente gli viene comunicato che è stato eletto, lui non nessuna intenzione di accettare, ma vi è costretto. Alla prima presentazione pubblica, però, non tutto va esattamente come previsto, tra bandiere italiane, cappelli da bersagliere e un figlio che tenta di raggiungerlo. Clicca qui per vedere la scena del film in onda stasera su Rai 1.
Rai 1 questa sera propone in prima tv il film “Benvenuto Presidente!“, diretto da Riccardo Milani e con protagonista Claudio Bisio. Vediamo la trama. I partiti politici sono in difficoltà per eleggere il nuovo Presidente della Repubblica Italiana. Quindi, ignari delle conseguenze, e per dare un segnale tra di loro, votano come presidente Giuseppe Garibaldi, personaggio storico simbolo dell’Italia unita. Il problema è che tra il popolo italiano esiste davvero un signore di nome Giuseppe Garibaldi (Claudio Bisio), che presenta delle caratteristiche che gli permettono di poter diventare Presidente della Repubblica Italiana. Giuseppe Garibaldi però non è un uomo della politica, infatti il cinquantenne è un precario che lavora in una piccola biblioteca dove si diverte, durante le sue ore di lavoro, con bambini del suo piccolo paese di montagna. Abituato a una vita semplice, Giuseppe Garibaldi si ritrova a dover vivere la vita da Presidente della Repubblica Italiana per il grande errore involontario dei politici.
Giunto a Roma il neo Presidente viene catapultato in una vita completamente nuova e a causa della sua inadeguatezza non viene sin da subito considerato un degno esponente della politica Italiana. A pensare al Signor Garibaldi è il vice segretario Janis Clementi (Kasia Smutniak) che, dotata di un notevole fascino, prova a portare sulla retta via l’appena eletto Presidente. Non avendo idea del come si possa svolgere un ruolo così importante, Giuseppe con la sua semplicità, la sua spensieratezza e la sua umiltà, richiama l’attenzione delle istituzioni che fin in quel momento erano in un periodo di crisi totale. Anche l’intero Paese inizia a fidarsi del nuovo Presidente che ormai vive una vita completamente differente da quella che conduceva in montagna. Ma la buona fede e l’onesta di Giuseppe vengono messe a dura prova dai politici che pochi giorni prima, ignari di tutto, l’avevano eletto.
Per togliere l’affidabilità che Peppino si è già conquistato dall’Italia, viene ingaggiato Fausto (Gianni Cavina), ricattatore seriale che, sotto pagamento da parte dei politici, tenta di far cadere in uno scandalo il Presidente. Fausto nel suo intento registra delle telefonate, ma l’inganno gli si rivolta contro: infatti Peppino conquista anche la fiducia dell’opinione pubblica e così il Presidente riesce ad avere una maggiore popolarità in Italia e anche all’estero. Ma l’inganno del ricattatore viene scoperto tanto che in manette finisce proprio Fausto. Avendo smascherato il malfattore, Peppino riesce a trovare il luogo dove vengono nascosti tutti i fascicoli del Parlamento Italiano tra cui quelli di Janis con cui lo stesso Garibaldi ha iniziato una relazione. Il Presidente si trova così a dover decidere se smascherare i politici e quindi a dover rovinare anche la vita della sua nuova fiamma o se rinunciare a tutto.
La scelta di Peppino ricade sul rendere noti i fascicoli, infatti il Presidente, in parlamento, dichiara che i fascicoli riguardanti i suoi amici si sono persi poiché bruciati, invece quelli dei parlamentari si sono salvati e lui stesso li rende pubblici. Diventando così anche lui uno di loro, Peppino decide di dimettersi. Lasciando il Parlamento però Giuseppe Garibaldi decide di sposare, pochi mesi dopo, Janis nel suo paese. Ed è proprio nel momento delle nozze che Garibaldi riceve una telefonata dal vaticano che lascia intuire che l’ex Presidente della Repubblica Italiana Giuseppe Garibaldi è appena stato eletto Papa.