Mancano poche ore al ritorno, dopo la pausa della scorsa settimana, di Fabio Fazio e il suo Che fuori che tempo che fa. Il talk show torna questa sera con Enrico Brignano tra gli ospiti. L’attore comico torna in tv dopo la sua tournè che ha riscosso tanto successo, cosa ci racconterà? In attesa di scoprirlo, ecco qui il suo invito ai fans giunto poche ore fa su twitter: “Dalle 20:10 su Rai3, vi aspetto!”.
Romano, siciliano, piemontese. In una parola, italiano al 100%. Difficile riassumere in una parola o anche in pochissime frasi la vita e la carriera di Enrico Brignano, ospite questa sera di Che fuori tempo che fa. Classe 1966, Brignano nasce a Roma nel quartiere Dragona, ma vanta origini trasversali fra Sicilia, Abruzzo e Piemonte. All’impronta tipicamente romanesca aggiunge quindi elementi di un po’ tutte le principali aree d’Italia, imparando anche altri dialetti e altre parlate tipiche che poi non esiterà a rivisitare in chiave comica in alcuni dei suoi sketch futuri.
Come altri aspiranti comici della sua generazione, entra a far parte del Laboratorio di Esercitazioni Sceniche ideato dal mattatore Gigi Proietti, vera e propria fucina di talenti che contribuirà in maniera determinante anche alla formazione dello stesso Brignano. Dopo un’apparizione nel 1990 a Club 92, proprio con Gigi Proietti, nel 1991 verrà scelto dalla regista Wilma Labate per un ruolo nel suo secondo lungometraggio Ambrogio, storia di una donna che negli anni ’50 cercherà di diventare un capitano della Marina nonostante le proibizioni dell’epoca. Nel 1992 comincia a farsi conoscere al grande pubblico come barzellettiere in La Sai L’Ultima, e dal 1994 è impegnato in alcune produzioni teatrali sotto la regia dello stesso Gigi Proietti, A me gli Occhi Bis (1994) e Mezze Figure (1996).
La sua carriera teatrale e quella cinematografica andranno di pari passo. In quegli stessi anni partecipa infatti alla commedia a episodi Miracolo Italiano (di Enrico Oldoini) e In barca a vela Contromano (di Stefano Reali), mentre nel 1999 curerà la sua prima regia cinematografica Si fa presto a dire Amore, ottenendo un buon successo di pubblico. A cavallo tra la fine degli anni ’90 e l’inizio degli anni 2000 otterrà anche il suo primo grande successo di teatro, nel tour Io per voi un Libro Aperto, iniziando a tutti gli effetti a camminare con le proprie gambe come stand up comedian, il classico monologhista.
Brignano continuerà a dividersi equamente fra cinema, tv e teatro. Sul grande schermo lo si vedrà ad esempio nel 2001 al fianco di due star internazionali come Rupert Everett e la modella Ellie MacPherson nella commedia in salsa british South Kensington, mentre nel 2007 e nel 2008 tornerà a tutti gli effetti fra i confini italiani con le commedie Sotto Mentite Spoglie (di Vincenzo Salemme) e Un’estate al mare (di Carlo Vanzina). Contestualmente nel 2007, con già una buona carriera e fama alle spalle, accetta di arruolarsi nella squadra di Zelig, risultando protagonista di alcune delle più riuscite edizioni condotte dalla coppia Claudio Bisio-Vanessa Incontrada. In teatro otterrà altri successi come il tour Non Sia Mai viene Qualcuno, dal quale poi in alcuni dei suoi sketch di Zelig estrarrà alcune espressioni tipicamente “materne” diventate dei veri e propri tormentoni.
Alla fine degli anni 2000 continuerà come comico monologhista in Le Parole che non vi ho detto (2007-2009), e poi in gruppo con attori come Giorgio Albertazzi, Serena Autieri e Giampiero Ingrassia in Sogno di una notte di mezza estate (2008). Gli anni più recenti sono altrettanto fortunati, con i buoni riscontri di pubblico di Faccio un salto all’Avana del 2011 per quel che riguarda il cinema, la conduzione di Le Iene nello stesso anno e le commedie teatrali Sono romano ma non è colpa mia (riproposto anche oltreconfine nel mese di Aprile), Rugantino nel biennio 2013-2014 ed Evolushow agli inizi di quest’anno. Dal 21 al 27 aprile è stato protagonista di un nuovo spettacolo, Sono italiano ma non è colpa mia, nei maggiori teatri di Parigi, Londra, Bruxelles e Zurigo.