Rai Tre trasmette questa sera un altro appuntamento con Chi lha visto? visibile anche in diretta streaming. Federica Sciarelli conduce una nuova puntata alla ricerca di persone scomparse e sui principali casi di cronaca nera, attraverso servizi e filmati degli inviati della trasmissione e interagendo anche telefonicamente con i telespettatori. Clicca qui per seguire la diretta streaming video di Chi lha visto?



Il ricorso per la scarcerazione di padre Gratien Alabi, arrestato con accusa di omicidio e occultamento di cadavere, è stato respinto ieri – 19 maggio 15 – da parte del Tribunale del Riesame. Dopo la richiesta perpetrata dal legale Luca Fanfani, dunque, la situazione non è cambiata: il principale sospettato per la morte di Guerrina Piscaglia rimane in carcere. Il prossimo 27 maggio, inoltre, si terrà l’incidente probatorio per Cristina, prostituta di Perugia, che avrebbe dichiarato di essere stata minacciata dopo aver scoperto che tra i nomi dei suoi clienti c’era anche quello di Padre Gratien. Questo è in breve quanto riportato dal sito ufficiale di Chi l’ha visto?, la trasmissione di Rai 3 condotta da Federica Sciarelli che torna stasera, mercoledì 20 maggio 2015, focalizzandosi appunto sul caso Piscaglia e portando sul piccolo schermo tutte le novità al riguardo.



Questa sera mercoledì 20 maggio 2015 va in onda una nuova puntata del programma Chi lha visto? condotto su Rai Tre da Federica Sciarelli. In questo appuntamento viene dato ampio spazio al caso della misteriosa scomparsa di Guerrina Piscaglia, la donna di Cà Raffello (Arezzo), della quale si sono perse completamente le tracce dallo scorso 1 maggio 2014. Lavvocato di Padre Graziano attualmente in carcere con laccusa di omicidio ed occultamento di cadavere, rimarca linnocenza del proprio assistito e chiede che gli inquirenti seguano altre piste visto che cerano altre persone che potevano avere interesse a far sparire Guerrina. Inoltre, si parlerà della morte di Elisa Claps, con la nuova udienza del processo per falsa testimonianza delle due donne che si occupavano della pulizie nella chiesa della SS Trinità a Potenza. Per gli inquirenti è impossibile che le due non si siano accorte della presenza del cadavere nel sottotetto della chiesa tantè che una delle due si è giustificata per la prima versione resa, affermando: Ho detto quelle cose perché ero scioccata, stressata: ci hanno portato in questura come due assassine, davanti a tutti, senza poter avvisare i nostri familiari.