Non si è fatta attendere la replica di Sky e Fremantlemedia, accusate da Morgan di non aver pagato il leader dei Bluvertigo per la sua partecipazione a X Factor Italia. Il compenso è stato interamente liquidato, recita una nota diffusa oggi, ma è stato pignorato da Equitalia per un credito di oltre 300 mila euro. “La quota di spettanza dell’artista è stata sottoposta a pignoramento da parte di Equitalia Nord Spa, per il soddisfacimento di un credito di oltre 300.000 euro vantato dalla società di riscossione nei confronti dell’artista – si legge – Sia Fremantlemedia sia Sky, avendo ricevuto intimazione da parte di Equitalia Nord, hanno quindi provveduto e provvederanno a versare quanto dovuto alla suddetta società, estinguendo così ogni debito nei confronti di Morgan”. Le dichiarazioni del cantante “appaiono del tutto prive di fondamento e diffamatorie – aggiungono Freemantlemedia e Sky – Ciò sorprende e amareggia una volta di più un gruppo di lavoro che negli anni ha fatto tutto il possibile per aiutare e supportare lartista nella propria complicata vicenda umana e professionale, andando molto al di là di quanto normalmente avviene nei rapporti tra emittente, produttori e artisti, con pazienza infinita. Almeno fino ad oggi”.
Ci risiamo. Ogni anno la stessa storia e la stessa polemica anche se questa volta i dettagli sembrano essere di più. Morgan, infatti, torna sulla cresta dell’onda del pettegolezzo e lo fa attaccando i social e, in particolare, X Factor, sputando nel piatto in cui ha mangiato per anni. Dopo la sua uscita definitiva dal cast del talent, infatti, il cantautore ne approfitta per dire la sua iniziando dal fatto che, sembra, non sia stato pagato per le sue prestazioni. A margine di una conferenza stampa a Milano in occasione del lancio del Brianza Rock Festival, l’ex giudice ha rivelato: “Il talent show, ma soprattutto X Factor, è la tomba della creatività. Mi piacerebbe che i titoli fossero: ‘X Factor non ha pagato Morgan’. Morgan sembra felice di aver chiuso con la tv ed essere tornato alla musica e così, alla fine, lancia anche un appello ai proossimi talenti: “Chiunque ha talento non faccia un talent show […] Sappiate ragazzi che quando vi iscrivete anche solo per la prima audizione voi avete già firmato un contratto discografico, voi siete legati mani e piedi per sempre a una casa discografica che non vi farà avere successo”.