Fabio Cannavale è uno dei cinque imprenditori che prenderà parte al programma di Italia Uno Shark Tank, nelle vesti di giudice. Lui insieme a quattro suoi colleghi analizzerà i progetti di aspiranti imprenditori e ne valuterà la fattibilità dando un attento giudizio in merito. Il motto di Fabio Cannavale è Volere è potere, motto che trova conferma nella sua vita professionale che lo ha visto protagonista della realizzazione di una affascinante progetto. Nello specifico, il primo investimento di Fabio Cannavale è stato quello di realizzare un villaggio vacanze galleggiante.



C’è anche Fabio Cannavale tra i cinque giudici chiamati a dare un parere sui progetti degli aspiranti imprenditori di Shark Tank, il talent show in partenza su Italia 1. Uno spettacolo a metà strada tra Boss in incognito e The Apprentice, che potrebbe avere lo stesso successo riscosso in Giappone dal format cui si ispira, Dragon’s Den. Fabio Cannavale è laureato in ingegneria, titolo di studio cui può aggiungere un master in Business Administration, conseguito a Fontainebleu. Dopo aver terminato gli studi, ha lavorato per sei anni alla McKinsey, considerata una delle aziende di punta a livello mondiale nel settore della consulenza in direzione aziendale.



La sua grande notorietà, è dovuta in particolare a Volagratis, un portale che si occupa di viaggi low cost sul web. Unimpresa avviata con soli diecimila euro di capitale sociale e poi sbarcata alla Borsa di Zurigo, con una quotazione oscillante tra i seicento e gli ottocento milioni. Mentre sono seicento i lavoratori che hanno trovato impiego in quello che è diventato un punto di riferimento per chi vorrebbe impiantare una startup innovativa. Insieme a Marco Corradino ha poi fondato Bravofly Rumbo, ormai diventata la quinta agenzia online al mondo, quarta a livello continentale. Una posizione raggiunta grazie all’acquisizione di lastminute.com, prelevata da Sabre e ai circa 2,5 miliardi di ricavi, che si è aggiunta a quelle di Rumbo in Spagna e Bravofly in Francia.



Un intuizione brillante, quella di Cannavale, creare un sito e-commerce di voli, che gli ha permesso in pratica di realizzare il suo grande sogno, fare l’imprenditore. Nel corso di una intervista rilasciata a Milionaire, ha ricordato come tutto sia nato nel 1996, dopo essersi preso un anno sabbatico al fine di riposarsi dopo il duro lavoro alla McKinsey. Partito con la moglie per i Caraibi, proprio nel corso di quella esperienza decise di proporre la fondazione di The Floating Village, ovvero un villaggio galleggiante. Acquistate due barche, le ha quindi parcheggiate a Las Roques, in Venezuela, mettendosi allo stesso tempo a vendere pacchetti per la villeggiatura online. Se si considera che la rete era ancora lungi dal diventare un successo planetario, una intuizione gigantesca, tale da procurargli una vera e propria rendita di posizione. The Floating Village può essere considerata la base da cui poi Cannavale ha sviluppato l’idea di eDreams, primo attore italiano del settore viaggi e, soprattutto, uno dei pilastri nella crescita del commercio elettronico nel nostro Paese.

L’azienda è stata poi lasciata nel 2004, a causa di contrasti sorti tra i cinque soci, in favore di Volagratis, anche in questo caso oggetto di una intuizione, quella di fornire un servizio vero, dando i voli di tutte le compagnie aeree, a differenza di quanto faceva ad esempio Booking. Un servizio che ha spinto ben presto in alto Volagratis, grazie al passaparola tra gli utenti che lo visitavano.

Nella stessa intervista ha anche voluto puntualizzare i motivi del suo trasferimento in Svizzera, dovuto in particolare al fatto che la legislazione del lavoro elvetica consente di licenziare con più facilità e di premiare chi merita grazie a un cuneo fiscale più basso, caratteristica che si unisce a un sistema creditizio che consente di finanziare le acquisizioni. Infine, ha ricordato come il futuro del business, ormai, non sia più in rete, bensì sul mobile, per effetto dell’altissimo tasso di penetrazione di questi dispositivi.