Grand Hotel Chiambretti, anticipazioni e news puntata deol 21 maggio 2015 – Torna questa sera, venerdì 22 maggio 2015, in seconda serata su Canale 5, un nuovo appuntamento con Grand Hotel Chiambretti. In questa puntata Piero Chiambretti celebrerà in anteprima il compleanno di Pippo Baudo, uno dei padri della televisione italiana. Il conduttore racconterà aneddoti della sua vita privata e professionale, ripercorrendo la sua lunga carriera costellata di successi. Nel corso dell’intervista, ascolteremo Baudo raccontare di quel periodo nel 1987, quando decise di allontanarsi dalla televisione e di lasciare temporaneamente Mediaset: “Ero stato assunto con un contratto che mi dava la qualifica di direttore artistico e la cosa non fu gradita a nessuno: da Ricci, a Costanzo, fino a Corrado. Mi appoggiarono soltanto Raimondo e Sandra e Mike Buongiorno con il quale ebbi un bellissimo colloquio. Come ho potuto pensare che questi colossi di Mediaset si mettessero sotto la mia direzione artistica? Oggi posso dire di essere stato un cretino, un cretino di talento, ma un cretino”. Il presentatore ripercorrerà anche l’attentato mafioso che distrusse la sua casa: “Si trattò di un regolamento di conti mafioso nei miei confronti. Avevo fatto una celebrazione del giudice Chinnici a Taormina parlando male della mafia e ci fu questa vendetta. Mi costò cara questa cosa”. Parlando di calcio, Baudo aprirà il suo cuore bianconero: “Io sono più allegriano che contiano Conte è stato un ottimo allenatore, poi ha lasciato la Juventus dopo 3 anni in maniera molto improvvisa senza giustificare questo suo abbandono, dimenticando quello che la Juve ha fatto per lui che aveva passato delle vicissitudini come allenatore, delle inchieste che sono state fatte su partite truccate e vendute. Mi ricordo quando stava nel gabbiotto dello stadio perché non poteva allenare in panchina. Avrebbe perciò dovuto dimostrare più gratitudine nei confronti del club. Quando è arrivato Allegri tutti pensavano che non sarebbe riuscito a ripetere le gesta di Conte, invece ha fatto un miracolo. un grande allenatore”. Ricordando invece uno storico programma di Baudo Uno su cento durante il quale veniva eltto il personaggio più noto, bravo, simpatico di una determinata categoria e, in una puntata, vinse Alberto Sordi davanti ad Andreotti e a Muccioli, Chiambretti ha chiesto a Baudo chi oggi potrebbe rientrare in questa triade: Al primo posto ci sarebbe ancora Sordi perché rappresenta perfettamente litaliano medio con le sue cadute di gusto e i suoi pressapochismi. Lascerei Muccioli perché ha fondato San Patrignano che è una realtà eccezionale. Se dovessimo fare una classifica odierna Renzi ci sta dobbligo anche perché se non ce lo metto io ci si mette lui da solo”. Baudo ha anche commentato una dichiarazione di Rosario Crocetta, che ha detto: “Se dovessi diventare presidente della Regione Sicilia dirò addio al sesso e mi considererò sposato con la Sicilia, le siciliane e i siciliani”. Il presentatore si è limitato a sottolineare: “Con le siciliane sicuramentecon i siciliani non so”.